Nei miei ormai non pochi anni di attività lavorativa mi è sempre capitato, con poche eccezioni, di guidare delle Ford. Mondeo, Escort, Focus, Fiesta, in diversi modelli: secondo i boss delle aziende che le hanno acquistate, hanno il miglior rapporto prezzo-prestazioni. Può essere: di sicuro è meglio manutenerle accuratamente. Mi ricordo ad esempio di una delle ultime Escort andata praticamente a fuoco passato Rioveggio (“sì, si era accesa quella spia, ma non pensavo fosse grave…”), oppure di una Mondeo col motore grippato (“Andrea ti ricordi di controllare l’olio?” – “Uh…”) o anche di una Sierra spiaggiata ad Empoli in condizioni simili (“si è quando prendemmo da Carro la Fiestina con l’impianto GPL”).
Con questo, l’altra mattina mi sono trovato a passeggiare per le vie di un’amena cittadina della provincia toscana (dopo un tranquillo tragitto in treno, a bassa emissione di CO2(*)). E mi ritrovo davanti a questo curioso esemplare di devastazione italiota di un’onesto prodotto tedesco-statunitense. Anche con le motorizzazioni più spinte la Focus non inspira certo un che di particolarmente aggressivo: è una media vettura per famiglie medie, o medi lavoratori itineranti, o comunque medi guidatori.
A che scopo ridurne una, praticamente nuova, in questo modo? Avevo solo la infima fotocamera del telefonino con me: l’immagine catturata non rende veramente giustizia al lavoro fatto, ci vorrebbe una risoluzione più alta. Spoiler posteriore, ‘minigonne’ alle portiere. Paravento al finestrino (per compensare l’aumento di drag aerodinamico di tutte le aggiunte?). Strisce adesive sulla fiancata. Adesivo che simula un prezioso tappo carburante ‘aeronautico’. Placchette fausse prise d’air sul cofano. Il tocco di classe? Gli ugelli in plastica cromata per l’acqua dei tergicristalli.
Certo, si vede di molto peggio: ma generalmente su Fiat 600 anni ’90 giallo canarino, vecchie Punto azzurrine. Utilitarie tout court dove certi interventi suonano - almeno involontariamente – come un pizzico di sana ironia. Oppure sulle incoutournables VW Golf: lo sboronamento dello sboronamento.
Ma una Focus kittata in questo modo? E’ come prendere un qualsiasi travet con moglie, figlio e mutuo a tasso variabile e conciarlo come Cristiano Malgioglio o Renato Zero negli anni ’70.
Una inutile crudeltà.
(*) Il biglietto dice così, ma la motrice era una D.445
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