Sunday 13 November 2011

Mazzarò

Nel giorno delle sue dimissioni, Berlusconi chiede garanzie per se e per Mediaset. Il suo partito è allo sbando, il paese versa in una grave crisi fnanziaria, a Palazzo Chigi sta per arrivare un esponenente raccomandato dal mondo finanziario. si prospetta persino una futura vittoria dei comunisti.
Berlusconi però pensa alle sue aziende e alle sue persone. Oggi, come 20 o 60 anni fa era salutato da  quella folla tipicamente italiana che è solita ricoprire di insulti (e spesso di qualcosa di più massiccio) i perdenti quando hanno già perso. La stessa che si scatena quando vinciamo la Coppa del Mondo in mondo non dissimile da una celebre scena di un film di Dino Risi.
Perlomeno però quando quella stessa folla stava segnando la fine di Craxi, stava dando l'addio a un personaggio che con tutti i difetti aveva almeno sinceramente l'idea di diventare il François Mitterrand d'Italia. Quando a Piazzale Loreto si compì quello che fu definito un atto di 'macelleria messicana' contro tre cadaveri, si stava oltraggiando un personaggio che non fu certo il 'più grande statista del XX secolo' ma se non altro voleva sinceramente che il Paese e i suoi abitanti assumessero una posizione più vantaggiosa nello scacchiere della politica internazionale.

Ieri sera, "garanzie per Mediaset e per la sua persona".

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