Tuesday, 29 September 2009

Sul caso Polanski...


Una breve riflessione sul caso Polanski.

Mi vengono in mente i casi di...

Jerry Lee Lewis, che come noto, sposò la figlia tredicenne di un cugino, e ne ebbe due figli. Quando la cosa si venne a sapere, la sua carriera fu distrutta (curiosamente per quanto ne so il matrimonio era legale e rimase valido fino al divorzio, diversi anni dopo)

Gary Glitter, accusato a più riprese e in paesi diversi di detenzione di materiale pedopornografico e di rapporti con prostitute di 12-13 anni. Carcere e disprezzo mediatico generale.

Pete Townshend, accusato quasi sicuramente ingiustamente di aver detenuto materiale pedopornografico. Fino a quando non è stato scagionato ha passato momenti mediaticamente (oltre che legalmente) pessimi.

Polanski, a leggere un qualsiasi giornale, sembra praticamente essere lui la vittima.

Il Pianista è un bel film, nel suo genere uno dei migliori, ma che garantisse l'immunità..


Monday, 21 September 2009

How to change the keyboard layout on the login screen in Windows (Can't enter my windows password anymore)


Windows with a "domain" login screen. You get back to your desk and you can't access your PC anymore. You try and retry, check the CAPS lock, nothing. You remember that you have multiple keymaps installed, even for languages using non-latin alphabets. You try to type in the 'clear' username textbox... Literally, Greek appears.

The Greek keymap was enabled by mistake: you are entering the wrong password, in greek script to add insult to injury. Well, you just have to press the [Options >>] button. The familiar icon with the language digramm appears. You click it, hopefully, but nothing happens. There has to be a way to change the keyboard layout here... F1 ? Leave the mouse arrow on the icon ? Nothing, not even a balloon popup telling that something is possibly wrong, as happens with the caps lock issue.

Well, you have to remember to use ALT + LEFT SHIFT to cycle through keyboard layouts. But you have to remember it, if you ever had known that in the first place. What a major user interface blunder. Today it took me three or four minutes to figure this out, but I have access to many computers, but think about a lone translator or tech writer stranded with only his notebook...

Oh, I reckon Vista/W7/2008 login screens have remedied this inconvenience. Too bad I don't use 'em on a daily basis...

Sunday, 20 September 2009

Glissentar



Ieri sono stato a sentire il chitarrista Rocco Zifarelli (in un trio jazz insieme a Francis Lassus e a Linley Marthe, un bassista assolutamente stupefacente).

Tutti molto bravi, ma la cosa che mi ha incuriosito di più è uno degli strumenti usati da Zifarelli. Si tratta della Godin A-11 Glissentar. In pratica è una chitarra acustica amplificata ed equalizzata fretless, a ..11 corde.

Al Mi basso è assegnata una sola corda, le restanti 10 sono organizzate a coppie, come su una normale chitarra a 12 corde o un mandolino. L'accordatura di base è quella standard EADGBE. La mancanza dei tasti consente effetti particolari di vibrato, glissato e l'utilizzo dei quarti di tono.

Accordatura a parte, la Glissentar è ispirata all'Oud - uno strumento mediorentale antenato del liuto, anch'esso con 11 corde e privo di tasti.

Il suono che Zifarelli tira fuori dall'A-11 è davvero unico. Ci sono molti video in giro della chitarra, quello che ho scelto è un pezzo più convenzionale, altri che ho ascoltato sono forse più interessanti.

Notizie che danno la scossa...

L'altro giorno il Messaggero (che almeno negli anni '60 e '70 aveva un nomignolo, Menz... non molto lusinghiero) ha pubblicato questo articolo. L'articolo dice "Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Nicosia, la capitale di Cipro. La scossa è stata di 4.5 gradi sulla scala Richter" "La forte scossa di terremoto avvertita oggi sull'isola di Cipro alle 17:09 locali (4.5 gradi sulla scala Richter e durata circa 20 secondi) potrebbe essere stata provocata artificialmente da esperimenti sismologici realizzati in Israele."

Ora, non sono esattamente un fan dello stato ebraico, in .il ci sono scuole non ortodosse di sismologia è vero, è anche vero che la sismicità indotta non è fantascienza ma la notizia sembra veramente incredibile.
Controlliamo il Cyprus Mail citato dallo stesso cronista del Messaggero. Solomi, il sismologo cipriota, parla del terremoto di grado 4.5 senza accusare nessuno stato vicino. Successivamente viene data la notiza di un esperimento israeliano con alcune tonnellate di esplosivo da far saltare nel deserto del Negev, allo scopo di tarare sismografi e altre apparecchiature. E io che ai corsi di lingue pensavo che le prove di comprensione dei testi fossero esercizi del tutto inutili...

Tuesday, 15 September 2009

It's happening in a London rabbinical college...


It's happening today in a famous progressive London rabbinical college, at the beginning of the new semester.

Or at least, so it seems reading this. It looks like a(n in) famous book, Hitler's Pope, by John Cornwell has been actually
included in the required readings for a history of the Shoah course to be followed by student rabbis.

"Hitler's Pope", by John Cornwell. Not a serious, academic textbook by a competent, peer-reviewed historian: a sensational book
about the alleged role of Pope Pius XII during WWII, written by a 'journalist and author'.

A book that has been widely criticised for its extreme unfairness regarding Pius XII. Starting, as this article thouroughly explains, from the book cover itself.
A book that has deserved such criticism, that an entire volume, The myth of Hitler's Pope: how Pope Pius XII rescued Jews from
the Nazis, by rabbi David G. Dalin (here's the book in Google Books) has been devoted to debunking it.

A book so unfaithful and so ultimately untruthful that the author himself has admitted its enormous flaws:

"I would now argue, in the light of the debates and evidence following 'Hitler's Pope', that Pius XII had so little scope of action that it is impossible to judge the motives for his silence during the war, while Rome was under the heel of Mussolini and later occupied by the Germans." (here's the source)

"While I believe with many commentators that the pope might have done more to help the plight of the Jews, I now feel, 10 years after the publication of my book, that his scope for action was severely limited and I am prepared to state this... Nevertheless, due to his ineffectual and diplomatic language in respect of the Nazis and the Jews, I still believe that it was incumbent on him to explain his failure to speak out after the war. This he never did." (The Bulletin (Philadelphia, Sept. 27, 2008)

Why is it that a serious, respectable institution, probably the most important progressive rabbinical college in Europe, is imposing such a book to his students ? It's frankly unbelievable: maybe the funny guy who posted the original news has been the victim of a sophisticated prank. Ah, those Brits..



UPDATE - A funny student from London has let me know that the current (September 15th 2009) Wikipedia entry for rabbi David G. Dalin contains a selective quote from a very favorable article by Joseph Bottum, aimed at ...discrediting Mr. Dalin's work. Please read the original article, and compare it with the text of the wikipedia entry. Sheesh! I'll update the Wikipedia entry as soon as possible.

Friday, 11 September 2009

Una normale mattina in treno


In treno in Toscana, su una linea frequentata da pendolari di almeno tre province della regione. Inspiegabilmente il Minuetto che effettuava il servizio da qualche tempo è stato sostituito da vecchie littorine, le Automotrici leggere a nafta che hanno già fatto una breve comparsata su queste pagine.

Forse il Minuetto è semplicemente in officina per togliere i soliti graffiti - ho inteso di un episodio del genere l'altro giorno sentendo il macchinista e il capotreno che conversavano. Lo scorso anno ad esempio mi è capitato di fare alcuni chilometri su una vettura con i vetri completamente oscurati dalla vernice.

Oggi addirittura c'è un'unica vettura, normalmente ce ne sono due o tre. Forse per l'eccessivo affollamento, il capotreno decide di effettuare un'operazione del tutto eccezionale per la linea in questione, almeno nella prima parte del tragitto: il controllo del biglietto. L'ultima volta in cui sullo stesso treno sono stato testimone di un simile, miracoloso evento risale a più di un anno fa.

Il controllo procede senza intoppi fino ad arrivare ad un passeggero, dall'aspetto e dai vestiti si direbbe un muratore o un manovale di origine nordafricana. Non ha biglietto. Non vuole pagare la multa, non vuole scendere, come di solito fa chi è trovato in situazioni analoghe, per evitare problemi. Deve andare a lavorare. Come quasi tutti i passeggeri, del resto, che grazie alla fortuna di essere ancora occupati possono permettersi di contribuire al pagamento di una vettura così eccellente. L'uomo è sul pianale vicino alle porte, io sono seduto accanto, sulla prima poltrona dello scompartimento.

Il capotreno insiste, e il nordafricano alza le mani in modo minaccioso: mi tocca alzarmi e mettermi - non è la prima volta che capita - a fare da 'forza di dissuasione', per evitare che la situazione degeneri (e il rischio che degeneri pericolosamente c'è sempre, ma che diamine così almeno non mi annoio)

Il dipendente di Trenitalia chiama la Polfer, o i Carabinieri. Il viaggio riprende fino alla fermata successiva. Una passeggera protesta. Ma lo fa contro il capotreno, reo di essersi comportato in modo evidentemente troppo brusco e poco gentile nei confronti del gentilissimo nordafricano.

Che ora è seduto sul pianale, con l'aria un po' preoccupata. Niente poliziotti alla fermata successiva. Un compagno di viaggio, rimasto molto italianamente al suo posto, mi confida che in un'altra occasione lo stesso nordafricano era stato trovato senza biglietto, aveva acconsentito a pagare, poi però si era lamentato perchè il treno era in ritardo (!).

La signora continua a indignarsi, cerco di spiegarle che il capotreno ha appena rischiato di essere preso se non proprio a cazzotti, a sberle. Qualche passeggero ricorda, con geniale banalità, che il biglietto dovrebbero pagarlo tutti. Meno male. Niente forze dell'ordine nemmeno alla terza fermata, ora devo scendere io - il manovale ha un'aria più distesa.

L'episodio non mi irrita più come altre volte, ormai. Mi viene in mente non so bene perchè un curioso episodio di cui ho letto tempo fa sui giornali tedeschi e mi allontano dalla stazione di arrivo in un curioso stato d'animo che non so definire con un termine migliore di Schadenfreude, non so bene nei confronti di chi o che cosa.

Spigolature di cronaca fiorentina, II


Dati interessanti da uno studio della provincia di Firenze, secondo questo articolo del Corriere Fiorentino....

"Alcune tipologie di lavoro pre cedentemente svolte da stranieri — si legge ancora nel rapporto— sembra che siano accettate in mag gior numero da cittadini italiani, soprattutto dalle donne»."

Nello stesso giorno, la Repubblica ha messo in linea un articolo relativo a un rapporto COOP sui consumi degli italiani e altro.

"Il 25% non riesce a pagare le bollette. E c'è veramente di che cercare consolazione, se si guarda alle risposte date dagli intervistati alla domanda sulle difficoltà economiche incontrate nei pagamenti: il 17,6 per cento fa fatica a far fronte alle spese alimentari, e una percentuale analoga alle spese mediche; l'11,6 per cento non riesce a pagare le spese della casa, dall'affitto al mutuo al condominio, il 25,4 per cento le bollette, e infine il 5 per cento ha problemi con le spese per l'istruzione
dei figli. E tra tutti aleggia un clima di forte sfiducia: oltre il 57 per cento degli italiani ritiene che l'uscita dalla crisi non sarà breve, e che ci vorranno almeno un paio d'anni."

Fino a pochi mesi per le stesse testate l'immigrazione - badanti in testa - era la panacea per ogni male, specie per quelle professioni che i ricchissimi italiani non volevano più fare. C'è comunque da sperare che la situazione economica non peggiori ulteriormente, credo che le prossime spigolature sarebbero ancora più piccanti, altrimenti.

Sunday, 6 September 2009

Era un uomo semplice - Intervista a David Irving a El Mundo di Sabato 5 Settembre

Ieri sabato 5 settembre il giornale spagnolo "El Mundo" ha pubblicato un'intervista a David Irving, lo storico britannico al centro di numerose polemiche negli ultimi anni. Già prima della pubblicazione dell'intervista si sono levate diverse proteste (cfr. questo articolo , questo ) anche se El Mundo ha pubblicato l'intervista comunque . Curiose le proteste dell'ambasciatore israeliano in Spagna , che secondo questo blog è arrivato anche a chiedere specificatamente di non pubblicare del tutto l'intervista. La polemica, anche in Israele, continua.

L'intervista fino a questo momento non si trova online (how quaint) se non scannerizzata sul sito dello stesso Irving. La traduco qui in italiano perchè sono perfettamente d'accordo con i redattori de El Mundo nella legittimità di dare spazio anche ad opinioni provocatorie (non direi estreme, almeno questa volta) come quelle dello storico inglese. Ho tradotto l'intervista e un trafiletto credo riassuntivo di quanto tagliato dal giornale spagnolo o appartenente ad altre dichiarazioni di Irving. Nelle due pagine del quotidiano spagnolo c'è anche un breve cappellotto biografico e due paragrafi con alcuni riferimenti alla stampa internazionale sul caso, e le proteste di altri due storici inglesi Ian Kershaw, e R. Evans, che si sono risentiti per essere stati intervistati nella stessa serie di articoli in cui è apparso Irving.

"Hitler era un uomo semplice che veniva ingannato dai suoi subordinati"

La prima cosa che sorprende di David Irving è che guida troppo velocemente. Come se fosse inseguito da qualcuno Sorprende meno che abbia la casa piena di cartelle e di microfilm. In fondo è uno storico. O perlomeno questo è quello che dice. La conversazione ha luogo nel suo giardino, marcata dal rumore degli aeroplani di Heathrow. La ragazza che ce lo prepara si chiama Gabriela. Irving preferisce chiamarla Miss Perù.

D - Se non fosse esistito Hitler si sarebbe scatenata la II Guerra Mondiale?

R - Certamente. Negli anni '30 la guerra era inevitabile, ma non per i nazisti, perchè in
Europa c'erano confini assurdi. Churchill si interessà ai nazisti nel 1936. E lo fece perchè quell'anno lo fecero nominare gli ebrei di Londra.

D - Com'è possibile che lei sia l'unico storico che lo sostiene?

R - Perchè dirlo non è politicamente corretto. Lo dice solo Mel Gibson.

D - Non divaghi. Le ho chiesto della II Guerra Mondiale. Sarebbe stata possibile senza Hitler ?

R - Sì. Anche se Hitler voleva una piccola guerra. Assorbire l'Austria e i Sudeti e sfidare la Polonia prendendo Danzica. E, subito, si rese conto che la guerra non sarebbe stata breve.

D - Una volta lei ha detto che Churchill è stato tanto malvagio quanto Hitler.

R - Quello che ho detto è che Hitler, Churchill, Stalin, Roosevelt e Truman stanno bruciando nelo stesso inferno.

D - Ovvero che secono lei sono stati tutti ugualmente malvagi.

R - Certamente. Tutti non avevano il minimo rispetto per la vita umana. Il vero crimine della II GM non fu il genocidio, ma quello che io chiamo l'innocenticidio. L'assassinio degli ebrei non è un crimine perchè erano ebrei ma perchè erano ebrei innocenti. Ma gli ebrei non vogliono sentire queste perchè fa sì che l'Olocausto smetta di essere qualcosa di speciale.

D - Vuole dire che c'erano ebrei che non erano innocenti ?

R - Quello che voglio dire è che il loro assassino fu un crimine perchè erano innocenti.

Sta dicendo che tutti gli ebrei erano innocenti ? Perchè in ogni segmento di popolazione ci sono elementi propensi alla criminalità e gli ebrei non fanno eccezione.

D - Dunque mette Churchill e Hitler sullo stesso piano.

R - Ho visto le carte di Churchill e ricordo quello che disse nella primavera del 1944 agli ufficiali che stavano pianificando l'invasione della Francia. I generali gli dissero che molta gente sarebbe morta ed egli rispose: "Quanti?". Gli dissero "Circa 10000". E Churchill disse: "Va bene. E' il prezzo da pagare". Per Churchill al vita umana era irrilevante. Pensi alla brutalità calcolata del bombardamento di Dresda.

D - E Hitler ? Non fu molto più sanguinario ?

R - La domanda chiave è quanto sapeva Hitler di quello che facevano Himmler e le SS. E la risposta è che Himmler stava molto attento nell'evitare di dirgli alcunchè. In una occasione nell'agosto del 1942 il capo di gabinetto di Himmler, Karl Wolff, lo trovo un po' depresso e gli disse: "Che ti succede ?". Rispose : "Sto facendo qualcosa che il Messia dei prossimi 2000 anni non saprà mai." Si riferiva a Hitler.

D - Ma perchè Himmler avrebbe nascosto a Hitler l'Olocausto se entrambi condividevano l'obbiettivo di sterminare gli ebrei ?

R - Questo è una menzogna della propaganda. Nei discorsi di Hitler c'è solo una frase antisemita. Qualcosa come "se iniza la guerra, voglio che siano gli ebrei quelli che soffrono". Ma è una frase stereotipata.

D - Sta dicendo che Hitler era l'unico elemeno innocente nei circoli del potere nazista.

R - Hitler era il capo dello Stato, e pertanto era il responsabile di quello che accadeva.

Ma si può essere i responsabili e allo stesso tempo ignoranti. E Hitler era un uomo semplice che i suoi subordinati ingannavano costantemente.

D - Ma lei accetta che i nazisti volevano sterminare gli ebrei.

R - Goebbels e Himmler, sì- Ma sarebbe interessante sabere perchè ne il Regno Unito ne la Svezia volevano farsi carico degli ebrei di Europa. E perchè quando la Germania chiese agli ungheresi, ai romeni e agli slovacchi se volevano prendersi carico dei loro ebrei, tutti dissero di sì. Anche se suppongo che il semplice fatto di fare questa domanda mi converte in un antisemita.

D - E lei lo è ?

R - Provo a non esserlo.

D - Ma lo è o non lo è ?

R - Provo a non esserlo, ma mi creda, non è per niente facile.

D - Insomma, la sua tesi è che Hitler era circondato da personaggi malvagi, ma era una brava persona.

R - Lo stesso Hitler dice negli ultimi giorni che il nazionalsocialismo era buono, ma che si fidò delle persone sbagliate.

D - Ed è quello che pensa lei ?

R - Non mi interesso di politica. Il nazionalsocialimo funzionò bene in Germania, ma non sono sicuro che funzionerebbe in altri paesi.

D - Hitler fu un capro espiatorio per i tedeschi ?

R - A molti risultò molto utile perchè era morto.

D - Come spiega che nessun storico, a parte lei, sostiene che ad Auschwitz non fu un centro dove ebbe luogo l'Olocausto ?

R - Perchè si copiano l'uno con l'altro. Saltar giù dal carro significherebbe per loro carcere, punizioni e povertà. Come per me.

D - Lei è un nazista ?

R - Lo dicono, ma non è vero. L'unica cosa che mi importa è che tra mille anni la gente non
comprera i libri di Kershaw e Roberts, ma i miei. Perchè io scrivo vera storia.

D - Non sarebbe meno pretenzioso dire che quello che scrive lei è solo una versione dei fatti ?

R - Raccomando sempre ai miei lettore di leggere altri autori. Sono una persona molto liberale.

D - Hitler fu un governante eletto democraticamente o un tiranno ?

R - Arriva un momento in cui nemmeno un tiranno può governare senza il rispetto della popolazione. Hitler mantenne questo rispetto fino alla fine. In parte grazie alla
propaganda di Goebbels.

D - E Churchill ? Era un tiranno ?

R - Fu un politico corrotto. Fece quello che gli ebrei gli dicevano di fare, e rimpiazzò Chamberlain, che era un uomo di pace. Inoltre spinse la Gran Bretagna alla guerra e distrusse l'Impero Britannico. Churchill era in mano agli ebrei, se si fosse arreso sarebbe passato alla storia come un fallito. La guerra per Churchill fu un fatto personale.

D - Dunque, secondo lei, Churchill avrebbe dovuto trattare con Hitler ?

R - Certamente. Fummo sul punto di finire la guerra nel 1940, e così probabilmente non ci sarebbe stato l'Olocausto. Perchè è possibile fare cose simili solo dietro le cortine fumogene
di una guerra.

D - Crede che il numero di sei milioni di ebrei sterminati sia gonfiato ?

R - Non mi interessano le cifre. Non conto cadaveri. E nemmeno l'Olocausto mi interessa granchè. Mi interessa Himmler. Un uomo che morì a 44 anni, costruì un enorme impero
industriale, fondò le SS dal nulla e causò l'Olocausto. Un grande successo per un uomo di 44 anni.

D - Sarà d'accordo con me che i responsabili dell'Olocausto non furono gli ebrei, ma i loro
assassini.

R - Il problema è che non si può neanche chiedere in pubblico se gli ebrei furono gli architetti della loro rovina, perchè per questo c'è il carcere. Per questo nessuno lo chiede e nessuno risponde e finirà come negli anni '30. Questo è quello che voglio evitare. Sono una persona umanitaria.

D - Continua a credere che l'Olocausto è solo una nota a piè pagina nei libri di storia.

R - Fino agli anni '70 non era che un granello di polvere all'orizzonte. La prova è che non compare nelle biografie dei grandi personaggi della II GM. Ma a partire da allora divenne di moda. Gli ebrei l'hanno trasformato in un marchio commericale e lo hanno fatto seguendo una tecnica dello stesso Goebbels. Hanno trovato uno slogan e lo hanno ripetuto fino alla nausea.

D - Secondo lei dunque l'Olocausto non è che uno slogan.

R - Uno slogan sì. Un prodotto. Come i Kleenex o le stampanti Xerox. Ne hanno fatto un
fenomeno commerciale e ci hanno fatto i soldi. Fino ad allora era un fenomeno disconnesso che comprendeva camere a gas, fucilazioni, deportazioni, schiavitù. Era un fenomeno terribile, ma non commerciale. Ora lo hanno trasformato in qualcosa su cui fare dei film, e sono riusciti a guadagnarci milioni e milioni.

D - La hanno accusato di voler assolvere Hilter.

R - Elimino dalla Storia quello che non è certo.

D - Ma lei è solito dire che si identifica con lui. Si considera un ammiratore di Hitler ?

R - Lo ammiro perchè perseverò. Nello stesso senso in cui ammiro Hilary Clinton per la sua perseveranza nell'inseguire la presidenza degli USA. Hitler aveva contro gli eserciti più potenti del mondo e ciononostante decise di perseverare fino all'ultimo. E se la guerra fosse durata un anno di più, non avrebbe vinto, ma nemmeno avrebbe perso. Nel 1945 i britannici e gli americani erano stufi della guerra e non volevano continuare per molto tempo ancora.

D - Il nazismo fu un passo indietro per la civiltà ?

R - Per certi aspetti sì. Per esempio nessuno controllava la polizia. Ma chissà, forse un
regime simile ha bisogno della polizia per portare a termine i suoi esperimenti sociali.

D - Quali ?

R - Quelli realativi al welfare state.

D - Crede davvero che tra mille anni il giudizio su Hitler migliorerà ?

R - Certamente. Avrà piazze col suo nome in Germania. E forse anche fuori dalla Germania.


"Auschwitz fu un campo di prigionia con una alta mortalità"

Le controverse opinioni di David Irving seminano anche dei dubbi sulla magnitudine dell'Olocausto. Il britannico arriva ad affermare che "Auschwitz non fu costruita per uccidere esseri umani" ma "era piuttosto un campo di prigiona con una alta mortalità." Anche se la maggioranza degli gli storici concorda nell'indicare questo centro come il simbolo dell'orrore nazista Irving crede che il "vero Olocausto si svolvse a Treblinka, Belzec, Majdanek e Sobibor". Secondo Irving i prigionieri di Auschwitz morivano di "tifo e altre epidemie". E anche se riconosce l'esistenza delle camere a gas, puntualizza che "si trovavano in due recinti molto piccoli fuori dai confini [del campo]. Niente a che fare con quello si vede nei film"

Friday, 4 September 2009

Selling Hitler (again and again)





According to this funny article (and many more, in many languages) it is almost certain that in 1909, one hundred years ago, Hitler and Lenin played chess together.

The author is supposed to be Hitler's 'jewish art teacher', Emma Lowenstramm; whose existance is confirmed. The two signatures on the back of the etching are '80% authentic'.
Now, as this short piece of German news reminds, in 1909 Vladimir Ilyich Ulyanov a.ka. Lenin was already bald as a coot. This 1895 photo proves it...

And that's not all. In 1909, the soon-to-be famous austrian pangermanist was barely twenty years old, and by all accounts, much gaunter. Look at this famous 1914 photo (or look for the WWI photos in many biographies or on the net)... It's not that I've spent hours and hours of research noting and checking these two simple facts, mind you, it was just a matter of thinking for more than 20 seconds and looking up a few items in a couple of books and on the net to confirm. These journalists...



Wednesday, 2 September 2009

Waga Tomo Hitler

Oggi un'ANSA ha riportato la 'notizia', ripresa da molti quotidiani italiani, della pubblicazione di una versione a fumetti del Mein Kampf, opera di un noto politico austriaco del secolo scorso. Oggi ho curiosato un po' su Google News per vedere la notizia da altri punti di vista, cosa che faccio spesso e invito a fare. Stranamente, sembra che del manga luciferino parlino solo ed esclusivamente media in lingua italiana: come se i nostri giornali non avessero abbastanza filo con cui ricamare. La riduzione a fumetti effettivamente esiste, è edita dalla East Press, e la scheda del volume è qui (in giapponese, ma potete tradurla con i soliti siti). Si tratta apparentemente di una collana di 'classici a fumetti', qualcosa di simile alla 'Histoire de France en BD' o ad analoghe operazioni italiane a firma Enzo Biagi. E in realtà nell'italica penisola, se ne era già parlato, quando uscì il volume dedicato a Marx (ma c'è anche James Joyce, Shakespeare, e tanti altri..)

Ah, pochi giorni fa leggendo questo elzeviro da, of all papers, l'Avvenire, son venuto a sapere che il Giappone rimedia il 2% del suo prodotto interno lordo da manga, anime e annessi e connessi. Ah, il XX secolo e la sua industria pesante...

Using Crystal Reports with variable height bands and grids

Let’s say you have (an already ordered) data structured this way. Year, Month, ID1, ID2 are primary keys, i.e., for one combination of ID1/ID2 and month of a particular year, there is one record of data. Not for EVERY month in one year, as you can see from the example…

Year

Month

ID1

ID2

Description

2009

1

30

11

Foo Bar Baz

2009

2

30

11

Foo Bar Baz Zam

2009

3

30

11

Foo Bar Baz

2009

4

30

11

Foo Bar Baz

2009

5

30

11

Foo Bar

2009

6

30

11

Foo Bar Baz

2009

7

30

11

Foo Bar Baz

2009

8

30

11

Foo Bar Baz

2009

9

30

11

Foo Bar Baz Zam

2009

10

30

11

Foo Bar Baz

2009

11

30

11

Foo Bar

2009

12

30

11

Foo Bar Baz

2009

3

30

12

Foo Bar Baz

2009

4

30

12

Foo Bar Baz

2009

6

30

12

Foo

2009

9

30

12

Foo Bar Baz

2009

12

30

12

Foo Bar Baz

2009

5

30

13

Foo Bar Baz

2009

6

30

13

Foo Bar Baz Zam

2009

7

30

13

Foo Bar Baz

You want to create a report (using Crystal Reports >= X, since you are a masochist) like this.

Year 2009

Contract

30 12

January

February

March

Foo Bar Baz

April

Foo Bar Baz

May

June

Foo

July

August

September

Foo Bar Baz

October

November

December

Foo Bar Baz

Contract

30 13

January

February

That is, all months of the year must be listed in a fixed grid, even if there is no record for every mont

Normally I would create a simple report grouped by Year, ID1-ID2. The Report would use at least two Group Headers, one for the year, the other for the ‘Contract’ ID1 ID2. The Detail section would store the actual data, using a formula to translate the month number to the month name, using boxes and line to build a table grid etc.


The problem is the missing months: using this straightforward method only the months with actual data would be rendered, like this…

Year 2009

Contract

30 12

March

Foo Bar Baz

April

Foo Bar Baz

June

Foo

September

Foo Bar Baz

December

Foo Bar Baz

One solution is to create some form of database view/stored procedure to fill in the missing months with blank records, and generate the report over the new data source. Creating a stored procedure is not trivial and would probably require using a cursor. Let’s say you want to stick to the original data and solve the problem only with CR. There are probably many solutions, but this is what I’ve found after a bit of experimentation. The first step is to create in the Group Header section a blank grid with all the months.

Year [Year]

Contract

[ID]

January

February

March

April

May

June

July

August

September

October

November

December

The trick is to set the Underlay Following Sections flag in the properties of this Group Header. With Underlay Following Sections (it’s not present in every CR release, only the recent ones) the sections coming after this are rendered over the first section, overwriting over it. Of course only with this trick the data is printed on the grid... in the wrong position, because of the headway beetwen the ‘Year’ text and the first line of the table, and because not every month is there... You get something like this:

Foo Bar Baz

Year 2009

Foo Bar Baz

Foo

Contract

30 12

Foo Bar Baz

Foo Bar Baz

January

February

March

April

May

June

July

August

September

October

I also need a way to implement this ‘algorithm’

  • The first month of data must be rendered adding a blank space over it, with the same height as the first band in the group header, from the top border to the start of the month grid.
  • Every month of data, including the first, must rendered adding a blank space taking into account the missing months.

One idea is to use shared variables. I put a formula in the group header, initializing a shared variables (a variable whose value is kept between band renderings) with a value for the ‘last’ month rendered, initially 0, and a flag (again initially 0) to track the rendering of the ‘first’ month.

In the detail section, the one rendering the single month data, another formula should manipulate the band to change, somehow, its height. There is not a property that I know of in CR allowing for direct modification of a band’s height. Bands are automatically resized by CR according to the amount of data contained. One common trick is to use a text object with the ‘Can Grow’ flag set and a formula. If the formula fills the text object with blank characters and if the object is positioned and sized in the right way with the right font, font size etc, it is actually possible to ‘shape’ the detail band heights in order to let them ‘fall’ in the right place when they are rendered ‘over’ the preceding group section (because of the Underlay following sections). To simplify things in my case I created a secondary detail band only with this text object, initially set to a minimum height.

The first formula, to be positioned in the group header is…

shared numbervar lastmonth;

lastmonth :=0;

shared numbervar monthflag;

monthflag :=0;

The second formula, be positioned in the in the ‘can grow’ text object in the detail section is...

shared numbervar lastmonth;

shared numbervar monthflag;

numbervar mp;

numbervar fl;

fl := IIf( ({table.Month} =1) or (({table.Month} >1) and (monthflag = 0)),1,0);

monthflag := 1;

mp := lastmonth ;

lastmonth := {table.Month} ;

mp := ( {table.Month} - mp);

mp := Iif(mp = 1 and fl =0,0,mp);

if (fl =1) then

replicatestring('#', 4 + mp ) //4 is the ‘headway’

else

replicatestring('#', mp )

The second formula is a bit tricky, the two local variables are needed because of the way CR shared variables persists between band rendering. Replicatestring generates a string of ‘#’, using it on a small text object with the can grow flag set, makes it grow in a columnar fashion. The font color is set to white. One could also generate CRLFs of course, but I found that in my case adjusting the heights is easier this way.

That’s it: on a relatively large amount of data this hack doesn’t seem to slow much the creation of report. I suspect that a stored procedure using a cursor would have performed much worse