Se cercate un'introduzione semplice e comprensibile alla storia del conflitto arabo-israeliano, una buona scelta potrebbe essere Palestine Peace Not Apartheid di Jimmy Carter. Premio Nobel per la Pace e (nella mia umile opinione) ultimo presidente USA davvero dignitoso. E' un libro di un paio di centinaia di pagine scritto molto chiaramente. L'unico problema è che bisogna conoscere l'inglese - nonostante sia stato un best seller negli USA non è mai stato tradotto in italiano. Comunque grazie ad Amazon è disponibile rapidamente per pochi spiccioli anche in Italia.
Quando uscì, 4 anni fa, il libro provocò non poche polemiche. Leggete ora sul Whasington Post cosa succede ancora, dopo tutto questo tempo (originale qui).
Il presidente Carter è stato querelato per 5 milioni di dollari per il suo libro sulla Palestina.
di Stephen Lowman
Più di 4 anni dalla sua pubblicazione, cinque lettori irritati hanno presentato una class-action contro il presidente Jimmy Carter e il suo editore, Simon & Schuster, sostenendo che il suo saggio del 2006, "Palestine Peace Not Apartheid" contiene "numerose affermazioni false e coscientemente fuorvianti, intese a promovuere la propaganda anti-israeliana dell'autore e ad ingannare il pubblico dei lettori, invece di presentare affermazioni accurate, come pubblicizzato".
I 5 querelanti stanno cercando di ottenere almeno 5 milioni di danni. L'edizione rilegata costa 27 dollari.
La querela accusa Carter e il suo editore di violare la legge per la protezione del consumatore dello stato di New York perché si è impegnato in "pratiche ingannevoli nello svolgimento della propria attività commerciale", e afferma che ha cercato profitti promuovendo il libro come un "saggio".
In un comunicato stampa uno degli avvocati, Nitsana Darshan-Leitner, ha sostenuto: "La causa esporrà tutte le falsità e i travisamenti del libro di Carter e proverà che il suo odio per Israele lo ha portato a frodare il pubblico. Ha diritto alle proprie opinioni, ma inganni e menzogne non devono trovarsi nei libri di storia".
Adam Rothberg, un portavoce della Simon & Schuster, ha dichiarato al Washington Post: "Questa querela è temeraria e priva di fondamento. Un evidente tentativo dei querelanti, a dispetto delle loro affermazioni, di punire l'autore, vincitore di un Nobel e statista di fama mondiale, insieme al suo editore, per aver scritto e pubblicato un volume con il quale semplicemente essi non sono d'accordo. E' un raggelante attacco alla libertà di espressione che intendiamo difendere con ogni mezzo".
La portavoce di Carter non ha risposto immediatamente alle nostre richieste di commenti.
Sin dall'inzio il libro di Carter è stato accusato di parzialità, in certi ambienti.Per esempio, nella sua recensione sul Whasington Post, Jeffey Golberg ha scritto:
"Palestine Peace Not Apartheid è venduto come un saggio di storia, ma un libro onesto direbbe che le ragioni per le quali il conflitto continua a imputridirsi non sono da imputare solo agli insediamenti ma dovrebbero essere cercate anche nel ruolo sostanziale tenuto dal fatto che gli Arabi che circondano Israele hanno iniziato numerose guerre contro di esso, con lo scopo di terminarne l'esistenza."
La querela, Unterberg et al v. Jimmy Carter et al. è stata presentata ierie nel Distretto Sud di New York. Gli avvocati sostengono che è la prima volta che un presidente e il suo editore sono stati querelati per aver violato la legge per la protezione del consumatore.
Una copia della querela si trova qui.
di Stephen Lowman - 2 Febbraio 2011
Sunday, 13 February 2011
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