Sunday 19 June 2011

Un Doku for Europe


Ieri sera per caso ho lanciato il DVBViewer (l'eccellente programma che gestisce la mia scheda DVB-S2 del mio pc - ho la TV, ma la guardo solo in cucina mentre preparo qualcosa, ormai). Per più di qualche minuto reggo solo i canali di news e la tv pubblica francese e soprattuto tedesca. Mi sono sintonizzato su Arte e ti vedo un generale romano che arringa le truppe. Suppongo sia il solito documentario di History Channel doppiato in tedesco, ma.. attenzione.. non parlano in tedesco... ne in francese..Milites Romani... Oppugnate!

Mes cojones.



In latino? In prima serata, anche se su un canale culturale vagamente snob? Ha del prodigioso. Si tratta di Le Destin de Rome  aka Der Schicksal Roms. Un documentario francese di Fabrice Hourlier. Sarebbe potuto essere l'ennesimo documentario, o meglio docudrama, sul secondo triumvirato, Ottaviano, Marco Antonio, Cleopatra (di Lepido non si parla nemmeno, così...) Invece non solo gli attori sono piuttosto apprezzabili, ma recitano in lingua originale con sottotitoli. Non solo latino, e con pronuncia restituta non ecclesiastica come nel peraltro eccellente Passion of the Christ, ma anche, nelle scene con Cleopatra, greco classico. Forse c'è ancora speranza per das Abendland, tutto sommato. Non tanto per la possibilità di rinfrescare qualche ricordo di liceo, quanto per il coraggio dimostrato con l'operazione. Certo, oggi ho registrato la replica e l'audio tedesco, non quello francese, era doppiato con l'originale in sottofondo, a differenza di ieri, ma che diavolo. Bravo!

Il documentario tra l'altro è girato completamente in CG, nel senso che solo gli attori principali sono stati ripresi davanti ad uno schermo verde, tutti i fondali sono stati ricreati al computer, per non parlare delle scene di battaglia e di folla, dove ogni singola figura è stata ricreata moltiplicando e renderizzando dalla giusta angolazioni modelli iniziali digitalizzati tridimensionalmente. Un uso creativo, e visto il contesto onesto della tecnologia, a differenza della pessima 'Virtual History' criticata a suo tempo per alcuni documentari del Discover Channel visti anche in Italia.

Chissà quando - e soprattutto come - vedremo, o meglio, vedrete - nel nostro paese Le Destin de Rome. Un consiglio: scaricatevelo in originale, oppure segnatevi gli orari delle prossime repliche su arte, se masticate un po' di francese o tedesco (oltre ai ricordi liceali di latino e greco, ovviamente):


Mercredi, 29. juin 2011, 10h00
Samedi, 9. juillet 2011, 05h00



Post Scriptum:

Praticamente mentre stavo scrivendo questo post, su LA7 Mentana intervista un esponente della Lega Nord, con questo risultato:


Ecco perché non vedo più la TV italiana, ecco perché un docudrama dei mangiarane mi entusiasma tanto. Il giovane tardo, pallido epigono di Brenno può accomodarsi tranquillamente ad metalla.

A very strange Aero - VB6 - Crystal Reports bug.

As I have already written, one of the joys of my job is maintaining a rather large VB6 app (in the hope of moving it to a more contemporary developement system,one day). Last week I've encountered a quaint bug with a combination of VB6 Form, Crystal Reports preview form, and Windows 7.

Take a rather crowded VB6 form, not impossibly crowded, a few frames, several buttons and textbox, a SSTab, two DataGrids. Take a standard Crystal Reports (version 9) print report preview (the aforementioned app has literally hundreds of such reports) . Take a Windows 7 (32 or 64 bit, probably even Vista) with Aero (not Basic, not Classic) themes. After the preview is closed, regardeless of the fact that the report is printed or not, the calling crowded form remains half painted. The controls are still there, they're just not updated. If you click on them, they're repainted. Clearly it's some strange combination of VB6 components and the Crystal Reports preview, but 1) it only happens with Aero themes 2) it doesn't happen in other similar forms, so far. The culprit is probably a compatibility bug with aero (Vista had worse problems) but in order to work around the problem the solution lies in redrawing all the controls after the preview is called. You might cycle through all the controls and call their Refresh method (a single Refresh on 'Me' dosen't cut it) but i found a simpler, "cleaner" trick to refresh the form more rapidly. It's simply a matter of creating an empty frame at runtime, displaying for a moment, and then turning it off and destroying it. Here's a self-explanatory sub.


Public Sub RedrawForm(ByRef frm As Form)
Dim frmRefresh As Control
Set frmRefresh = frm.Controls.Add("VB.Frame", "frmRefresh")
frmRefresh.BorderStyle = 0
frmRefresh.Top = 0
frmRefresh.Left = 0
frmRefresh.Width = frm.Width
frmRefresh.Height = frm.Height
frmRefresh.Caption = ""
frmRefresh.ZOrder
frmRefresh.Visible = True
frm.Refresh
frmRefresh.Visible = False
frm.Refresh
frm.Controls.Remove ("frmRefresh")
Set frmRefresh = Nothing
End Sub

Monday 13 June 2011

Forattini per Delenda

Thursday 2 June 2011

Contraddizioni

Si farà il referendum sul nucleare. Io sono a favore dell'energia nucleare: se nel medio termine vogliamo essere sicuri di tenere almeno accesi lampadine, telefoni e treni bisogna affidarsi il più possibile all'energia nucleare. Con i livelli attuali di popolazione mondiale, certo. Col 10% di affollamento il pianeta probabilmente potrebbe continuare ad andare a gas, energia solare, eolica e soprattutto idroelettrica chissà per quanto tempo ancora. Sì, anche in Germania (ma non è la prima volta) hanno annunciato l'abbandono definitivo dell'energia nucleare. Ma il fatto che a farlo sia Frau Merkel - eine Physikerin - mi rassicura: non è che quello che gli anglosassoni definiscono una knee-jerk reaction.
Mi fa rabbia che i media parlino di questo, e molto, molto meno di una notizia come questa : le emissioni di CO2 hanno raggiunto il record assoluto l'anno scorso. Quante Fukushima, quante Chernobyl ci vogliono per eguagliare i danni che sta facendo e farà l'influenza antropica sul clima?

Dovrei essere scontento per il via libero definitivo del referendum ma non lo sono: un'altra scoppola per l'erotomane tricotrapiantato. Oramai in piena senilità: basta sentirlo parlare adesso, basta confrontare le foto  di oggi con quelle di appena tre, quattro anni fa. E' il momento di uscire di scena. Quando la crisi energetica si farà sentire veramente si supereranno in un battibaleno anche le grullaggini alla Grillo, anche avremo perso ormai ancora più tempo, denaro e patrimonio ambientale.

Renzi, Hard Rock Café, Rabarama, Marchette, Vecchie Conoscenze

L'ineffabile Matteo Renzi ha appena annunciato su feisbuk che stamattina a Palazzo Vecchio è stato ospitato il 'new staff orientation' (sic) dei 110 neoassunti (con quale contratto?) dell'Hard Rock Café di Firenze, che prende il posto dello storico Gambrinus, in Piazza della Repubblica. Renzi ha (in)spiegabilmente parlato di questa cialtronata poco superiore all'apertura dell'ennesimo, untissimo McDonalds,  come un grande evento culturale di alto livello che riporta il centro di Firenze a chissà quali fasti. Non so cosa si sia bevuto, o cosa ci sia dietro. Non può andare avanti ancora per molto però con iniziative di questo tipo e le solite 5 battutine ripetute a ogni pié sospinto.

Tempo fa uno dei tir.. degli assessori renziani, l'ex giovane Da Empoli ha definito come una 'marchetta' le statue tutto sommato passabili di Rabarama in Piazza Pitti. Se l'operasciun culturale Rabarama è una marchetta mi domando cos'è l'operasciun culturale Hard Rock Café. La madre di tutti i bungabunga? LaGrange, Texas? Il Diario di una maitresse americana? La Nouvelle Justine ?

Ah ve' ve'. Di positivo c'è che a proposito di Rabarama per caso ho ritrovato su internet una vecchia conoscenza, un grande insegnante, un sognatore ahimé poco fortunato. Sul caso Rabarama il nostro professore la dice giusta, e merita molta più attenzione. Con grande rispetto: