Sunday 29 November 2009

Das ist Berlin

C'è una canzone in tedesco che trovo maliziosamente incantevole. Il titolo è Das ist Berlin - Questa è Berlino. L'ho ascoltata la prima volta 11 anni fa al cinema, assistendo alla proiezione del sottovalutato film Apt Pupil di Bryan Singer, da un racconto di per se mediocre di Stephen King. La registrazione presente nella colonna sonora del film è questa (le immagini sono naturalmente altre):



L'interpretazione è di Liane Augustin - una cantante austriaca piuttosto nota oltralpe - e risale al dopoguerra. L'originale però è un po' più vecchio. Das ist Berlin! , scritta da Leux/Hannes/Balz in realtà apparve la prima volta nella colonna sonora del film della UFA Es Leuchten die Sterne del 1938. Questa è una clip del film con la canzone (l'IMDB al riguardo riporta il nome della Augustin, ma basta ricordare che la donna nacque nel 1927). Inutile dire che la pellicola apparve durante il mandato del Führer und Reichskanzler oriundo austriaco, anche se il tenore del filmetto è da 'telefoni bianchi'.

Un'altra interpretazione degna di nota è quella di Ilse Werner, altra interprete molto famosa in Germania, scomparsa da poco:


La canzone di per se è un inno a Berlino, città che amo molto. Curioso come la melodia di una marcetta zuccherosa come quella del film della UFA si sia potuta tramutare in un motivo a suo modo incalzante. Das ist Berlin nonostante le sue origini non proprio ortodosse è tuttora un evergreen per i cugini tedeschi. Il testo, d'altra parte, è direi più che kosher...

E' Berlino, Berlino, la metropoli eternamente giovane
E' Berlino, Berlino, che ha conquistato il mio amore
Esattamente nel centro dell'universo è stata posta dal Signore

Tu mia Berlino, Berlino, tu perla sulla Sprea
Chi ti conosce una sola volta Berlino, non ti dice mai 'Adieu'
Perchè non potrà mai sfuggire al tuo incantesimo,
tu mia Berlino, Berlino, Berlino..

Tu mia Berlino, Berlino, tu perla sulle Sprea
Chi ti ha visto, Berlino, non ti dice mai 'Adieu'
Perchè non potrà mai sfuggire al tuo incantesimo,
tu mia Berlino, Berlino, Berlino..

Questo il testo originale del 1938:

Das ist Berlin, Berlin, die ewig junge Stadt
Das ist Berlin, Berlin, die meine Liebe hat
Genau im Mittelpunkt der Welt
Hat sie der Herrgott hingestellt …

Du mein Berlin, Berlin, du Perle an der Spree
Wer dich erst kennt, Berlin, der sagt dir nie adieu
Denn deinem Zauber kann man niemals mehr entflieh'n
Du mein Berlin, Berlin, Berlin …

Du mein Berlin, Berlin, du Perle an der Spree
Wer dich geseh'n, Berlin, der sagt dir nie adieu
Denn deinem Zauber kann man niemals mehr entflieh'n
Du mein Berlin, Berlin, Berlin …

Bah, Hanukkah

Tra qualche giorno si celebrerà la festività ebraica di Hanukkah: visto che dal secolo scorso questa festa ha assunto anche una certa valenza politica questo blog che vanta legioni di fedeli lettori ha deciso di pubblicare la traduzione (assolutamente non autorizzata) di un vecchio articolo del miscredente Christopher Hitchens. Hitchens probabilmete passerà l'eternità in un sepolcro infuocato, ma per il momento propone punti di vista stimolanti.

Bah, Hanukkah
La festività celebra il trionfo dell'arretratezza ebraica.
di Christopher Hitchens
(3 dicembre 2007)

Nella lista di frasi fatte idiote (in inglese, ndf) tra i primi posti si trova la vecchia massima "è meglio accendere una candela che maledire l'oscurità". Com'è che simili fatui esempi di di saggezza popolare cominciano la loro carriera di citazioni superficiali? Ovviamente sarebbe meglio accendere una candela che lamentarsi del buio. Anzi, ti lamenteresti del buio solo se non avessi sottomano una candela. Per la serie, false antitesi. Ma in questo periodo dell'anno, qualsiasi sciocchezza a sfondo religioso è consentita. E così ecco la semiufficiale celebrazione dell'Hanukkah, con tanto di menorah, per celebrare non l'accensione di una una luce, ma l'imposizione dell'oscurità teocratica.

L'ortodossia ebraica possiede l'interessante prerogativa di denominare e combattere l'idea di apikoros o "epicureo", il rinnegato intellettuale che preferisce Atene a Gerusalemme e le scuole di filosofia alla tetra routine della Torà. Circa un secolo e mezzo prima della supposta nascita del cosiddetto Gesù di Nazareth (un altro evento che riceve un riconoscimento ufficiale in questo periodo dell'annno), il pensiero greco o epicureo aveva iniziato a guadagnarsi un seguito immesno tra gli ebrei della Siria e della Palestina. L'impero Seleucide, un eredità lasciata da Alessandro Magno - il cui nome era ancora popolare tra gli ebrei, aveva allontanato molta gente dai sacrifici, dalla circoncisione, dalla credenza in una relazione speciale con Dio, e con le altre manifestazioni reazionare di una fede antica e crudele. Cito il rabbino Michael Lerne, un portavoce liberal - dicono - dell'ebraismo - che ciononostante sa bene cosa odiare:

Insieme alla scienza e alla potenza militare greca arrivò una cultura che celebrava la bellezza sia nelle arti che nel corpo umano, che presentava il mondo col trionfo del pensiero razionale nei lavori di Platone ed Aristotele, e si ritrovava nelle complessità della vita presentata nel teatro di Eschilo, Euripide ed Aristofane.

Ma lasciamo perdere tutto questo, dice Lerner. Celebriamo invece i campagnoli Maccabei che volevano distruggere l'Ellenismo e restaurare quello che egli chiama in effetti "la religione dei vecchi tempi". La sua scusa per preferire il fondamentalismo criminale al secolarismo e alla filosofia è che è l'Ellenismo era "imperialista", ma il regime Asmoneo che risultò dalla rivolta dei Macabbei divenne subito incredibilmente corrotto, perverso e diviso, arrivando ad incoraggiare l'annessione romana della Giudea. Se non fosse stato per questo evento non avremmo mai sentito parlare di Gesù di Nazareth e della sua setta - che plagiava l'ebraismo fondamentalista - e il popolo ebraico non sarebbe mai stato accusato di essere "assassino di Cristo". Così, celebrare l'Hanukkah non comporta solo celebrare il trionfo dell'arretratezza ebraica, ma anche celebrare la nascita accidentale del figlio bastardo dell'ebraismo, il Cristianesimo. Potreste pensare che il masochismo non può andare oltre. Ma ci va sempre. Senza l'ebraismo ortodosso e il cristianesimo romano, su cui è basato, non ci sarebbe stato nemmeno l'Islam. Ogni ebreo che onora Hanukkah
perchè da ai suoi figli una scusa per mettere insieme il dreidel con l'albero di Natale e la slitta (nessuno di questi simboli ha la minima relazione con la Palestina di 2000 anni fa) celebra la creazione di una serie di bastoni destinati a percuotere la sua schiena. E non è solo un disastro per gli ebrei. Quando i fanatici palestinesi vinsero quella vittoria, e quando l'ebraismo ripudiò Atene per Gerusalemme, lo sviluppo dell'intera umanità fu terribilmente ritardato.

E, naturalmente e come sempre, non si può che rimanere sgomenti di fronte alle proporzioni patetiche del cosiddetto 'miracolo'. Come conseguenza della riuscita rivolta dei Maccabei contro l'Ellenismo, così si racconta, un po' di olio d'oliva che avrebbe dovuto durare solo per un giorno riuscì a brucare per otto giorni. Wow! Una prova certa, non solo dell'esistenza di un Onnipotente, ma di un Onnipotente con una preferenza speciale per i fondamentalisti. Epicuro e Democrito avevano brillantemente scoperto che il mondo è fatto di atomi, ma perchè curarsi di ciò quando c'è dell'olio miracoloso da far vedere a contadini creduloni?

Stiamo per assistere all'annuale Kulturkampf riguardo all'esibizione di greppie, mangiatorie, conifere ed altri simboli sul suolo pubblico. Buona parte delle argomentazioni sono trite, fasulle, vecchiotte e non hanno niente a che vedere con la "fede" così com'è intesa dai relativi protagonisti. Bruciare un ceppo natalizio o esibire un albero scandinavo non è altro che paganesimo e la celebrazione del solstizio di inverno; non riconosce la religione cristiana più che io lo faccia. I difensori del vischio non mostrano altro che ignoranza e dabbenaggine. Sarebbero stati altrettanto devoti sotto i Druidi o i Vichingi, ed altrettanto attaccati alle loro icone bucoliche. Tutti sanno, inoltre, che non c'era nessuna stella che si muoveva a oriente, che Quirino non era il governatore della Siria ai tempi di Erode, che nessun censimento fu condotto sotto Augusto e che nessuna 'stalla' è menzionata tra i libri tra loro mutualmente in contraddizione del Nuovo Testamento. Così mettere una stella su un abete o disporre una serie di animali domestici attorno a una greppia equivale ad essere altrettanto accurati come quel grande magazzino giapponese che - secondo una leggenda urbana - celebrò lo spirito natalizio crocefiggendo un Babbo Natale in barba bianca e palandrana rossa.

E' roba da bambini: anche solo per questo non dovrebbe ricevere riconoscimenti o finanziamenti pubblici. Mostrare la menorah in questa stagione, tuttavia, ha un significato preciso ed è una esplicita celebrazione della prima vittoria della "fede" assetata di sangue sull'illuminismo e la ragione. Come tale è una diretta negazione del Primo Emendamento ed è ora che i secolaristi e i libertari trovino il coraggio di dirlo.





Wednesday 18 November 2009

Istanziare oggetti ole automation da Internet Explorer

Questa è la rielaborazione di una rielaborazione di una paginetta (in HTML assolutamente non compliant con nulla) trovata tempo fa su un forum. Mostra come aprire Outlook (quello di Office) da Internet Explorer per aprire un messaggio da spedire con dentro del testo in html, formattato. Si può fare tutto anche con un mailto: che funziona con qualsiasi MUA, a parte il body in HTML.
E' anche un semplice esempio di come istanziare qualsiasi oggetto ole automation da Explorer, p.es. Word o Excel. Explorer avverte l'utente prima di procedere, comunque non è che dal punto di vista della sicurezza sia il massimo.



<html>
<body>
<script>
function ColpaDiBerlusconi()
{
try
{

//istanzia Outlook come oggetto OLE
var OutlookOleAutomation = new ActiveXObject("Outlook.Application");
var MAPI = OutlookOleAutomation.getNameSpace("MAPI");

//valori http://msdn.microsoft.com/en-us/library/bb208072.aspx
Cartella = MAPI.getDefaultFolder(6);
//Crea un messaggio vuoto e riempie i campi
Messaggio = Cartella.Items.add('IPM.Note.FormA');
Messaggio.Subject="Caro Silvio";
Messaggio.To = "untodelsignore@consigliodeiministri.gov.it";
Messaggio.HTMLBody = "Mi hai fatto <b>male</b> <p> Tua <i>Patrizia</i>";
Messaggio.display (0);
}
catch(e)
{
alert(e);

}
}
</script>

<h1> Colpa di B. </h1>
<p>
<button onclick="ColpaDiBerlusconi();">Clicca 'acca'</button>

</body>
</html>


Chi è al di sopra della legge?

Riporto la mia traduzione di questo dispaccio di agenzia inglese. Questa notizia è apparsa sui media anglosassoni già lo scorso venerdì ma - stranamente - non si è praticamente diffusa fuori dai confini della anglosfera. Non mi semba che nessuno in Italia abbia ancora riportato la notizia. Irving è un personaggio controverso, ma questa volta è stato vittima di un reato e di un'azione a dir poco disdicevole. Alcuni, nella suddetta anglosfera, hanno gongolato senza vergogna alla notizia - non so però come avrebbero reagito se i dati personali divulgati fossero stati i loro o quelli di loro amici. Oggi il sito web di Irving è tornato online dopo diversi giorni di down. Il breve pezzo che ho tradotto mi sembra il più equilibrato tra i pochi presenti in rete:


Lo scrittore e storico David Irving è l'ultimo personaggio pubblico ad essere vittima di un attacco informatico alla propria casella di posta elettronica.

I dati di accesso della casella postale su America Online di Irving, e quelli del suo sito personale sono stati ottenuti da sedicenti "hacker antifascisti" e messi online venerdì 13 novembre.

Nei dati trafugati ci sono gli archivi email di entrambe le caselle, liste di clienti e liste di partecipanti alle conferenze che Irving stava pianificando per il nord est degli USA.

"Il giro di conferenze di Irving, negatore dell'olocausto e amante di Hitler, è sotto attacco sulle strade e su Internet mentre Irving è sulla via per parlare a New York questo sabato"

"L'abbiamo fatto per mostrare questo simpatizzante nazi per quello che è, e per impedire a Irving di alzare la sua testa fascista in pubblico durante il suo tour"

L'hacking e la divulgazione di informazioni personali sono diventati mezzi sempre più diffusi nella lotta politica in questi ultimi anni. Attacchi di tipo "denial of service" da parte di hacker russi hanno giocato un ruolo importante nei recenti contrasti con l'Estonia e la Georgia.

Nel 2008 un avversario politico entrò nella casella di posta elettronica di Sarah Palin, candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti, divulgandone il contenuto.

Alcuni avversari del British National Party hanno reso pubblica la lista completa degli
iscritti al partito.

Thursday 12 November 2009

Far partire il newsreader tin

L'altro giorno ho rispolverato tin, un newsreader con interfaccia rigorosamente a carattere, che conoscevo dai primissimi '90, quando lo usai per qualche tempo con un account concessomi sul 386 con sopra UNIX di una ditta dove lavorava un conoscente. Solo farlo ripartire in NNTP non è stato banale. Un po' di appunti al riguardo...


Sincerarsi che tin sia installato (scrivere tin -h invio).

Se tin non è installato, rimediare: (yum install tin, tar xvf tin*.tgz; make etc)

il server NNTP si specifica con una variabile di ambiente NNTPSERVER, ad es.

export NNTPSERVER=news.eternal-september.org

se il server necessita di autenticazione è necessario:

- creare un file .newsauth nella home directory dell'utente
- inserire in detto file una riga di testo per ogni server con la forma:
hostname.server.nntp.tld password username

ad es. se siete registrati su eternal-september con pippo password geheim...

news.eternal-september.org geheim pippo

per far partire tin in modalità NNTP con l'autenticazione usare rtin -A , oppure tin -r -A

a questo punto si riesce ad accedere ai newsgroup ma di solito non a postare (dopo aver configurato tin modificando .tin/tinrc a mano o col comando M.

A questo punto postando può essere generato un errore del tipo invalid sender. Si deve sistemare
La configurazione dell’hostname della macchina, se possibile, oppure creare un file

/etc/tin.defaults

Con dentro la riga

disable_sender=ON

questo non va in .tinrc

How to self-check for visual style in ..VB6

I've added Visual Styles (XP/Vista/W7 theme) support to a bunch of old vb6 apps. I've done this with a .manifest file and some other code, but I needed to check if visual styles are enabled. Without reading the manifest, of course. Here is the code I used to implement a IsThisTemed() function to tell if the running app has visual styles enabled. It is an adaptation of the vb.net code found here.



Private Type DLLVERSIONINFO
cbSize As Long
dwMajorVersion As Long
dwMinorVersion As Long
dwBuildNumber As Long
dwPlatformId As Long
End Type

Private Declare Function GetThemeSysSize Lib "uxTheme" ( _
ByVal hTheme As Long, _
ByVal iSizeId As Long) As Long

Private Declare Function GetVersionExA Lib "kernel32" _
(lpVersionInformation As OSVERSIONINFO) As Integer

Private Type OSVERSIONINFO
dwOSVersionInfoSize As Long
dwMajorVersion As Long
dwMinorVersion As Long
dwBuildNumber As Long
dwPlatformId As Long
szCSDVersion As String * 128
End Type

Public Const VER_PLATFORM_WIN32s = 0 ' Win32s on Windows 3.1
Public Const VER_PLATFORM_WIN32_WINDOWS = 1 ' Windows 95, Windows 98, or Windows Me
Public Const VER_PLATFORM_WIN32_NT = 2 ' Windows NT, Windows 2000, Windows XP, or Windows Server 2003 family.


Private Declare Function DllGetVersion Lib "comctl32.dll" (ByRef version As DLLVERSIONINFO) As Integer

Function IsThisThemed() As Boolean

Dim OSInfo As OSVERSIONINFO
Dim retvalue As Integer

OSInfo.dwOSVersionInfoSize = 148
OSInfo.szCSDVersion = Space$(128)
retvalue = GetVersionExA(OSInfo)

If OSInfo.dwPlatformId = VER_PLATFORM_WIN32_NT Then

If (((OSInfo.dwMajorVersion = 5) And (OSInfo.dwMinorVersion >= 1)) Or (OSInfo.dwMajorVersion > 5)) Then


Dim version As DLLVERSIONINFO

version.cbSize = Len(version)

If DllGetVersion(version) = 0 Then

IsThisThemed = (version.dwMajorVersion > 5) And (IsThemeActive() = 1) And (IsAppThemed() = 1)
Exit Function
End If
End If
End If

IsThisThemed = False

End Function

Proteggere i dati sulle chiavette USB senza alcun software aggiuntivo su Windows XP

Da poco è uscito Windows 7, che per la criptazione dei file posti – ad esempio – su chiavette, pendrive o dischi rimovibili USB offre un software apposito, BitLocker Pro. Questo stesso software è ora disponibile in download per Windows Vista e XP. Da anni ovviamente esistono software di terze parti che funzionano egregiamente, come Truecrypt, freeware.

Il Mac OS ovviamente offre questa funzionalità già da prima dell’era volgare, insieme ad altre 19.765 new features ed il più geniale dei venditori in un dolcevita nero.

Il buon vecchio Windows XP (solo la versione Professional) offre però da anni una funzionalità molto simile in modo nativo, basta saperla attivare. Incidentalmente: chi l’avrebbe mai detto che la “interfaccia grafica Fisher-Price” sarebbe diventato il s.o. Microsoft per il desktop più longevo e – ad oggi - il più stabile e supportato.

Si tratta semplicemente di abilitare la crittografia sui file: la funzionalità EFS (Encrypting File System) però è supportato solo da NTFS. Normalmente tutte le chiavette USB sembrano formattabili esclusivamente in modalità FAT32.

Questo limite però è facilmente superabile accedendo alle proprietà della chiavetta, scegliendo la tab Hardware, ciccando su Proprietà..



Poi nella tab Criteri si tratta di spuntare Ottimizza per prestazioni




Grassetto
Notare l’avvertenza: è effettivamente altamente consigiliabile usare Rimozione sicura.

A questo punto si può riformattare la chiavetta in NTFS…


E crittografare file, o meglio intere cartelle, andando nella Proprietà, bottone Avanzate e scegliendo…



Fatto questo i file nella cartella saranno apribili solo dal PC dove sono stati creati. Uso la parola apribili perché di per se l’albero delle directory e i filename rimangono visibili a tutti, solo il contenuto è reso inaccessibile.

Per rendere visibili i file in altra postazione è necessario esportare un certificato digitale. Ecco come: andare in Pannello di controllo, Opzioni Internet – oppure Internet Explorer, Strumenti, Opzione Internet. Scegliere la tab Contenuto, poi scegliere Certificati.



Usando il bottone Esporta… si apre una Creazione guidata per l’esportazione del certificato. Si tratta di esportare la chiave private, e di proteggerla con una password. Alla fine della procedura verrà creato un file .pfx.

Copiando (in modo ..sicuro) il file del certificato su un altro PC con Windows XP o superiore e installandolo con il bottone Importa… della stessa finestra dei Certificati si abilita il PC stesso a leggere i file criptati dal computer da cui è stato esportato il certificato, e di aggiungerne di nuovi.