Saturday 30 October 2010

Bunga che ti passa…



L’ultimo tormentone berlusconiano ha avuto almeno il merito di regalarci una performance memorabile degli EELST, che ultimamente sembravano un po’ appannati.

Comunque, c’è da scandalizzarsi tanto per questa storiella di sesso e pressioni sui Carabinieri? E’ davvero una novita? Mah.

Mi rammento i tempi del Pentapartito. Il dipendente di un'amministrazione, controllata dal PCI approssimativamente dai tempi di Brunetto Latini mi descrisse candidamente come funzionava..

Il partito, se non c'erano altri impedimenti, cercava di trovare una persona capace per la poltrona in questione. Per il gioco delle spartizioni e anche perché in certi casi la taglia dei partiti era minuscola, questo non succedeva sempre. Nello specifico si stava parlando di un quartiere dove, ad occuparsi di sport, era finito un noto alcolizzato..

I vecchietti ricordano ancora, forse, l'espressione "questione morale". Non fu coniata certo perché la politica del tempo brillasse per rettitudine.

Le differenze con il mondo di venti o trent'anni fa sono altre.

Innanzitutto il potere era più distribuito. Nel DNA della DC era inscritto che non ci potesse essere un esponente di partito che prendesse il sopravvento sugli altri. Il PCI, pur con le sue segreterie monolitiche e a vita, era un'organizzazione amplissima e ben ramificata sul territorio. Non c'era il partito-azienda-monarchia-assoluta nato con Forza Italia o il partito che si identificava nel fondatore (come è stata la Lega). La corruzione c'era anche allora, ma gli episodi erano quasi sempre meno eclatanti, direi più prosaici.

Il ruolo dei media era molto diverso. La vita privata dei politici raramente era oggetto di discussione. Durante la prima Repubblica abbiamo avuto almeno uno, forse due, presidenti del consiglio omosessuali. Uno con qualche problema di droga. Ma la cosa, seppure nota tra gli addetti ai lavori, non è mai trapelata. Per contro, essere e coinvolti in uno scandalo di qualche genere significava di norma la fine della propria carriera politica, se non con le dimissioni, perlomeno con l'assegnazione ad un incarico di secondo piano.

Perché c'era ancora un pubblico che leggeva i giornali e si interessava di politica con un minimo di serietà e di passione. La televisione dell'ultimo quarto di secolo e il generale disincanto degli ultimi anni hanno cambiato tutto questo. Sono ormai anni che Berlusconi appare comprovatamente come un vecchio satiro grottesco e volgare, ma quello che oggi si definisce in mancanza di termini migliori come opinione pubblica sembra ignorare la cosa, o meglio considerarla come la normalità di un qualsiasi pettegolezzo
da rotocalco. B. è sopravvissuto alla D'Addario, alle intercettazioni sulla RAI, a Noemi, al divorzio, nonché a una sfilza interminabile di guai giudiziari. Del bunga bunga si scandalizzeranno i soliti, che oltre a scandalizzarsi non sanno purtroppo proporre molto altro. Sarà l'occasione per fare un po' di satira divertente, e dopo un po' l'attenzione generale si sposterà su qualche altro argomento.

Berlusconi probabilmente sarà spodestato solo dall'età, da un atto della Provvidenza. Comincio a pensare che rimarrebbe in sella anche se si mettesse a declamare le canzoni di Apicella accompagnato da una cetra, sulcolle del Quirinale. Dopo aver dato fuoco a Roma. Comunque ad accettare isuoi eccessi ci siamo allenati gradatamente e da tempo. In parlamento una attrice pornografica c'è finita nel 1987. Ancora prima ci sono finiti dei pregiudicati, grazie allo stesso partito. La strada di Berlusconi è stata in fondo tracciata da uno spaccone lombardo ignorante, boccalone e sboccato come non mai. Più recentemente da una parte della sinistra è stato osannato un guitto dedito al travestitismo che si vantava di essersi prostituito in gioventù. Una delle speranze del PD è un tizio che negli anni giovanili parlava di affrontare il problema della sessualità dei bambini..

Thursday 28 October 2010

Unboxing a Samsung HMX-H200 HD SDHC camcorder



Since I finally managed to sell my old Mini-DV camcorder, yesterday I bought a new HD camcorder, the Samsung HMX-H200. Here's a short 'unboxing' video, with my first impressions. It has lots of interesting features for the price: it's also the cheapest CMOS HD camcorder with acceptable perfomance indoors, in my opinion.

Renzi vs Minzolini

La settimana scorso il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha riscosso la regolare attenzione dai media per la polemica a distanza col direttore del tg1, Minzolini. Meglio tenere viva l'attenzione (ad esempio qui ).

Prendiamo, per amor di discussione, la questione come se fosse seria: da una parte c'è un giornalista sicuramente servile.

Dall'altra parte c'è un sindaco che si è inalberato perché il servizio sul tg1 è apparso a distanza di alcuni giorni da un post dello stesso Matteo Renzi sul wall della sua pagina di facebook. Dove il nostro in effetti aveva criticato Minzolini, come tanti altri fanno, che siano vedette politiche di grido, oppure no.

Il tg1 del 24 ottobre può anche essere stato una applicazione del metodo Boffo in versione soft, certo è che quel servizio (visionabile anche online) di per se è più che veritiero.
E' quello che si vede ogni giorno in centro, e che è segnalato quotidianamente anche sulla pagina dell'oriundo di Rignano (da voci minoritarie rispetto alla calca/claque del sei fantastico/ti voglio sindaco di Canicattì/ti voglio pure alla guida del Piddì). Peccato che in quei casi il comunicativissimo Renzi non si infuri una bella sega..

E si sarebbe potuto fare di meglio, e in modo del tutto documentabile: io al posto di Minzolini ci avrei messo che so, i posteggiatori abusivi a Careggi che ti graffiano l'auto se non paghi, chi fa i bisogni per la strada e casomai ti mena pure se glielo fai notare..
Oppure avrei ricordato i vari casi di aggressione ai vigili da parte dei venditori abusivi di origine senegalese in centro, o di prostituzione fuori dallo stesso... Non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di scomodare seggiole da 2000 EUR, come fece Donzelli...

Monday 18 October 2010

Baruch vs Spagnoletto


E' stata dura, ma grazie a un certosino lavoro effettuato con trinciapollo e bisturi sono arrivato a un risultato direi accettabile.

Il modello ispiratore è un grandissimo capolavoro degli anni '80, probabilmente del tutto sconosciuto al pubblico più giovane.

Un grande compositore contemporaneo, tra i pochi accessibili a tutti, ha fornito l'impalcatura su cui lavorare.

Il materiale di partenza era in condizioni pressoché inqualificabili: circa il 65% è rimasto sul cutting floor, tanto che per alcuni passi si è reso necessario attingere a footage d'archivio.

L'interprete principale è arrivato a un ruolo che gli sembra cucito addosso: una svolta decisiva e insperata per la sua carriera è forse alle porte. Il grande (e grosso) caratterista per la prima volta è alle prese con un'interpretazione che sonda in buona sostanza gli abissi della condizione umana.

Per quanto mi riguarda posso solo sottolineare come l'umile lavoro del film editor sia una componente spesso misconosciuta nell'esercizio della Settima Arte. Un vassoio di indigesto abomaso di ruminante è stato, oserei dire, trasformato in un gustoso panino con la porchetta.

Sunday 17 October 2010

Nomi & Cognomi

Per tutta una serie di ragioni di vario ordine, ma soprattutto perché quando ho iniziato a postare l'ho fatto come 'febo' e non vedo perchè dovrei cambiare abitudine, questo blog non è fimato col mio vero nome e cognome ma solo come febo@delenda.net.

Non ci vuole molto per capire qual'è il nome e cognome direttamente riconducibile a questo modesto spazio 'ueb due zero', e lo lascio come esercizio per lo studioso lettore. Anzi, ci vuole addirittura troppo poco.

Il cognome è diffusissimo: diminuitivo di Rossi, si trova in tutte le regioni italiane, dalla Sicilia al Trentino. Una professoressa anni fa mi disse che è diffuso soprattutto nel modenese e non ebbi ai tempi difficoltà a crederle: una storia di famiglia dice che il ramo con quel patronimico si sposto nel Granducato da quello che all'epoca era lo Stato della Chiesa pare per problemi di ...bestemmia, o giù di lì. Il nome poi è stato fin troppo impiegato nella seconda metà del secolo scorso.

Dunque che il mio nome e cognome sia messo in rete una volta di più o meno, fa poca differenza. E' già presente fin troppe volte. In effetti uno dei problemi più tragicomici che devo affrontare sono spesso i casi di omonimia.

Pochissimi giorni dopo aver preso la patente ebbi l'idea di farmi un bel giro in campagna, dove la mia famiglia aveva ed ha tuttora un piccolo terreno. Feci un po' tardi, non avevo ancora il cellulare (che era roba da super-ricchi all'epoca): mia madre allarmatissima iniziò a chiamare gli ospedali. A Torregalli era stato ricoverato un mio omonimo, in gravi condizioni. Tornai a casa appena in tempo per bloccare il parentado pronto ad accorrere al mio capezzale.

Spesso e volentieri mi arriva la posta altrui. Ho ricevuto una presentazione in PowerPoint di una campagna pubblicitaria per la Ducati. Il Comune di Pistoia mi ha dato informazioni su corsi di formazione che non ho mai richiesto (mentre a Lucca anni fa è stato arrestato un malvivente col mio stesso nome e cognome).

Il caso più persistente è stato quello di una signora canadese che è sposata con un italoamericano mio omonimo. Prima mi è arrivato un preventivo per un cucina. Poi una serie di svariate missive (rispondevo sempre a tutte informando dell'errore) fino a quando non ho ricevuto l'invito a visitare la tomba di famiglia. Alla fine la signora ha promesso di fare più attenzione e perlomeno mi ha concesso di avere del 'sense of humour' (le avevo comunicato la mia preferenza per la cremazione, just in case).

Il capitolo finanziario è più preoccupante, anche se per ora privo di gravi conseguenze. Mi arrivano fatture del Telepass via mail, anche se le uniche volte che ho usato il TP è con l'auto aziendale. Sorgenia dopo due anni che l'Enel ha avuto il mio nome per caso (l'Enel con cui c'è solo un contratto stipulato da mia nonna) continua a inviarmi bollette di un concittadino che di mestiere fa l'idraulico o l'installatore di caldaie ma vive a cinque chilometri da casa mia. Mi sono arrivate ricevute di acquisti online di musica da chi aveva creato un account col mio indirizzo email, presumibilmente per sbaglio: se mai tornerò a occuparmi di web attivamente, i siti con registrazione saranno sempre con email al posto dello username e verifica automatica.

Parecchi anni fa un tizio che stava comprando da me un hard disc mi chiese se ero l'articolista di una rivistina di informatica mai sentita prima. Non ho mai capito se era un omonimo, oppure se si trattava di una di quelle riviste che pubblicavano come 'Tips and tricks' i messaggi delle aree echomail di Fidonet, dove avevo iniziato a scrivere con le mie effettive generalità.

Sui Social Network a volte mi arrivano richieste di affiliazione di perfetti sconosciuti che solo in base a città, nome e cognome pensano che sia il loro compagno di bevute, o cose del genere.

L'altro giorno sono stato a ritirare presso il 'punto di ritiro sul territorio' di uno store online un aggeggio di cui spero di scrivere qui prossimamente: il commesso ha preso il foglio con l'ordine e mi ha guardato male per tutti i dieci minuti che ci sono voluti per processarlo e reperire il manuale. Ovviamente gli sembrava strano che un perfetto sconosciuto avesse lo stesso nome e cognome del suo collega di Sesto Fiorentino, a pochi km di distanza dal negozio stesso...

Friday 15 October 2010

Sexy Renzy

La Repubblica, edizione di Firenze, ci informa qui che tra qualche mese il sindaco di Firenze Matteo Renzi pubblicherà un libro. Il titolo - provvisorio - è "La Politica è Sexy". Il titolo sembrerebbe ironico, a leggere l'articolo, ma comunque è un po' piatto. "Sexy" è un aggettivo ormai vecchio, stantio dai tempi della rivoluzione sessuale di 30 o 40 anni fa. Per usarlo in modo originale ci vuole più fantasia, Klaus Wowereit, il borgomastro di Berlino, anni fa ha avuto un momento felice con la frase 'Berlin ist arm aber sexy' - Berlino è povera ma sexy. Ora quella frase è scritta pure sui souvenir.. C'è da augurarsi che il sindaco trovi un titolo più mordente.

Il libro verrà pubblicato da Mondadori. Questa è la vera notizia. E' a dir poco buffo che il più berlusconiano dei politici del Partito Democratico si faccia pubblicare dalla casa editrice di proprietà di Berlusconi. Non credo a chi vede in Renzi un picconatore per conto terzi, un po' alla Berti-Nights, però... Erano altri tempi in cui tutti i libri scritti dagli esponenti del buon vecchio PCI uscivano per i tipi della Editori Riuniti. Ah, e la libreria Rinascita in Via Alamanni...

Tuesday 12 October 2010

La Repubblica Strikes Back




Carrie Fisher, pare, ha dichiarato di aver sniffato cocaina sul set de 'L'impero colpisce ancora'.

Per dirla con Aldo Baglio, NON CI POSSO CREDERE...

L'affidabile Repubblica celebra l'avvenimento qui con un c.d. "spezzone" del film. Che in realtà è questo finto trailer fatto da un fan, messo su youtube e spudoratamente copiato da Repubblica.



Peccato che il fan sia così poco esperto della saga di Guerre Stellari da dimenticarsi che 'L'impero colpisce ancora' è stato diretto da Irvin Kershner, non George Lucas... Ah ve' ve', per dirla con Patrizio Roversi...



Monday 11 October 2010

Trippy Trippa


Un personaggio piuttosto noto in ambito Usenet mi chiede, in un certo qual modo e con la consueta cortesia, un'opinione più articolata sui due suoi ultimi capolavori fotografici.

Queste due fotografie digitali sono state scattate apparentemente poco tempo fa a Firenze. Si tratta credo del trippaio Pollini, che ha il banchetto dalle parti del mercato di Sant'Ambrogio. Molti ne parlano benissimo: personalmente non avendo mai provato il lampredotto o la trippa (appartengo a quella piccola minoranza di Toscani per cui l'idea stessa di cibarsi dello stomaco di un ruminante fa venir voglia di un'insalata) non posso confermare. Però conosco piuttosto bene il posto: ci passo ancora spesso e ho lavorato poco vicino per diversi anni.

Firenze, a parte le zone più turistiche, è una città ocra sporco quando batte il sole, e c'è afa. Di un grigio secco come i suoi abitanti quando è nuvoloso, e son giornate da lupi. Gli odori sono grevi, la gente che si incontra per la strada è ancora interessante, vera. Sì, i turisti, la solita dose fuori luogo di migranti, ma una volta mi capitò di incrociare Mario Luzi in via dell'Agnolo, poco distante. Oppure una puttana piuttosto nota della zona, o uno sconosciuto vecchio pazzo che incontravo spesso girando in bicicletta, un tipo stranissimo che dimostra un'ottantina d'anni e che circola vestito approssimativamente come Steve Tyler degli Aerosmith sul palco... In piazza dei Ciompi c'è una delle attuali moschee cittadine, un fondo non molto adeguato, tanto che i fedeli sono soliti sistemare i tappetti direttamente sul marciapiede, intralciando i passanti. La sinagoga è ancora qualche centinaio di metri più in la, ma della sinagoga in questo blog ho già scritto abbastanza.

Il panino con la trippa o il lampredotto, accompagnato da un gottino di vino è lo spuntino/pranzo veloce popolare di Firenze. Ci si ferma dal trippaio quando si lavora in un cantiere, quando si ha fretta al lavoro, quando si marina (o meglio si fa forca) la scuola. Il porchettaro fa aspettare di solito almeno una decina di minuti: quanto basta per fare due chiacchiere sui problemi del giorno, o anche semplicemente sulla bella fiha appena transitata.

Dicevamo, le foto del noto personaggio usenettiano. Di professione fa il pubblicitario, è - dicono - affamato, e viene dalla Capitale Morale. Le foto sono state scattate con un iPhone, e sono state processate con il software Hipstamatic. Il programmino in questione (che come ogni cosa riguardi la scatoletta di plastica e marketing di Apple deve essere per forza scarocato dallo store online della casa) simula alcuni modelli di vecchie macchine fotografiche economiche a pellicola. Ci vuole una certa dose di ironia (o altro) nel pagare un cellulare il doppio di quello che varrebbe se non ci fosse il logo di una mela, e pagare qualche soldo per un programmino troppo pubblicizzato per emulare qualcosa che, solo qualche anno fa, si trovava letteralmente nella busta delle patatine fritte. In buona sostanza Hipstamatic (Hypestamatic sarebbe un nome più consono) non è che una serie predefinita di filtri grafici: si può ottenere lo stesso usando (sapendo usare) Photoshop o un qualsiasi altro software di elaborazione di immagini, anche freeware. I filtri in se e per se sono anche interessanti, ma la tecnica necessaria per attivarli, nonché la effettiva creatività permessa sono tendenti allo zero.

Il filtro usato dal nostro personaggio equivale a un viraggio al verde, coi colori desaturati. L'effetto vorrebbe essere una via di mezzo tra The Matrix e un medley dei film di David Fincher. Chic-deprimente. L'angolo con cui è stata ripresa la prima foto probabilmente sarà costato al nostro aspirante Ansel Adams la rottura dei preziosi occhiali, tanto è innaturale. In primo piano c'è il listino prezzi, quello che normalmente nessuno guarda mai, quando si va a mangiare da un ambulante. Un panino col lampredotto è un momento piacevole, un boccone saporito e due chiacchiere alla buona. Non un listino prezzi, non un'angolazione da formula uno. Il porchettaro e il suo listino non sono che uno dei professori di tutta un'orchestra, un solo strumentista di una sola banda musicale cittadina.

Il secondo fotogramma è direi rivelatore. In primo piano c'è il prodotto - o perlomeno quello che l'affamato detentore di iPhone pensa che ci debba essere, per forza. Non conosco nessuno che, per quanto amante della trippa, da un porchettaro si metta ad ammirare la materia prima, per di più con colori tanto cadaverici. Sono sicuro di perdermi dei panini squisiti con la mia avversione al piatto tipico fiorentino, ma sempre e comunque dello stomaco di un ruminante si tratta. Non si può certo trattarlo come un surgelato della Findus.

Non dubito che il nostro amico meneghino abbia, seppure per un breve periodo, troppo breve, appagato la sua fame. Ma l'esperienza che dimostra di aver avuto non è quella di 'andiamo a prendere un panino coi lampredotto' - é purtroppo quella di un pubblicitario troppo ossessionato e preoccupato con il suo mestiere. Una delle attività, a mio avviso, tra le più deleterie che si possano immaginare per la società nel suo insieme.



Gear Review: Lite-On iHOS 104

Recently I've bought a new BD-ROM drive for my pc. The little tv and movies I manage to see I mostly watch on my computer, these days. I have already a DVD burner and I have no need to burn writable BDs, so a BD reader/burner is just overkill. There are cheaper DVD-burner/BD reader only combinations, but why spend more? BD-ROM drives are a little bit hard to find but units like this Lite-On IHos 404 can be bought online for less than 50 euros.

Actually, I had already a BD-ROM drive, the previous Lite-On model, marked Ihos202. It stopped working a few weeks ago, but I think that the culprit was my two year old nephew who had just learned how to open and close (and open, and close, and so on... ) the damn tray.

Anyway: the unit is externally almost identical to the iHOS202: I bought the OEM version, which comes without a box. The retail version comes with a shiny blue cardboard box. There is a foldable paper sheet with some writing I haven't even bothered to read. The specs, an installation guide, and a small program to check the firmware updates are avaible at http://www.liteonit.eu The once standard little plastic bag with four screws is not included: of course there are four standard holes accomodating japanese gauge cd-rom screws (I think the retail version includes the screws). It's a standard 5.25 unit with a black cover on the front. Mind that it's a Serial-ata and not an ATAPI unit, so you need a free SATA port on the mb and a free SATA power connector on the power supply. What IS included is a red SATA cable and a CD with PowerDVD 8. It's theOEM version, able to play BDs, but with stereo only output. Of course the unit works with other PowerDVD versions and other BD software (i've tried Total Media Theater).

The unit... just works. It's quiet, it reads BDs,CDs,DVDs without a problem. Windows and Linux recognize it flawlessly. The zone is set by software, of course, with the usual limits: I don't know of any hacks on how to reset it. My unit, which should have the latest firmware, doesn't seem to have a problem with the latest releases of AnyDVDHD, the well known CSS removal software.

The speed (nominally 4x, 8x for DVDs, 32x for CD) is rather good. I have extracted an iso image from a dual layer bd drive in under 40 minutes. It can't read DVD-RAM discs.

If you already have the right components (basically a svga card with HDCP/HDMI support AND H.264/VC1 hw acceleration, that is almost every card made in the last 2-3 years) it can be a good add-on to watch BDs on the cheap (or to build an HTPC). Even if stand alone readers are already well under 100 euros these days, there are some unique advantages in using a BD-ROM unit, like the possibility of ripping a BD to your hard disc to see that rented disc of yours when you see fit (like, in three or four installments in these crazy days...)


La nuova politica



Il vero politico nuovo, quello che davvero romperà con il passato parlando chiaramente sarà colui che dichiarerà: "Italiani, pensate troppo al calcio. Per voi c'è solo il pallone. La vostra città e il vostro paese può andare in malora, ma quello che conta è solo la vostra squadra preferita. I vostri figli non hanno un futuro, ma vi preoccupate delle sorti, probabilmente preordinate, di undici ragazzotti ignoranti, dopati e pagati milioni e milioni di euro. Solo per il pallone siete disposti a spendere quattrini, solo per il pallone siete disposti a scendere in piazza. Date il vostro voto a tribuni furbacchioni solo perche vi promettono una squadra nuova, un nuovo stadio, o perchè in passato hanno speso del denaro per far vincere il loro team. Italiani, aprite piuttosto un libro, o un giornale che non sia la Gazzetta, usate internet per qualcosa di meglio che facebook o un po' di pornazzi. Ricominciate ad usare il cervello. Italiani, siete pronti ad osannare i padroni che vi sfruttano solo perché fanno ancora più soldi di prima sponsorizzando le vostre squadre di bellimbusti, speculandoci sopra in mille modi diversi".

Invece ecco che uno dei padroni del vapore sbuffa perchè non gli fanno fare un'altra speculazione edilizia, poverin: ed ecco il cosiddetto politico nuovo du jour, l'unica speranza del partito democratico, che si inventa addirittura uno stadio tutto nuovo a Firenze, a spese del Comune...

Friday 8 October 2010

Titanic, ovvero (ancora) il valore salvifico del capitalismo



Qualche giorno fa sui giornali è apparsa questa notizia relativa a 'nuove tesi' sulla dinamica del naufragio del Titanic. In buona sostanza, poco più di una non-notizia. Poco importa se l'iceberg fu evitato perché non c'erano vedette a sufficienza o perché il timoniere confuse la destra con la sinistra.

Più interessante è l'opinione di Lightroller, riportata dal Corriere. Il vero atto criminale fu continuare a far avanzare la nave, sotto la diretta responsabilità di Bruce Ismay, il dirigente delle White Star Lines che si salvò salendo su una scialuppa all'ultimo momento. Fermando subito le macchine il Titanic avrebbe imbarcato molta meno acqua consentendo ai soccorsi di arrivare in tempo.

Ah. Questo è un tantino più interessante. Non fu un errore umano a causare il naufragio, non furono gli dei irritati per l'hubris mostrata dal sottolineare che la nave fosse inaffondabile (questo però pare sia stato sottolineato *dopo* il disastro..). Criminale fu il 'padrone' che sperava comunque di arrivare in porto e limitare i danni di immagine.
Ma guarda dove si devono andare a scovare le notizie interessanti..

Diavolo, ma questo.. questo.. ricorda uno dei meno conosciuti film sul Titanic! Mi riferisco a Titanic del 1943. Prodotto dagli studi UFA, in Germania. Sotto l'alto patronato dell'allora Propagandaminister... Dr. J. Goebbels.

La pellicola nonostante la regia a quattro mani (il primo regista fu arrestato dalla Gestapo e morì sucida - o 'suicida' - in cella) è piuttosto ben fatta ed elegante, dal punto di vista formale. Caso non raro per il cinema del terzo reich. Il film, incidentalmene ha più di un punto di contatto con il penultimo blockbuster di James Cameron: oltre ad presentare una love story di fantasia con molti personaggi dei ponti più bassi, associava direttamente il naufragio all'avidità degli armatori. Avrebbero costretto il capitano ad avanzare troppo velocemente per arrivare a New York con un giorno di anticipo e far salire le azioni della White Star. Il tutto in chiave antibritannica, contro l'avida (e perfida) Albione. Curiosamente durante la guerra il film non fu mai proiettato in Germania, essendo stato completato dopo la disfatta di Stalingrado Goebbels preferì risparmiare il racconto di un altro disastro ai Volksgenossen.

Il film è stato recentemente restaurato (su DVD) ed è almeno per ora anche visibile online con sottotitoli in inglese qui. "La morte di 1500 persone rimane impunita. Una eterna accusa contro l'avidità dell'Inghilterra", si legge nei titoli di coda. Non esattamente impunita nel modo descritto, certo, però...