Sunday, 25 October 2009

Piccolo Bignami di Storia Alternativa della IIGM

In ambito fantascientifico, il sottogenere della alternative history (tradotto un po' pomposamente come ucronia dai fanzinari italiani) è da almeno un quarto di secolo sempre più diffuso. La ragione è - ahimè - anche dovuta al fatto che ormai il futuro è già qui, ed è un tantino deprimente. Rifugiarsi nel passato (anche se fittizio) è più consolante.

Nel sottogenere in questione, il periodo storico più rielaborato è senza ombra di dubbio la II Guerra Mondiale. Cosa sarebbe successo se vincitori e vinti di quel conflitto si fossero scambiate le parti? Le risposte sono state tra le più diverse.

Non è un caso che l'uomo della strada quando pensa a questo tipo di narrativa citi subito Fatherland di Robert Harris. Harris (prima) era noto per aver scritto Selling Hitler (in Italia banalmente I diari di Hitler) un buon resoconto della tragicomica vicenda dei falsi diari pubblicati da Stern all'inizio degli anni '80. Conteneva anche un'analisi abbastanza acuta sui motivi per cui il noto politico pangermanista austriaco continui a suscitare tanto interesse e a far pubblicare tanti libri (volendosi limitare al mondo editoriale) dopo tanti anni dalla fine della guerra. Peccato che il libro di per se sia notoriamente una riscrittura sul canovaccio di Gorky Park. Di Harris mi è capitato di leggere (con non poca fatica) Enigma, e con più soddisfazione Archangel che però è un po' Fatherland in salsa staliniana venuta dal Brasile!

Nel 1978 Len Deighton - cui sarò eternamente grato per aver creato un così bel personaggio come quello dell'agente Palmer - aveva già scritto SS-GB, un libro con molti degli elementi di Fatherland, ma decisamente migliore.

Il fenomeno era già iniziato negli anni '60: due (all'epoca) ragazzi inglesi, Kevin Brownlow e Andrew Mollo girarono "It happened here" un film sulla riuscita invasione delle isole britanniche da parte della Wehrmacht. La pellicola, girata artigianalmente in modo quasi rocambolesco, a distanza di decenni ha ancora un buon numero di appassionati, tanto che uno degli autori ha recentemente ripubblicato un libro sul making of della pellicola e l'accoglienza che questa ha ricevuto.

Nel 1962 uscì The man in the high castle - ovvero "La svastica sul Sole" di Philip K. Dick. Prima di Harris, era di gran lunga l'esempio più noto del "sotto-sotto genere". Letterariamente lo sovrasta sotto ogni aspetto. Tutto sommato l'aspetto storico in se - anche se Dick mostra di aver fatto un discreto lavoro di ricerca - passa in secondo piano. Il vero tema è forse la 'vera' e la 'falsa' realtà, come spesso accade con l'autore californiano.

Di dieci anni più recente è The Iron Dream - "Il signore della svastica" di Norman Spinrad. E' di sicuro il libro più originale di tutti - visto che è scritto come un romanzo di fantascienza pulp scritto da Adolf Hitler, immigrato negli USA e che si guadagna da vivere facendo l'illustratore.

Harry Turtledove - che ha in pratica dedicato la sua carriera alla storia alternativa - ha sfornato ben otto libri, divisi nelle quadrilogie dell'Invasione e della Colonizzazione: questa volta nel bel mezzo della IIGM entrano in gioco ..gli alieni. L'Asse e gli Alleati sono costretti ad allearsi per fronteggiare gli extraterrestri, con alterni risultati.

Ancora non pago Turtledove ha pure fatto uscire In presenza del mio nemico - in pratica l'epopea di un ebreo che vive - nascosto - nell'Europa del XXI secolo dove ha ancora il potere la Germania nazista (e il Fuehrer è "Kurt Heimwald")

Un personaggio che in Italia è noto soprattutto come attore ed esponente del mondo omosessuale - Stephen Fry - ha pubblicato Making History. Questa volta l'idea è di non far nemmeno nascere il noto politico pangermanista, grazie a una sorta di macchina del tempo. Il protagonista però, che ha anche la particolarità di essere un esponente del mondo omosessuale, non ottiene però esattamente il risultato sperato.

C'è stato anche un libro di 'seconda guerra mondiale alternativa' prima della seconda guerra mondiale!. Mi riferisco a Swastika Night scritto da Katherin Burdekin nel 1937 e ambientato ben settecento anni dopo l'inizio del Tausendjahrige Reich. Profetico.

Negli ultimi anni c'è stata una sorta di esplosione del fenomeneno: il caso più noto è Il complotto contro l'America - di Philip Roth. Ma nel mondo anglosassone è conosciuto anche 1945 del politico repubblicano Newt Gingrich. Da ricordare anche The Children War di J. Stroyar e Collaborator di Murray Davies - ma ci sono senzaltro molti altri esempi.

Da qualche parte ho un vecchio numero di Galassia - storica rivista italiana di SF - con il gustosissimo La morte del Duce di Pier Carpi. Con Mussolini che muore pacificamente nel suo letto negli anni '60. Attorniato dalle firme più prestigiose del quarantennio fascista: Biagi, Montanelli, Scalfari...



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