Wednesday 12 February 2020

Citazioni del Ricordo

Da almeno due o tre giorni, come succede da qualche anno a questa parte, da quando si celebra la Giornata del Ricordo, la Rete pullula di benpensanti che postano, cinguettano, memificano e ricinguettano la seguente citazione mussoliniana. “Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava…non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani”. La citazione è sempre datata al 1920 (quando Mussolini non era ancora al potere). In alcuni casi la si collega a un discorso pronunciato a Pola il 22 settembre 1920. Ma la citazione è esatta? Cercandola sul web il meglio che si riesce ad ottenere sono riferimenti a fonti secondarie come svariate 'Storie del fascismo' o 'Storie delle foibe' che si limitano a riportare il testo succitato, datandolo al discorso del 1920. Ma quale sarebbe la fonte primaria della citazione? Esiste l'Opera Omnia di Benito Mussolini, pubblicata in decine di volumi a cura di Edoardo e Duilio Susmel da La Fenice di Firenze a partire dagli anni '50. I volumi sono disponibili pressoché in toto anche in forma elettronica, presso siti che dovrebbero essere noti almeno ai più smaliziati. Le biblioteche più fornite dovrebbero avere gli originali, che comunque sono acquistabili facilmente anche sul mercato dell'usato. Ebbene, nel volume XXXV (Aggiunte. Scritti e discorsi ...) c'è il testo di un discorso tenuto a Pola nel 1920. Ma il 21 settembre, non il 22. Si tratta di un discorso tenuto al Politeama Ciscutti di Pola. La data è confermata anche qui. Il Susmel attribuisce il testo del discorso alla 'Storia della Rivoluzione Fascista' di Giorgio Alberto Chiurco, pubblicata per la prima volta nel 1929, e che non ho avuto modo di consultare. 
Sta di fatto comunque che il testo dell'Opera Omnia è diverso. La citazione sul 'sacrificio' dei 500000 slavi barbari non è proprio presente. C'è l'imperativo sui confini, ma con altra conclusione, nella conclusione del discorso. 
I confini d'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche; sì le Dinariche per la Dalmazia dimenticata!
È presente l'affermazione sulla politica del 'bastone' e la razza inferiore:

Ma per realizzare il sogno mediterraneo bisogna che l'Adriatico, che è un nostro golfo, sia in mani nostre. Di fronte a una razza come la slava, inferiore e barbara, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone.
Ricordiamo che il discorso fu pronunciato con un Mussolini ancora all'opposizione, e soprattutto, nelle fasi finali della dannunziana impresa di Fiume. È un discorso semplicemente irredentista, non si incita certo allo sterminio degli slavi, semmai al loro trasferimento in massa. I volume XXXV del Susmel è facilmente reperibile in PDF su molti siti di 'ebook', p.es. Bookos. Il discorso inizia a pag. 67. Il testo comunque è più facilmente leggibile qui:
La citazione che gira su Internet? Non si trova un riferimento a fonti primarie. Forse è stata riportata erroneamente, in buona fede ma più probabilmente con dolo, in una delle tante opere storiche 'compilative' che ora ne sono ...l'unica conferma. Può darsi che Chiurco abbia emendato il discorso quando ha scritto la 'Storia della Rivoluzione Fascista', ma il testo originale del discorso dove è pubblicato? Oppure il 22 settembre Benito Mussolini ha pronunciato una versione riveduta e corretta dello stesso discorso, sempre a Pola: improbabile, ma ancora: dov'è il testo originale e completo di quel discorso? Quando è stata istituita la giornata del ricordo per le Foibe, i tanti benpensanti che vedono come il fumo negli occhi iniziative del genere, foriere dell'eterno ritorno imminente del Fascismo, non hanno saputo trovare niente di meglio per ricordarci che, comunque, il fascismo, era peggio. E che comunque, era sempre colpa del fascismo. Certo, si potrebbe ricordare ai benpesanti la Historikerstreit tedesca di una trentina di anni fa, che in buona sostanza diceva che la colpa era.. del bolscevismo, ma forse oggi si rischierebbe di infrangere la legge Mancino.

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