L’ultimo tormentone berlusconiano ha avuto almeno il merito di regalarci una performance memorabile degli EELST, che ultimamente sembravano un po’ appannati.
Comunque, c’è da scandalizzarsi tanto per questa storiella di sesso e pressioni sui Carabinieri? E’ davvero una novita? Mah.
Mi rammento i tempi del Pentapartito. Il dipendente di un'amministrazione, controllata dal PCI approssimativamente dai tempi di Brunetto Latini mi descrisse candidamente come funzionava..
Il partito, se non c'erano altri impedimenti, cercava di trovare una persona capace per la poltrona in questione. Per il gioco delle spartizioni e anche perché in certi casi la taglia dei partiti era minuscola, questo non succedeva sempre. Nello specifico si stava parlando di un quartiere dove, ad occuparsi di sport, era finito un noto alcolizzato..
I vecchietti ricordano ancora, forse, l'espressione "questione morale". Non fu coniata certo perché la politica del tempo brillasse per rettitudine.
Le differenze con il mondo di venti o trent'anni fa sono altre.
Innanzitutto il potere era più distribuito. Nel DNA della DC era inscritto che non ci potesse essere un esponente di partito che prendesse il sopravvento sugli altri. Il PCI, pur con le sue segreterie monolitiche e a vita, era un'organizzazione amplissima e ben ramificata sul territorio. Non c'era il partito-azienda-monarchia-assoluta nato con Forza Italia o il partito che si identificava nel fondatore (come è stata la Lega). La corruzione c'era anche allora, ma gli episodi erano quasi sempre meno eclatanti, direi più prosaici.
Il ruolo dei media era molto diverso. La vita privata dei politici raramente era oggetto di discussione. Durante la prima Repubblica abbiamo avuto almeno uno, forse due, presidenti del consiglio omosessuali. Uno con qualche problema di droga. Ma la cosa, seppure nota tra gli addetti ai lavori, non è mai trapelata. Per contro, essere e coinvolti in uno scandalo di qualche genere significava di norma la fine della propria carriera politica, se non con le dimissioni, perlomeno con l'assegnazione ad un incarico di secondo piano.
Perché c'era ancora un pubblico che leggeva i giornali e si interessava di politica con un minimo di serietà e di passione. La televisione dell'ultimo quarto di secolo e il generale disincanto degli ultimi anni hanno cambiato tutto questo. Sono ormai anni che Berlusconi appare comprovatamente come un vecchio satiro grottesco e volgare, ma quello che oggi si definisce in mancanza di termini migliori come opinione pubblica sembra ignorare la cosa, o meglio considerarla come la normalità di un qualsiasi pettegolezzo
da rotocalco. B. è sopravvissuto alla D'Addario, alle intercettazioni sulla RAI, a Noemi, al divorzio, nonché a una sfilza interminabile di guai giudiziari. Del bunga bunga si scandalizzeranno i soliti, che oltre a scandalizzarsi non sanno purtroppo proporre molto altro. Sarà l'occasione per fare un po' di satira divertente, e dopo un po' l'attenzione generale si sposterà su qualche altro argomento.
Berlusconi probabilmente sarà spodestato solo dall'età, da un atto della Provvidenza. Comincio a pensare che rimarrebbe in sella anche se si mettesse a declamare le canzoni di Apicella accompagnato da una cetra, sulcolle del Quirinale. Dopo aver dato fuoco a Roma. Comunque ad accettare isuoi eccessi ci siamo allenati gradatamente e da tempo. In parlamento una attrice pornografica c'è finita nel 1987. Ancora prima ci sono finiti dei pregiudicati, grazie allo stesso partito. La strada di Berlusconi è stata in fondo tracciata da uno spaccone lombardo ignorante, boccalone e sboccato come non mai. Più recentemente da una parte della sinistra è stato osannato un guitto dedito al travestitismo che si vantava di essersi prostituito in gioventù. Una delle speranze del PD è un tizio che negli anni giovanili parlava di affrontare il problema della sessualità dei bambini..