Uno dei posti dove amo maggiormente pedalare, quando ho più di un momento libero, è la ciclopista dell'Arno, quella che unisce il parco delle Cascine a quello dei Renai. La stradina sterrata (parte di una pista sui cui forse pedalerò un giorno, se avrò ancora forza nelle gambe)
è, insieme ai Renai, un buon esempio di recupero di una zona alquanto disastrata, sia dal punto di vista ambientale che urbanistico. Realizzata senza ritardi biblici e senza scandali enormi. Sotto l'augusto patrocinio di esponenti del PD: facessero sempre così invece di pensare alle poltrone e ai battibecchi sarebbe meglio.
Stamattina comunque, complice forse anche la calura estiva, sono uscito momentaneamente
dal sottopassaggio della stazione di San Donnino, recentemente riattivata. La pista corre parallela alla ferrovia Firenze-Pisa.
Non sapevo che il "Parco dei Renai (zona videosorvegliata") iniziasse già a San Donnino. Lo spettacolo però non è dei migliori. Mucchi di rifiuti sul ciglio della strada, anche la carcassa di una vecchia Opel Kadett.
La strada diventa subito sterrata: mi ritrovo in pratica in una sorta di discarica abusiva. A poche centinaia di metri c'è un laghetto privato per la pesca sportiva. Per fortuna che la zona è videosorvegliata. Un peccato: rendere gradevole anche questa striscia di terreno non dovrebbe essere uno sforzo eccessivo. Meglio tornare alla stazione e riprendere la ciclopista, per ora.
La strada diventa subito sterrata: mi ritrovo in pratica in una sorta di discarica abusiva. A poche centinaia di metri c'è un laghetto privato per la pesca sportiva. Per fortuna che la zona è videosorvegliata. Un peccato: rendere gradevole anche questa striscia di terreno non dovrebbe essere uno sforzo eccessivo. Meglio tornare alla stazione e riprendere la ciclopista, per ora.
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