Se ne è andato - tutto sommato piuttosto sommessamente - Gino Giugni - il padre, come hanno scritto i giornali dello Statuto dei Lavoratori. Parecchi anni fa quando ero alle medie allo Statuto dei Lavoratori era dedicato un intero capitolo del manuale di Educazione Civica (ho effettivamente studiato questa materia, almeno per un po'). Sarebbe forse troppo ovvio paragonare l'effettivo mondo del lavoro di oggi a quello che quella legge di 40 anni fa prefigurava.
Certo che a parlare con i lavoratori più giovani (ma anche coi meno giovani) spesso si intuisce un'ignoranza preoccupante. C'è chi non sa non solo cosa sia la statuto, ma anche chi non capisce la differenza tra un contratto a tempo indeterminato e uno di lavoro subordinato, chi, pur lavorando a t.i., non conosce nemmeno bene i propri diritti, anche in caso di licenziamento.
Un po' meno Berlusconi, un po' più Gino Giugni...
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