Tuesday 27 October 2009

Περικλῆς


Stasera mi è capitato di ascoltare alla radio (Controradio) l'incontro tenuto da sindaco di Firenze Matteo Renzi per il bilancio del noto programma dei 100 punti (visibile meglio nella - supposta - attuazione qui).

Uso il corsivo per la parola incontro perché da quello che ho sentito alla radio si è trattato di un discorso a senso unico (anche piuttosto gradevole, formalmente: Renzi è un buon parlatore, alla mano). Non c'è stato contraddittorio con i cittadini: a me ad esempio sarebbe piaciuto parlargli dell'ultimo paragrafo di questo post.

Dal p.d.v. della sostanza il campanello di allarme è suonato subito.

Ha iniziato citando il discorso di Pericle agli Ateniesi.

Pericle Renzi ai Firenziesi.

E' ironico, certo, anche Andreotti lo era. La seconda che ha detto è stato ricordare l'innalzamento del limite di velocità sul ponte all'Indiano da 40 a 60 Km/h.

Rialzato da Graziano Cioni prima delle elezioni, solo che Pericle ha usato di nuovo la prima persona plurale. "Come prima cosa noi abbiamo rialzato"

Per il resto ha valorizzato il poco che ha fatto, ad esempio il lampredotto col gottino di vino ad agosto, assunto con supremo sprezzo del pericolo di fronte allo strapotere eurocratico imperante.

Almeno ha avuto il buon gusto di citare gli arresti in Comune di oggi. Tutto sommato è stato anche fortunato: la pedonalizzazione del Duomo è andata relativamente bene col traffico, e senza dubbio domenica scorsa trovare la piazza e via Martelli senza auto era un bel vedere.

Mi sarebbe piaciuto che avesse parlato anche di Novoli, del Quartiere 5 che da solo è il doppio di Siena e la terza o quarta città della Toscana.

Prendiamo il punto 20 del programma renziano, così com'è descritto (stasera) su matteorenzi.it

Il trasferimento dell’Università e il futuro spostamento del Palazzo diGiustizia e della Cassa di Risparmio impongono un particolare occhio di riguardo e la presentazione entro i primi 100 giorni di un progetto Novoli che comprenda anche la soluzione dell’occupazione della scuola di Viale Guidoni.
Per quanto riguarda il Palazzo di Giustizia il primo lotto è finito e collaudato. Il secondo finirà a febbraio 2010. Restano da realizzare gli impianti di sicurezza e l'acquisto degli arredi. Il Comune si è reso disponibile a sostituirsi al Ministero di Grazia e Giustizia per completare il progetto e velocizzare il trasferimento degli uffici giudiziari.

L'Amministrazione ha predisposto un progetto per l'area Novoli-San Donato, che prevede alcuni punti chiave:
Attivare il Palazzo di Gustizia, trasferendovi le attività giudiziarie oggi disperse in città, entro metà 2010. Evitare la realizzazione della Multisala Cinematografica all'angolo tra via di Novoli e via Forlanini Sviluppare servizi qualificati per le famiglie egli studenti
universitari Completare il parco di San Donato, prevedendovi attrezzature per bambini e animali. Recuperare a spazio verde l'attuale area della scuola Caterina De' Medici

Veramente leggevo l'altro giorno che:


per il palazzo di Giustizia non se ne parla prima del 2011.

Quanto alla scuola occupata, la ex Caterina de'Medici, è ancora in piedi temo. Personalmente la vedo come un vero bubbone nel Quartiere 5, e mi dispiace molto perché è l'ultima scuola dove ha lavorato mio padre prima di andare in pensione. Ho cercato qualche delibera o simili relativa sul sito del Comune ma non ho trovato nulla riguardo a quanto pubblicato sul sito di Renzi.

Insomma... mah.

Sunday 25 October 2009

Piccolo Bignami di Storia Alternativa della IIGM

In ambito fantascientifico, il sottogenere della alternative history (tradotto un po' pomposamente come ucronia dai fanzinari italiani) è da almeno un quarto di secolo sempre più diffuso. La ragione è - ahimè - anche dovuta al fatto che ormai il futuro è già qui, ed è un tantino deprimente. Rifugiarsi nel passato (anche se fittizio) è più consolante.

Nel sottogenere in questione, il periodo storico più rielaborato è senza ombra di dubbio la II Guerra Mondiale. Cosa sarebbe successo se vincitori e vinti di quel conflitto si fossero scambiate le parti? Le risposte sono state tra le più diverse.

Non è un caso che l'uomo della strada quando pensa a questo tipo di narrativa citi subito Fatherland di Robert Harris. Harris (prima) era noto per aver scritto Selling Hitler (in Italia banalmente I diari di Hitler) un buon resoconto della tragicomica vicenda dei falsi diari pubblicati da Stern all'inizio degli anni '80. Conteneva anche un'analisi abbastanza acuta sui motivi per cui il noto politico pangermanista austriaco continui a suscitare tanto interesse e a far pubblicare tanti libri (volendosi limitare al mondo editoriale) dopo tanti anni dalla fine della guerra. Peccato che il libro di per se sia notoriamente una riscrittura sul canovaccio di Gorky Park. Di Harris mi è capitato di leggere (con non poca fatica) Enigma, e con più soddisfazione Archangel che però è un po' Fatherland in salsa staliniana venuta dal Brasile!

Nel 1978 Len Deighton - cui sarò eternamente grato per aver creato un così bel personaggio come quello dell'agente Palmer - aveva già scritto SS-GB, un libro con molti degli elementi di Fatherland, ma decisamente migliore.

Il fenomeno era già iniziato negli anni '60: due (all'epoca) ragazzi inglesi, Kevin Brownlow e Andrew Mollo girarono "It happened here" un film sulla riuscita invasione delle isole britanniche da parte della Wehrmacht. La pellicola, girata artigianalmente in modo quasi rocambolesco, a distanza di decenni ha ancora un buon numero di appassionati, tanto che uno degli autori ha recentemente ripubblicato un libro sul making of della pellicola e l'accoglienza che questa ha ricevuto.

Nel 1962 uscì The man in the high castle - ovvero "La svastica sul Sole" di Philip K. Dick. Prima di Harris, era di gran lunga l'esempio più noto del "sotto-sotto genere". Letterariamente lo sovrasta sotto ogni aspetto. Tutto sommato l'aspetto storico in se - anche se Dick mostra di aver fatto un discreto lavoro di ricerca - passa in secondo piano. Il vero tema è forse la 'vera' e la 'falsa' realtà, come spesso accade con l'autore californiano.

Di dieci anni più recente è The Iron Dream - "Il signore della svastica" di Norman Spinrad. E' di sicuro il libro più originale di tutti - visto che è scritto come un romanzo di fantascienza pulp scritto da Adolf Hitler, immigrato negli USA e che si guadagna da vivere facendo l'illustratore.

Harry Turtledove - che ha in pratica dedicato la sua carriera alla storia alternativa - ha sfornato ben otto libri, divisi nelle quadrilogie dell'Invasione e della Colonizzazione: questa volta nel bel mezzo della IIGM entrano in gioco ..gli alieni. L'Asse e gli Alleati sono costretti ad allearsi per fronteggiare gli extraterrestri, con alterni risultati.

Ancora non pago Turtledove ha pure fatto uscire In presenza del mio nemico - in pratica l'epopea di un ebreo che vive - nascosto - nell'Europa del XXI secolo dove ha ancora il potere la Germania nazista (e il Fuehrer è "Kurt Heimwald")

Un personaggio che in Italia è noto soprattutto come attore ed esponente del mondo omosessuale - Stephen Fry - ha pubblicato Making History. Questa volta l'idea è di non far nemmeno nascere il noto politico pangermanista, grazie a una sorta di macchina del tempo. Il protagonista però, che ha anche la particolarità di essere un esponente del mondo omosessuale, non ottiene però esattamente il risultato sperato.

C'è stato anche un libro di 'seconda guerra mondiale alternativa' prima della seconda guerra mondiale!. Mi riferisco a Swastika Night scritto da Katherin Burdekin nel 1937 e ambientato ben settecento anni dopo l'inizio del Tausendjahrige Reich. Profetico.

Negli ultimi anni c'è stata una sorta di esplosione del fenomeneno: il caso più noto è Il complotto contro l'America - di Philip Roth. Ma nel mondo anglosassone è conosciuto anche 1945 del politico repubblicano Newt Gingrich. Da ricordare anche The Children War di J. Stroyar e Collaborator di Murray Davies - ma ci sono senzaltro molti altri esempi.

Da qualche parte ho un vecchio numero di Galassia - storica rivista italiana di SF - con il gustosissimo La morte del Duce di Pier Carpi. Con Mussolini che muore pacificamente nel suo letto negli anni '60. Attorniato dalle firme più prestigiose del quarantennio fascista: Biagi, Montanelli, Scalfari...



Saturday 24 October 2009

Primary Colors

Evitare le primarie del Partito Democratico. Non sono esattamente un militante del PD, ma alle ultime amministrative lo schieramento di cui faceva parte il PD era l'unico ragionevole, e a Firenze ho votato alle primarie per la scelta del candidato sindaco. Ne uscì Matteo Renzi, che ho votato con molti dubbi - che spero non saranno confermati nei prossimi tempi.

Franceschini, il segretario ad interim ma anche no seguito alla disastrosa gestione dell'inetto Veltroni mi è sempre sembrato una persona ragionevole, affidabile. Alla vigilia del voto di domani invece sembra che lo spirito di Giacinto Pannella detto Marco lo abbia posseduto improvvisamente.

Se eletto - dichiara - sceglierà Jean-Léonard Touadi come vice. "Anche" perché e nero, ma. E poi una donna. Perché è donna, ma anche perché è donna.

E' la stessa forma di stupidità mascherata da "progressismo intelligente" che ha portato in
parlamento dei guitti inqualificabili solo per l'orientamento sessuale o l'aver girato filmini.

Touadi ha anche un buon CV, ma se lo sceglie "(ma) anche" perchè è nero cosa vuol dire? Che le centinaia di migliaia di extacomunitari, magari irregolari, sono tutti giornalisti, docenti universatari e fanno quello che fanno solo perchè ancora non ci siamo accorti di vivere in una società multietnica?

Il problema della disoccupazione sta per esplodere ora, secondo la Marcegaglia sono a rischio un milione di PMI in Italia, e Franceschini ci fa accorgere che la nostra società è multietnica candidando due vice perchè sono anche risp. nero e donna. Ho ancora da qualche parte un numero di Linus degli anni '80 con una striscia di Bobo in cui si sbeffeggia il vecchio PCI per politiche del genere.

Bah.



Questo di sicuro non sono io.

Sono socio COOP da molti anni. Per la verità l'Esselunga spesso sarebbe più comoda per me, ma non mi va di dare i miei soldi alla famiglia Caprotti, non tanto perchè amica di Berlusconi, quanto per le (tantissime) voci che circolano sulle condizioni di lavoro in quei supermercati.

Oggi sono passato a prendere poche cose in una "cooppina" di periferia a Firenze,un piccolo supermercato di quartiere frequentato soprattutto dai sempre più numerosi anziani del rione. Fa parte comunque della rete di vendita di una delle più grandi cooperative di consumo italiane. Come ormai quasi dappertutto c'è il solito ragazzo di colore con il campionario di calzini, berretti, e chincaglierie assortite steso su un tappetino di fronte all'entrata.

Personalmente trovo la presenza di venditori abusivi degradante, sia per i clienti, che per il punto vendita, che
per la persona che si trova a compiere questa attività illegale. Ma oggi - e non solo oggi - ho notato anche qualcosa di francamente sconcertante.

Sono entrato come scrivevo per comprare dell'acqua e poco altro: arrivato alla cassa, ho posato il cestino
sulla pila vicino all'espositore delle caramelle.
Arriva il ragazzo di colore che era all'entrata e prende la pila dei cestini, la unisce con quelle delle altre casse e sposta tutto vicino all'entrata per i clienti che arrivano.
In pratica si comporta come un commesso o inserviente in forza al personale del supermercato, sembra che lasci ogni tanto la sua postazione all'esterno per riordinare i cestini. Ma ovviamente non è un dipendente, non può esserlo.
Non è la prima volta che noto questo comportamento. Ma a.. che titolo sposta i cestini o i carrelli?
Lo fa per divertimento? Una sua iniziativa? Glielo hanno chiesto? Per poter continuare a stare davanti a quella entrata trafficata? O perchè gli viene concessa una qualche forma di compenso?
Ho scritto alla grossa cooperativa di consumo, non con molte speranza. Mi piacerebbe sapere se i 2 o 3 lettori di questo blog hanno visto episodi simili.

E qualche volta tornando a casa sul tardi ho anche notato altri abusivi che di solito stazionano di fronte a bar entrare sotto alle saracinesche semiabbassate del bar stesso. Strano paese il nostro.


Thursday 22 October 2009

Il posto fisso.


L'uscita di Giulio Tremonti sul posto fisso ha sconcertato molti. E' almeno in parte uno dei soliti piccoli polveroni mediatici italiani fatti per far scrivere 'd'altro' i giornali. Dice bene anche chi sostiene che si tratti di una mossa per tastare il terreno in vista del (prossimo?) dopo Berlusconi. Fini con le sue uscite sull'immigrazione si è già esposto. I due episodi mi hanno un po' incuriosito, se non altro per l'apparente scavalcamento a sinistra da parte dei due leader del centrodestra. Tremonti però mi sembra più intelligente, meno opportunista e più sincero di Fini, che trovo più bieco e antipatico. Basta dare una scorsa a 'La Paura e la Speranza' , un pamphelet scritto lo scorso anno dallo stesso ministro. E' un volumetto sorprendente: vi sono scritte le stesse cose che il ministro ha detto l'altro giorno, e molte altre che trovo condivisibili.
Sia nella prima pars destruens in cui elenca i molti guasti causati dalla globalizzazione e dal liberismo selvaggio (ribattezzato 'mercatismo' da Tremonti). Sia nella seconda pars costruens in cui in buona sostanza si raccomanda come rimedio il ritorno alle regole, alla responsabilità, e a molti dei valori gettati alle ortiche dalla "cultura del '68". Certo, non si può dire che il governo di cui Tremonti fa parte abbia realizzato molto di quanto proposto nel libro. Dove è presente anche un accanimento quasi berlusconiano nel dare le colpe di tutti i mali del mondo di oggi alla (ex) sinistra. E' vero che ne 'La Paura e la Speranza' Tremonti scrive le stesse cose ripetute a voce due giorni fa, però in nessuna delle due occasioni ha nemmeno menzionato la 'Legge Biagi'.
Certo che se un giorno prossimo dovessi scegliere tra Fini e Tremonti, preferirei di sicuro l'ultimo.

Ma tra un po' dimenticheremo tutto: la crisi - dice il Governo - è praticamente finita, questione di pochi minuti ormai.

Sunday 18 October 2009

La pagina di Mario Borghezio su Facebook...


Questa pagina di Facebook apparentemente pagina ufficiale di Mario Borghezio è con ogni probabilità redatta da terzi, con chiari intenti satirici. Le note biografiche sono copiaincollate malamente da Wikipedia, la fotografia (quella sopra) è alquanto impietosa, nel wall è linkato un alquanto impietoso video di Youtube (le perle di Mario Borghezio), tra gli interessi sono citati 'Xenofobia, Cattolicesimo tradizionalista, lotta contro l'invasione islamica, indipendenza della Padania, Autodifesa Etnica Totale'.

Eppure tra i 3000 'amici di feisbuc' dell'europarlamentare leghista ci sono (ad esempio) alcune sezioni leghiste. Eppure questo blog annuncia trionfalmente che 'Borghezio si da dello xenofobo da solo' - e l'eco si sparge su Usenet .

Facebook è l'Internet degli imbecilli. ( e cfr. http://www.fancazzbook.com, once again)

L'ultima del Gianfranco

L'ultima uscita di Gianfranco Fini sull'insegnamento facoltativo della religione islamica nelle scuole lascia a dir poco perplessi. Il carattere 'banderuolistico' del presidente della Camera è evidente da anni, decenni, a chiunque non abbia gli occhi foderati di prosciutto.

Ma questo ennesimo scavalcare a sinistra la stessa sinistra? Dice così come una sorta di Zelig, perché è di fronte a D'Alema(*)? Vuole ingraziarsi gli elettori del PD? Dare un colpo alla Lega e uno alla botte? Vuole seminare zizzania e/o "l'è un matt" come dicono alla Lega? Vuole prepararsi alla successione di B. come un leader più 'moderno'? L'ipotesi meno probabile è che gli importi effettivamente qualcosa dell'Italia e della libertà religiosa. Perché proprio l'ora di Islam, ad esempio? E non quella di religione cristiana ortodossa, di buddismo, di induismo, di taoismo?

(*) Uno dei sempre più numerosi politici della generazione dei 'baby boomer' in procinto di chiudere la carriera con un bilancio fallimentare (specie rispetto alle attese della gioventù). Non fa presagire niente di buono.

Saturday 17 October 2009

Gino Giugni


Se ne è andato - tutto sommato piuttosto sommessamente - Gino Giugni - il padre, come hanno scritto i giornali dello Statuto dei Lavoratori. Parecchi anni fa quando ero alle medie allo Statuto dei Lavoratori era dedicato un intero capitolo del manuale di Educazione Civica (ho effettivamente studiato questa materia, almeno per un po'). Sarebbe forse troppo ovvio paragonare l'effettivo mondo del lavoro di oggi a quello che quella legge di 40 anni fa prefigurava.

Certo che a parlare con i lavoratori più giovani (ma anche coi meno giovani) spesso si intuisce un'ignoranza preoccupante. C'è chi non sa non solo cosa sia la statuto, ma anche chi non capisce la differenza tra un contratto a tempo indeterminato e uno di lavoro subordinato, chi, pur lavorando a t.i., non conosce nemmeno bene i propri diritti, anche in caso di licenziamento.

Un po' meno Berlusconi, un po' più Gino Giugni...

Tuesday 13 October 2009

Watchman, what of the night?



The always interesting Ἐκβλόγγηθι Σεαυτόν (in Italian) by Riccardo Venturi reminds us that almost 10 months ago a rudimentary IED was found in front of the Beyt Chabad in Florence, near the Synagogue.

The 'bomb' (not much more than a small camping gas bottle in reality) was left during the Cast Lead operation in Gaza. The day after the finding practically every V.I.P. in town (from the mayor, to the archbishop, to the leader of the Muslim community) went to every length to express their solidarity to the local jewish community. After being attacked by such a vile terrorist act.
A couple of days later, Il Firenze - a local free press newspaper - broke the news that the bomb was nothing more than a "warning" to the Chabad House owner, and coming from within the the jewish community itself!. The source, an anonymous member of the aforementioned community, believed, so the journalists reported, by the detectives investigating the case.

Il Firenze has been the only Italian newspaper carrying the news. While on one hand the original piece of news was echoed around the world, no other international media carried the second new. I heard of the Il Firenze article on Riccardo's blog first, and then took the liberty of translating the first, the second, and the third article covering the episode in this humble blog.
Only then a few websites (most of them are regular jewish blogs or jewish news sites - I have to stress) posted my translations.

In town, as Riccardo reminds us, after the first Il Firenze article practically everybody has abruptly stopped talking about the episode. No more mayor, no more archbishop, no more leader-of-the-muslim-community, no more loudly expressed solidarity, no more detectives, no more newspaper articles.

As R.V. so eloquently puts it: where the fuck has ended that damn bomb?

Enquiring minds want to know.



Monday 12 October 2009

Certezza della pena.

Date un'occhiata a questo articolo del Corriere Fiorentino: "Il Totò trentenne truffa gli anziani Ma dopo 15 colpi sbatte contro il decreto" :

Un truffatore come questo, anzi, potrebbe essere stato proprio lui, anni fa prese di mira anche mia madre qui a Firenze. Fortunatamente senza successo: lo raccontai su un newsgroup...

Vi racconto cos'è successo l'altro giorno a mia madre. Non è una violenza, ma l'episodio ha aspetti preoccupanti, inoltre secondo gli agenti di P.S. con cui ha stilato la denuncia, sono casi frequentissimi.

Mia madre esce di casa, e voltato l'angolo viene chiamata da due giovanotti in auto. Uno si presenta come un ex alunno di una scuola dove mia madre ha lavorato, amico di mio fratello. Dice che questultimo avrebbe acquistato una telecamera da 1500 EUR presso il suo negozio, e che vorrebbe avere il saldo da mia madre. Naturalmente mia madre non sa nulla, e tira fuori il cellulare per chiamare il figlio. Il tizio si offre di usare il suo, prima trova occupato, poi passa la chiamata, e una voce dice "sì sì va bene mamma". A mia madre sembra quasi la voce del figlio, comunque visto che è proprio davanti alla banca, entra dentro da sola. Il cassiere, che per fortuna la conosce da tempo, si insospettisce visto che si accorge c'è una terza persona che li sta osservando dall'esterno, e si offre di riaccompagnarla a casa.

Per fortuna usciti dalla banca non trovano più nessuno.

Ora - grazie al pacchetto sicurezza - il figuro descritto dal Corriere è stato arrestato,processato per direttissima come sempre, rilasciato come sempre.

Nonostante abbia commesso almeno 12 - dodici! - lo stesso crimine:solo che stavolta ha avuto il foglio di via e "rischia" - non so se più teoricamente che praticamente - 5 anni. "Un crimine da poco" scrive la giubilante giornalista, come se le cifre in gioco per dei pensionati fossero bazzeccole, a parte gli altri rischi.


Sunday 11 October 2009

Disperazione o ignoranza ?

E' di ieri la notizia che l'edizione americana di Playboy sta uscendo con un servizio dedicato ...Marge Simpson. L'iniziativa può strappare un sorriso ai fan dei Simpson (io mi sono stufato dopo 3 o 4 episodi: a di la del tratto - all'epoca - innovativo di Groening e poco altro è una situation comedy come mille altre) e per quanto ne so le 'foto' sono piuttosto castigate.
Oggi sul sito de La Stampa si può ammirare questa galleria con immagini direi più esplicite. Niente che ormai sia non adatto anche a delle educande, il problema però è che a parte credo una sola immagine non hanno niente a che fare con la rivista di Hugh Hefner.

In particolare l'immagine di cui mostro un ritaglio è presa da questo blog tenuto da un bravo disegnatore che si è divertito a parodiare i Simpson e Playboy. Blogspot mi chiede pure l'assenso per visualizzare il post.

I quotidiani italiani online (all'estero la cosa succede molto meno spesso, sarà per i giornalisti esteri o il pubblico estero?) abbondano con le immagini sexy per attirare più visitatori possibile, ma stavolta il risultato è davvero tragicomico... Devono pure sfruttare Marge Simpson? O a La Stampa non avevano capito che Playdude è una parodia?

Saturday 10 October 2009

Simulatore Win 4 Life 1.0

Il mio simulatore di Win For Life è arrivato dopo una settimana di ...ritagli di tempo alla versione 1.0. Su richiesta di alcuni utenti e per interesse personale (no, non nel senso ci spendo soldi veri) ho aggiunto la possibilità di simulare i sistemi integrali da 11,12,13 e 14 numeri marcati permessi dal vero Win For Life.

Un sistema integrale naturalmente è solo un ...sistema per buttare più velocemente i propri soldini. Già che c'ero ho anche aggiunto la possibilità di preimpostare un limite di denaro virtuale da giocare. Raggiunta questa soglia il programma si ferma e comunica al giocatore se nel complesso ha perso o ha guadagnato soldi.

L'ultima versione del simulatore è sempre reperibile qui.

Thursday 8 October 2009

Simulatore Win 4 Life - Web Edition :^)




Il mio simulatore di Win For Life - a giudicare dalle statistiche di delenda.net sembra aver raccolto un discreto interesse negli ultimi giorni. Suppongo sia un riflesso dell'interesse dei compatrioti nel nuovo gioco della Sisal, che a portato già a 50-60 milioni di giocate, e spesso (l'ho visto ieri con i miei occhi) dell'esaurimento delle schedine nelle ricevitorie.

Per gli ideatori e l'erario, lo ribadisco, è una trovata geniale. Comunque stavo provando Visual Web GUI - un framework per la creazione di applicazioni AJAX su .NET ed ho unito ancora una volta l'interesse per il Win For Life con la programmazione, convertendo il simulatore in una applicazione web quasi equivalente a quella desktop. Ora è possibile giocare a Win 4 Life anche da Internet senza scaricare nulla sul proprio personal computer :-)) Basta un browser aggiornato. Visual Web GUI è un framework molto interessante per passare applicazioni desktop al web. Ci sono i sorgenti, le librerie in se e per se sono free, sembra funzionare effettivamente a parte qualche dubbio sulla gioventù del prodotto e la sua scalabilità. E' opera di una piccola software house (ci tengo a dirlo) israeliana con dentro evidentemente gente in gamba.

Inoltre mi sono accorto di un paio di problemini con la versione desktop, corretti con la versione 0.91.

Monday 5 October 2009

Quanto si vince (o si perde) al Win For Life?


Utilizzando il mio simulatore di Win For Life anche giocando qualche decina di migliaia di estrazioni normalmente il "denaro" vinto assomma a un po' più di un quarto del "denaro" giocato. Questa percentuale è più o meno coincidente con quanto riportato in questa intervista del sito Il Salvagente - dove il matematico Riccardo Bersani sostiene che mediamente per 100 € giocati se ne vincono 37,7. Questo articolo dal sito del Sole-24 Ore segnalato da un commentatore più sotto invece parla di una percentuale del 65% del montepremi restituita ai giocatori. In effetti esaminando i risultati delle estrazioni già effettuate sembra che sia così (anche se non è chiaro se il montepremi pubblicato da Sisal sia già quello decurtato delle quote erariali e di gestione).

Chi ha ragione? L'argomento sembra dibattuto.. Consideriamo che i ricavi delle vincite siano (non è proprio così, ma non cambia molto):

Win for Life (10/0 pt + numerone) = 960.000 €
10/0 pt = 10.000 €
9/1 pt = 100€
8/2 pt = 10€
7/3 pt = 2€

Non c'è differenza ai fini della presente discussione tra giocate da 1 o 2 €, le probabilità tra 10 e 0 pt 9 e 1 pt, etc., sono le stesse.

La probabilità di ottenere queste vincite è data dall'inverso delle combinazioni necessarie per avere la certezza di fare i punti necessari. La formula relativa è (k! (n -k)!) / (n!) dove n = 20 (i numeri in gioco) e k sono i punti da raggiungere (cfr. questa pagina della Sisal).

Win for Life (11 pt) = 960.000 € = prob . (1/3695120)
10 pt = 10.000 € = prob . (1/184756)
9 pt = 100€ = prob . (1/1848)
8 pt = 10€ = prob . (1/91)
7 pt = 2€= prob . (1/13)

Per avere gli euro ricavati (a lungo andare) per 1 euro giocato, sulle singole vincite moltiplichiamo la vincita per la probabilità, e poi facciamo la sommatoria, ottenendo...

Win for Life (11 pt) = 960.000 € = prob . (1/3695120) = 0,259802117 €
10 pt = 10.000 € = prob . (1/184756) = 0,054125441 €
9 pt = 100€ = prob . (1/1848) = 0,054112554 €
8 pt = 10€ = prob . (1/91) = 0,10989011 €
7 pt = 2€= prob . (1/13) = 0,153846154 €

Somma delle 'speranze' di vincita = 0,631776376 €

Sembrebbe che il Sole 24 ore abbia ragione. Attenzione però che la 'speranza' di vincita del primo premio è molto elevata rispetto alle altre, mentre la probabilità di vincità è molto, molto più bassa delle probabilità degli altri premi. In altre parole a meno di non effettuare un numero enorme di giocate, irrealistico anche per i giocatori più irresponsabili, la probabilità di vincere il Win for Life e 'alzare la media' rimarrà molto bassa, quasi irrisoria.

Dunque, per descrivere meglio le possibilità di recupero del denaro giocato da parte di un medio giocatore che punta cifre realistiche o che gioca per lassi di tempo non geologici è più che sensato non considerare il primo premio a bassa probabilità.

Somma delle 'speranze' di vincita = 0,631776376 € - 0,259802117 € = 0,371874259 €

Ovvero quanto menzionato dal matematico intervistato da Il Salvagente, e quanto è 'toccabile con mano' usando il mio innocuo programmino di simulazione. A lungo andare si riprende circa il 37% del denaro giocato. A lunghissimo andare (o prima, se si è estremamente fortunati) si imbrocca il primo premio e la media sale al 63%. Ma la stragrande maggioranza dei giocatori rimarrà meglio descritta dalla prima percentuale, e continuerà a giocare sia per la speranza del primo premio, sia per la frequenza dei tantissimi 7/3 punti da 2€ scarsi che spesso non copriranno nemmeno la giocata effettuata.

Se interessa qui c'è un foglio Excel (Office 97 e successivi) con i conti che ho fatto...




Sunday 4 October 2009

Vox Clamantis in Cascinis

Sono già 2 o 3 volte che passando in bici di domenica alle Cascine a Firenze, nel prato dove di solito si tengono le "fiestas" dei peruviani, vedo all'opera dei predicatori particolarmente agguerriti e che predicano in castigliano.

Presumo siano protestanti: dall'aspetto sembrano peruviani o comunque sudamericani anche loro.

Ai fracassoni scolantisi ettolitri di pessima birra sta decisamente bene.

L'ultima volta che avevo visto una scena simile - impagabile - è stato a Barcellona, dalle parti della c.d. Rambla triste, in una piazzetta frequentata in pieno giorno da una quantità incredibile di extracomunitarias, dall'aspetto diciamo così, un po' provocante, e subito intristitesi.

The Serenity Prayer

Ho sempre trovato insipide, se non addirittura imbarazzanti, la stragrande maggioranza delle preghiere contemporanee. Per non parlare poi dei canti (diciamo meglio, canzonette) religiosi con cui sono cresciuto. Una rimarchevole eccezione è la "Serenity Prayer", scritta quasi sicuramente dal teologo protestante Reinhold Niebhur negli anni '40 del secolo scorso. Non è un caso che questa preghiera sia stata falsamente attribuita a San Francesco d'Assisi. Il respiro, la semplicità e la sincerità del testo possono farlo pensare. Questa è la versione originale in inglese più nota, presa da wikiquote:

God, give us grace to accept with serenity
the things that cannot be changed,
courage to change the things
which should be changed,
and the wisdom to distinguish
the one from the other.

Living one day at a time,
Enjoying one moment at a time,
Accepting hardship as a pathway to peace,
Taking, as Jesus did,
This sinful world as it is,
Not as I would have it,
Trusting that You will make all things right,
If I surrender to Your will,
So that I may be reasonably happy in this life,
And supremely happy with You forever in the next.
Amen.

Oggi 4 Ottobre è la festa di San Francesco d'Assisi. Patrono d'Italia. In casa c'è chi ha telefonato a un vecchio (anche in senso anagrafico) amico di famiglia che vive in Sicilia per fare gli auguri di buon onomastico alla moglie, che di nome fa Francesca. La signora, ultraottantenne, in realtà è venuta a mancare qualche settimana fa - e qui non si sapeva ancora nulla. L'amico di famiglia ora vive con una badante.

Ho cercato una traduzione italiana della preghiera di Niebhur su Internet, ma non ho trovato nulla che mi soddisfacesse. Così ho provato a ritradurre io la versione riportata sopra.

Dio concedi a noi la grazia di accettare con serenità
le cose che non possono essere cambiate,
il coraggio di cambiare le cose che devono essere cambiate,
e la saggezza per distinguere le une dalle altre.

Vivere un giorno alla volta,
vivere con gioia un momento alla volta,
accettare le avversità come il sentiero verso la pace,
prendere, come ha fatto Gesù,
questo mondo peccatore così quale è,
non come io vorrei che fosse,
confidando che Tu, o Signore, ordinerai tutte le cose,
se mi sottometterò alla Tua volontà,
e così sarò ragionevolmente felice in questa vita,
e sommamente felice per sempre nella prossima,
in Tua compagnia.
Amen.

Saturday 3 October 2009

Simulatore Win 4 Life - Vinci la Vita

Da qualche giorno in Italia è partito un nuovo gioco d'azzardo, il Win For Life - Vinci la Vita : molti miei conoscenti non parlano d'altro, in treno o in autobus non si parla d'altro. E non ci si limita a parlare, il gioco ha avuto subito un successo straordinario. Io stesso, che non ho avuto praticamente mai alcun interesse per il gioco d'azzardo, ci ho già speso circa 8 euro, ricavandone la bellezza di ..zero euro. Il Win for Life è un gioco geniale, per chi lo organizza: potrà forse ripianare l'intero debito pubblico italiano. Le regole sono di comprensione non molto immediata; le probabilità di effettuare una vincita sono effettivamente molto alte (1 su 6), però si tratta di vincite che - di gran lunga - sono inferiori alla cifra puntata. Il banco vince sempre, si sa, ma questa volta sembra (e sottolineo sembra) che non sia esattamente così stavolta. Questo fatto, combinato con la presenza di più estrazioni, con verifica quasi immediata, durante la stessa giornata, unito alla furbissima trovata del premio più alto che 'sistema per la vita' da al gioco un potenziale di assuefazione altissimo. Certo, davvero quel che ci vuole in tempi di disoccupazione, per usare un eufemismo, incipiente.

Beh, questo post per annunciare che questo pomeriggio, per fare penitenza dei summenzionati 8 euro, ho scritto un piccolo simulatore di Win For Life, che gira su Windows. La relativa homepage è http://www.delenda.net/simulatorewin4life/ oppure si può scaricare il software (11k zippati, richiede .NET 2.0) qui. Non solo si possono imparare finalmente le regole, ma è possibile anche spendere fino a 20.0000 euro virtuali con un semplice click e rendersi conto di quanto si guadagna realmente in media...