Saturday, 1 May 2010

Al-Abiwardi e il Concorso letterario su Al-Quds



Questo blog sionista ci informa che a Gaza è stato recentemente indetto un concorso letterario per poeti arabi. Argomento: la città di Gerusalemme, o meglio, in arabo, al-Quds.

Il blogger (e di riflesso anche un curioso e divertente personaggio su Usenet) si chiede se esistano esempi di poesia araba antecedenti al 1967 relativi a Gerusalemme. Non è riuscito a trovarne nemmeno un esempio e per contro cita In ricordo di Gerusalemme una poesia di Giuda Halevi, un ebreo sefardita vissuto nel XII secolo.

In realtà c'è almeno una poesia scritta da un poeta di lingua araba prima del 1967 che riguarda Gerusalemme.

L'autore, Abu Muzaffar Muhammad al-Abiwardi (1064-1113) era[1] un poeta, storico e genealogista arabo. Nato a Kufa vicino Abiward nel Khorasan, era un discendente diretto del califfo omayyade Muawiya II. In gioventù si trasferì a Bagdad, dove si pose al servizio di uno dei figli del Gran Visir selgiuchide, Nizam al-Mulk, ed ottenne il favore della corte del Califfo grazie alle sue poesie.
Fu messo a capo probabilmente dopo il 1104-5 della Biblioteca di Nizamiyya. Diventò successivamente wali al-ashraf (protettore degli Sharif ) a Esfahan, dove tuttavia cadde in disgrazia presso il Sultano Maometto, che lo fece avvelenare. Il diwan di al-Abiwardi è diviso tra composizioni di genere pastorale e composizioni riguardanti i califfi al-Muqtadi e al-Mustazhir

Dopo l'Assedio di Gerusalemme del 1099 al-Abiwardi scrisse diverse poesie sull'argomento. Una di queste[2] - alcuni la chiamano Sulla caduta di Gerusalemme - recita:

Abbiamo mescolato il sangue con le lacrime, e non c'è più spazio per la pietà.
Versare lacrime è l'arma peggiore per un uomo quando la spada agita le ceneri della guerra.
Figli dell'Islam, dietro di voi riecheggiano battaglie dove le teste sono cadute ai vostri piedi.
Vi permettete di assopirvi nell'ombra accogliente della sicurezza, dove vivere è morbido come un fiore d'orchidea?
Come si possono socchiudere le palpebre in un tempo di catastrofi che risveglierebbero ogni dormiente?
Mentre i vostri fratelli Siriani possono riposare solo sui loro destrieri o nel ventre degli avvoltoi?
Si avvantaggeranno gli infedeli della vostra ignominia, mentre proseguite la vostra piacevole esistenza, come uomini di un mondo in pace?
Quando del sangue è stato versato, quando dolci fanciulle devono nascondersi il viso tra le mani per la vergogna!
Quando le candide punte delle spade sono rosse per il sangue e quandone è incrostato il ferro delle brune lance.
Il suono delle spade che cozzano sulle lance fa incanutire anche i capelli dei bambini.
Questa è guerra e l'infedele ha snudato la spada, pronto a infliggerla sul nostro collo e sul nostro capo.
Questa è guerra, e Colui che giace nella sua tomba alla Medina sembra invocare gridando
"O figli di Hashim! Vedo il mio popolo alzare lentamente la lancia contro il nemico:
Vedo la Fede riposare su incerti pilastri.
Per paura della morte i Mussulmani stanno sfuggendo al fuoco della battaglia,
rifiutano di credere che la morte li avrà comunque"
Devono soffrire con rassegnazione i campioni dell'Arabia,
mentre i valorosi Persiani chiudono i loro occhi in disonore?"

Al-Abiwardi non presenziò ai fatti che descrisse: molto più probabilmente gli furono riferiti a Bagadad da una delegazione siriana. Curiosaamente il termine usato nell'originale arabo per indicare gli invasori è al-Rūm - i Romaioi dell'impero bizantino.[3]

Così come la riporta il blogger, ecco una traduzione della composizione di Halevi:

In ricordo di Gerusalemme

Terra magnifica,
Delizia del mondo,
Città dei Re,
Il mio cuore ti brama dall'occidente lontano.
Quando ricordo com'eri mi riempio di tristezza.
Ora la tua gloria è scomparsa, le tue case distrutte.
Se potessi volare da te su ali d'aquila.
Bagnerei la tua terra con le mie lacrime.

--
[1] - Encyclopedia of Arabic literature, Volume 1 - Julie Scott Meisami,Paul Starke Routledge 1998 - pg 22
[3] - The Crusades: Islamic perspectives - Carole Hillenbrand - Routledge 2000 pg 32,69,72

UPDATE:
Visto che c'è qualcuno che evidentemente è interessato ai questi miei exploit bio-bibliografici, ho deciso di fare delle note raccolte su Abiwardi una pagina della wikipedia italiana...

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