Tuesday 16 November 2010

Berlusconi Vientene Via Con Me

E' significativo che l'inizio (hopefully) della fine (momentanea?) di B. sia segnato da un momento di grande tv come quello di Vieni via con me condotto da Fabio Fazio. Cambiamento nella continuità.

Non vedo praticamente più, se non come sottofondo quando affetto cetrioli o cose del genere, la tv italiana. Anche questa volta ho resistito due minuti con la scheda sat per poi affidarmi alla differita di youtube. Anni fa si seguivano dei dibattiti pubblici in queste occasioni, si ascoltavano i politici incrociare le armi della dialettica. La campagna elettorale ieri sera invece è iniziata in una versione per adulti pseudo-chic dello Zecchino d'Oro, dove Fazio-Zurlì ha invitato due ormai attempate vecchie volpi della politica italiana a recitare ciascuno una poesiola. Mi sono sembrati un po' impacciati. Invocando il fantasma di Piergiorgio Paterlini possiamo comunque tentare una breve epitome dei loro interventi.



Gianfranco: "sono solo leggermente imbarazzato dal venire qui sul palco come un cabarettista qualsiasi , ma che diamine, come al solito dirò di tutto per avere i vs. voti. Come Berlusconi, ma in modo meno magniloquente. Mi hanno detto che Fli potrebbe rubare voti alla destra del PD così ho messo il riferimento agli immigrati per tranquillizzare i potenziali transfuga. Per i camerati basta del resto il paesaggio ineguagliabile dell'Impero."


Pierluigi: "sono un potente sàtrapo del PCI prima, del PDS/DS/Ulivo/PD poi. Mi sento poco a mio agio nelle vesti dell'ospite televisivo, e tutto sommato anche in quelle del politico in manica di camicia che mi hanno fatto indossare quelli del marketing. Non arrivate a fine mese, siete precari? In realtà me ne importa il giusto. Io è un po' che mi sono sistemato, non siete fortunati come me, e non siete ormai nemmeno tra i miei elettori, che si sono sistemati anche loro. Ma quelli del marketing mi hanno detto di puntare su questi argomenti. Ma non erano gli stessi della volta prima, e di quella ancora? Mah.."

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