Sunday 4 October 2009

The Serenity Prayer

Ho sempre trovato insipide, se non addirittura imbarazzanti, la stragrande maggioranza delle preghiere contemporanee. Per non parlare poi dei canti (diciamo meglio, canzonette) religiosi con cui sono cresciuto. Una rimarchevole eccezione è la "Serenity Prayer", scritta quasi sicuramente dal teologo protestante Reinhold Niebhur negli anni '40 del secolo scorso. Non è un caso che questa preghiera sia stata falsamente attribuita a San Francesco d'Assisi. Il respiro, la semplicità e la sincerità del testo possono farlo pensare. Questa è la versione originale in inglese più nota, presa da wikiquote:

God, give us grace to accept with serenity
the things that cannot be changed,
courage to change the things
which should be changed,
and the wisdom to distinguish
the one from the other.

Living one day at a time,
Enjoying one moment at a time,
Accepting hardship as a pathway to peace,
Taking, as Jesus did,
This sinful world as it is,
Not as I would have it,
Trusting that You will make all things right,
If I surrender to Your will,
So that I may be reasonably happy in this life,
And supremely happy with You forever in the next.
Amen.

Oggi 4 Ottobre è la festa di San Francesco d'Assisi. Patrono d'Italia. In casa c'è chi ha telefonato a un vecchio (anche in senso anagrafico) amico di famiglia che vive in Sicilia per fare gli auguri di buon onomastico alla moglie, che di nome fa Francesca. La signora, ultraottantenne, in realtà è venuta a mancare qualche settimana fa - e qui non si sapeva ancora nulla. L'amico di famiglia ora vive con una badante.

Ho cercato una traduzione italiana della preghiera di Niebhur su Internet, ma non ho trovato nulla che mi soddisfacesse. Così ho provato a ritradurre io la versione riportata sopra.

Dio concedi a noi la grazia di accettare con serenità
le cose che non possono essere cambiate,
il coraggio di cambiare le cose che devono essere cambiate,
e la saggezza per distinguere le une dalle altre.

Vivere un giorno alla volta,
vivere con gioia un momento alla volta,
accettare le avversità come il sentiero verso la pace,
prendere, come ha fatto Gesù,
questo mondo peccatore così quale è,
non come io vorrei che fosse,
confidando che Tu, o Signore, ordinerai tutte le cose,
se mi sottometterò alla Tua volontà,
e così sarò ragionevolmente felice in questa vita,
e sommamente felice per sempre nella prossima,
in Tua compagnia.
Amen.

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