Saturday, 4 December 2010

The Aging Persuaders

Nella ormai sconfinata discussione sul cablegate si inserisce questo curioso contributo di Antonio Pintér, “direttore creativo Arnold Italia”. Pintér analizza il ‘fenomeno’ Wikileaks dall’inedito punto di vista di un “artigiano” della comunicazione, come l’autore è si definito altrove. Cercando di conciliare l’incredibile attenzione riservata all'avvenimento con la (supposta da alcuni,  e credo per motivi abbastanza evidenti di convenienza politica) scarsa importanza del contenuto dei 250.000 e passa cablogrammi.
L’incipit dell’articolo mi lascia subito dubbioso: "Nemmeno, non dico un filmino, ma almeno una fotografia."
Pintér è ormai appartenente a una generazione anziana. Quella della televisione, dello ‘spot’, come unico medium possibile e immaginabile. Che importa la mancanza di immagini nell'epoca di twitter, delle email, degli sms? E’ un problema? E’ necessario che ci siano foto o un filmato perchè qualcosa sia interessante, oggi?
Continua ad applicare alla realtà di oggi i paradigmi di 30 anni fa (e più). Oggi non ci sono più solo tre, sei o nove reti nazionali e qualche grande giornale. Non c’è più solo la tv analogica con dentro l'unidirezionale, univoca e universale ragazza delle morositas ( forse ormai pesa 130 kg e ha 5 figli).
Ormai il campo di battaglia della comunicazione è disseminato di dispositivi interattivi elettronic. L’iPhone, l’iPad per i più modaioli. Il PC, lo smartphone ormai alla portata di tutti per il resto del mondo. Vanno bene twittate, email, blogpost, pure le righe virali di pubblicità che qualche volta clicco anch'io in gmail. Vanno bene certo, per contro, anche i video di youtube, ormai usati istituzionalmente anche da piccole realtà.
Va bene il 'web', il sito istituzionale, la bloggata, la paginetta sul portale di settore.
C'è ancora certo il servizio televisivo, lo spot, il manifesto, il volantino, l'articolo più o meno prezzolato, la pagina di pubblicità, il teaser.
Ma sempre di più tutto viene ridigerito e rilinkato in modo spesso multidirezionale e imprevedibile nella cloud della rete.
E' importante che i cablogrammi siano senza le figurine? No. Nel giro di poche ore della pubblicazione è stato possibile fruirli in forma grezza, con un motore di ricerca testuale, con una comoda animazione flash, Assange è stato minacciato di morte su youtube più volte, le notizie su Berlusconi, Israele, l'Iran, Sarkozy, etc. sono state lette e commentate e ripetute centinaia di migliaia di volte sui siti dei giornali, sui blog, nei newsgroup.
Il cablegate non sarebbe stato interessante se fosse rimasto solo una pila di fotocopie alta qualche metro, disponibile solo in qualche remoto archivio. Diventa un prodotto interessante perchè nella realtà di oggi centinaia di milioni di persone, miliardi, connesse alla rete possono leggerli cliccando su un collegamento web.
Pintér invece si soprende perché non ce li propone la negretta delle morositas (un’idea che lo stesso autore avrebbe potuto proporre, ventanni fa) e ciononostante ne parlano tutti.
La spiegazione? Il teaser. “"Ha creato un teaser così grande da oscurare tutto e rendere irrilevante ciò che sarebbe seguito.”
Ricordo bene il teaser di un film tutto sommato non eccezionale. "L'esercito delle dodici scimmie sta arrivando". Meglio del film stesso.
Ma alla fine è arrivato un film divertente, ma non certo un capolavoro. Lo ricordano solo gli appassionati di cult movie.
L'altro giorno la NASA ha annunciato una conferenza su una nuova scoperta relativa al campo dell'astrobiologia. C'è chi per un attimo ha sperato nella scoperta di nuove forme di vita su Marte o un satellite di Saturno.
Ieri nelle ultime pagine dei giornali si legge che è stato modificato geneticamente un batterio per farlo nutrire di arsenico.
Il teaser? Se ne è parlato un po’ sui giornali, nei forum. Non è stato niente di eccezionale. Assange con quello che per ora è solo circa il due per mille dei cablogrammi ha monopolizzato per giorni le prime pagine di giornali, tv, siti web, blog, newsgroup. E la cosa potrebbe andare avanti ancora per mesi e mesi. Vengono confermate tesi di cui si parlava da mesi? Certo, ma a confermare quelle tesi sono i diplomatici di uno stato la cui politica ufficiale è ben diversa, non il medio contributore a un gruppo di discussione su internet.

Peccato per la mancanza dell'esiziale supporto iconografico, ma forse Pintér sottovaluta il 'prodotto' cablegate...

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