In realtà, Spadolini alla fine degli anni '70 scrisse 'Firenze Mille Anni': credo un volume di grande formato pagato dalla Cassa di Risparmio di Firenze. Una di quelle edizioni 'di lusso' che le banche regalavano a volte ai propri clienti come strenna, almeno fino agli anni '80. Altri tempi: l'edizione che ho io uscì nel 2008 in edicola, venduta insieme a La Repubblica con la cronaca di Firenze. Altro nome, qualche aggiornamento, una sezione biografica ed una artistico-monumentale alla fine di ogni capitolo, ovviamente non scritta da Spadolini, che era morto anni prima.
Per motivi anagrafici io ho conosciuto l'ultimo Spadolini, il primo presidente del consiglio laico, il segretario del PRI, la vittima di infinite vignette di Forattini e altri. Chi ha trentanno o meno oggi probabilmente neanche sa chi fosse. Quando ero ragazzo, sentirlo parlare al telegiornale mi faceva ridacchiare. Oggi, rivedendo le sue vecchie interviste su youtube, al confronto dei politici di oggi mi pare di ascoltare un gigante del Novecento. Nell'introduzione Spadolini ricorda che l'origine del libro si dovette anche a uno studio fatto da lui negli anni '70 per una trasmissione televisiva su Michelangelo. La partecipazione gli era stata chiesta dalla RAI.
Quando 10 anni fa avevo letto l'introduzione non avevo notato il passaggio: oggi pensando alle polemiche sul documentario 'Florence' con Matteo Renzi, la frase mi è subito saltata all'occhio.
Quando 10 anni fa avevo letto l'introduzione non avevo notato il passaggio: oggi pensando alle polemiche sul documentario 'Florence' con Matteo Renzi, la frase mi è subito saltata all'occhio.
Ho provato a cercare su internet il video della trasmissione. Sono stato fortunato: ecco qui Spadolini che fa da 'cicerone' nella sagrestia nuova delle Capelle Medicee in San Lorenzo.
Il programma è 'Davanti a Michelangelo' di Pier Paolo Ruggerini. 1975. Il confronto con Renzi (ma se si vuole, pure con un qualsiasi medio documentario televisivo) è abissale. Il linguaggio visivo, che pure nel video linkato sopra non è banale né primitivo(*), è diversissimo. Ormai in produzioni come quella renziana domina un montaggio e delle inquadrature che più che con la storia dell'arte hanno a che fare con i video musicali. I contenuti esposti, ma anche lo stesso livello di italiano impiegato da Spadolini sono due spanne sopra. Sia al balbettare di Renzi che agli ammiccamenti e alla voce troppo impostata di Angela Jr. Il telespettatore medio oggi dovrebbe sforzarsi un po' a seguire la spiegazione del corpulento giornalista-accademico 'prestato alla politica' Probabilmente questo succedeva anche negli anni '70 (non so se in misura maggiore o minore): ma non era certo un male.Anche il modo di vestire delle due 'guide' è da sottolineare. Spadolini ha semplicemente un buon vestito per un signore della sua età. È obeso, in là cogli anni: ma la cosa non sembra disturbarlo troppo. Con la sua camicia aperta sul collo e i pantaloni troppo stretti che tradiscono i chili di troppo invece Renzi, molto più giovane, da solo ad intendere di voler sembrare più ganzo ("cool" per i non fiorentini) senza esserlo veramente.
Su una nota newsletter artistica un giornalista poco tempo fa lamentava la maggior frequenza con cui oggi i politici si abbandonano alle loro velleità culturali. Non sono molto d'accordo: queste velleità c'erano anche prima. Solo che i politici sapevano soddisfarle in altro modo, perché erano fatti di una pasta diversa. Non c'è solo Spadolini ad essersi cimentato con la storia dell'arte ad esempio. Su youtube si trova anche La Pira, proprio l'idolo di Renzi, il personaggio su cui fece la tesi di laurea e sulla tomba del quale pregò ostentatamente il giorno della vittoria alle amministrative del 2009.
Ecco Giorgio La Pira alle prese col Beato Angelico. Il video è di pochi anni prima di quello di Spadolini.
(*) P.es. la sagrestia nuova - basta andare di persona o cercarne foto recenti - non è certo illuminata in modo da creare drammatici chiaroscuri, normalmente.
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