Saturday 15 January 2011

Convocazioni


Questo trafiletto di Ernesto Ferrara è apparso sulla cronaca di Firenze de 'La Repubblica' venerdì 14 gennaio.

"Dopo le critiche Zhou Yunqi convoca l'assessore.
Bivacchi cinesi in via della Robbia la console s'arrabbia con Mattei

Caos in via della Robbia, il Consolato cinese su tutte le furie
convoca l'assessore al decoro di Palazzo Vecchio Massimo Mattei. [...] Il Consolato generale della Repubblica popolare [..] chiama a rapporto l'assessore per chiedergli conto delle sue dichiarazioni.[..]"


Riconosco di essere ipersensibile a certe situazioni, ma la mia regione, la Toscana, è quella in cui per almeno due volte consoli e ambasciatori della Repubblica Popolare cinese hanno protestato per dei semplici controlli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza tra le aziende cinesi di Prato e dell'Osmannoro. Come se in Italia si abusasse facendo rispettare le leggi italiane, e non viceversa.
"Convocare","chiamare a rapporto"? E che autorità avrebbe il console di un paese straniero per convocare, chiamare a rapporto un assessore di un Comune italiano? Se l'assessore non si presenta il console gli commina una multa?

Sono i diplomatici, semmai, ad essere convocati dall'esecutivo del paese ospite. Per fortuna il Comune di Firenze parla dell'incontro in termini diversi. Ormai dai gazzettieri (quelli di Repubblica poi) mi aspetto di tutto. Però temo che non sia solo un problema di scarsa padronanza del lessico italiano: scivolamenti di questo genere sottendono una forma mentis già compromessa.

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