Sunday, 13 February 2011

Treggialul Romaniei


Sulla falsariga del Treggia's blog - che seguo saltuariamente e raccomando - ecco a voi un esempio di treggia neocomunitaria raccolto ieri a Firenze, a Novoli. Di vetture con targa rumena, o anche bulgara, se ne vedono ormai da diversi anni. A parte qualche esempio di trabaghi da nouveau-riche di estrazione sospetta, si tratta di normali automobili di media cindrata e media età. La maggior parte dei romeni sembra arrivare comunque su corriere o grazie a ditte specializzate di trasporti, come la nervosamente chiamata Casa Nostra che quasi ogni giorno sbarca persone e masserizie di fronte al nuovo Palazzo di Giustizia.

Questa treggia comunque batte ogni record. La Mondeo, anche la prima versione, non è certo un automobile d'epoca. Io stesso ne ho guidata una abbastanza frequentemente anni fa (la prima o seconda versione SW col motore TD 1.8 delle ultime Escort, auto a dir poco tranquilla). Questo modello però batte ogni record. Non può avere più di una quindicina d'anni, ma ne dimostra almeno il doppio.Non so cosa ha passato sulle strade rumene, che, mi raccontano, sono in grado di sfasciare quasi qualsiasi sospensione.Certo che la ricostruzione della carrozzeria è rimarchevole. Parafango posteriore rosso, portiera amarano, portiera blu, fiancata nera. Non sapevo neanche che la Ford avesse mai prodotto Mondeo rosse. Ed ha la sigla RO orgogliosamente posta sia sulla targa che sull'adesivo accanto. Se il possessore avesse trovato una portiera gialla avrebbe potuto creare una combinazione di colori più patriottica.

1 comment:

  1. Qualche giorno fa è apparsa questa lettera al direttore sul quotidiano il messaggero

    Spett. le redazione de Il Messaggero. Voglio portare alla luce un problema che sta dilagando su tutto il territorio nazionale. Da un po’ di tempo, si sta riscontrando un continuo aumento di autovetture circolanti sul territorio nazionale, con targa rumena.
    Faccio presente per conoscenza diretta, che ciò viene fatto per i seguenti motivi.
    1) Il costo di assicurazione annua non supera la cifra di 130 euro/ 170 per le vetture più grandi.
    2) Sono praticamente irrintracciabili a qualsiasi infrazione del codice della strada, laddove vengano emesse multe per divieto di sosta, per eccesso di velocità, passaggio con semaforo rosso, e tutto ciò che concerne il codice della strada, loro sono impunibili, perche essendo targate Romania, non si risale mai al proprietario o al conducente.
    3) Quasi nessuna vettura effettua la periodica revisione, perche nei libretti di circolazione, la lingua scritta e’ il rumeno.
    4) La maggior parte di esse circolano con tagliandi assicurativi contraffatti.
    5) Laddove una vettura con targa rumena dovesse provocare sinistri con altre vetture di targa nazionale italiana, le compagnie di assicurazione RUMENE, riconoscono il danno pari al 10% del danno arrecato e talvolta neanche quello.
    Mi chiedo come si può consentire un abuso alle norme vigenti, quando lo stesso codice dice che il cittadino straniero che risiede nel territorio nazionale, deve avere l’auto con targa italiana? E come dobbiamo sentirci noi italiani, tartassati da controlli autovelox, divieti di sosta, e altre infrazioni? Mentre il popolo rumeno fa da padrone in merito eludendo ogni qualsivoglia infrazione contestata?
    Per chiudere, queste persone, (la maggior parte dei residenti nel nostro paese) hanno un regolare lavoro in Italia, hanno un regolare contratto di affitto in Italia, perche devono beneficiare di questo modo a mio avviso truffaldino ai danni del nostro paese?
    Spero che la vostra rubrica intervenga al fine di ristabilire la legalità e pari diritti tra cittadini.
    Vi ringrazio per l’attenzione prestatami e con l’occasione porgo cordiali saluti


    Nonostante la crudezza e i toni non completamente condivisibili viene segnalato un problema reale che andrebbe affrontato pragmaticamente, senza pregiudizi ideologici. La vettura con targa straniera deve essere reimmatricolata entro un anno dalla data di residenza in Italia. Applicazione art.132 C.d.S. per mancata nazionalizzazione di veicoli appartenenti a stranieri comunitari che hanno acquisito la residenza in Italia. Ministero dell'Interno - Circolare n. 300/A/1/27794/111/56 del 24 ottobre 2007. Ho chiesto ad un carrozziere e mi ha detto che eludono l'obbligo di reimmatricolare l'auto intestandola ad un parente residente in Romania. Si dovrebbe intervenire perché chi ha la sventura di bocciare (con ragione) con uno di questi veicoli può mettersi il cuore in pace sul risarcimento. Queste vetture (fateci caso tutte nuove e di un certo valore) sono delle mine vaganti. Se fossi nei panni delle compagnie di assicurazioni farei ricorso a tutta l’eventuale influenza per spingere chi governa (stato o regioni) ad inventarsi delle norme che impediscano e sanzionino questo fenomeno. Inoltre c’è da considerare anche il mancato incasso per il bollo (tassa di proprietà) che queste vetture pagano alla Romania pur circolando ed usufruendo delle strade italiane. Si potrebbe pretendere che chi guida una vettura con targa straniera sia necessariamente il proprietario o un individuo segnalato su un documento che accompagna il veicolo (simile al contratto di noleggio dove sono precisati i dati del locatario). In caso di visite turistiche pretendere di accompagnare il veicolo con una dichiarazione scritta rilasciata dalle autorità locali con l’indicazione del periodo di permanenza ed eventualmente il pagamento di un canone di permanenza proporzionale alla durata del soggiorno (come avviene in altri paesi). Insomma qualcosa si può e si deve fare.

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