Io c'ero. O meglio, ho programmato strategicamente una salutare sgambata ciclistica per trovarmi nei pressi del Grand Hotel al momento giusto. Arrivato verso piazza Ognissanti dalle Cascine, passato il 'fortified compound' meglio noto come consolato statunitense sono stato bloccato all'altezza del ponte Vespucci. Carabinieri, PS, altri soggetti non in uniforme. Ho girato un po' ma il quadrilatero Lungarno Vespucci/Via M.Finiguerra-Via Melegnano/Via Palazzuolo/Via dei Fossi era sbarrato dalla medesima trimurti. Facevano passare solo chi volevano loro. Un gruppo piuttosto nutrito di manifestanti in Piazza Goldoni apparentemente subiva la stessa sorte:
Ritornato a casa, dopo un po' mi sono sintonizzato su TG Regionale delle 19.30. Cosa che faccio raramente, probabilmente l'ultima volta che ne ho visto uno intero è stato in una trattoria in campagna dove andavo a volte a pranzare, prima che passassero a Sky. "Bagno di folla", "calorosa accoglienza", "strette di mano". Come a Roma la mattina stessa del resto.
E ce credo. Dopo la calorosa accoglienza, le solite battute, la solita aria fritta.
Fanno tutti così mi rispondono alla macchinetta del caffè o sui newsgroups. Eppure quasi due anni fa a Berlino (ecco qui una foto del lato meno cosciuto del cacellierato federale) incocciai per puro caso in una cerimonia che comprendeva Angela Merkel e buona parte dei politici tedeschi più in vista. La gente si è raccolta sulla piazza, poco prima dell'arrivo delle auto blu si sono ovviamente dispiegati un buon numero di poliziotti e i papaveri sono sfilati di fronte alla folla di autoctoni e stranieri, assolutamente non filtrata. Era un altro tipo di occasione (il funerale di
alcuni poliziotti morti in Iraq mi sembra) però tant'è...
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