Thursday, 23 October 2014
Quadrophonia
Uno dei miei telefoni è un vecchio (comincia a far sghignazzare i più gggiovani) LG Optimus One P500, Ha il firm stock aggiornato ad Android 2.3, è rootato, ed ha una SD partizionata per Link2SD.
Ieri (non avendo evidentemente niente di meglio, e più utile, e più divertente da fare) ho trovato delle istruzioni per l'installazione di una Cyanogenmod basata su Android 4.4.2 kitkat specifica per il P500. Decido di provare. Scarico Rom Manager dallo store, flasho la recovery, metto lo .zip della mod sulla sdcard, faccio il boot to recovery, installo lo .zip. Che ha anche un setup particolare, l'Aroma installer. L'installazione da un warning su alcuni link che non è riuscita a creare e fa il reboot del terminale.Schermo nero, fastboot mode started, udc_start(), e altri messaggi inserendo il cavo usb.
Naturalmente ho già il SDK di android e i giusti driver usb per l'ADB. Provo fastboot flash recovery, fastboot erase recovery, fastboot reboot.. Niente.. Provo anche a ripulire e riflashare altre partizioni: al reboot stavolta il p500 da schermo nero, pare brickato. Cerco su XDA developers una soluzione.
Innanzitutto procurarsi un'immagine aggiornata per rimettere il firm stock sembra difficile, su XDA trovo Original_LG_Firmware.zip, un programmino in .net che dato l'IMEI del telefono preleva dai server LG la giusta immagine. Per riflashare ci sono sostanzialmente due programmi, LGMPD e KDZ_FW_UPD. Provo subito il secondo. Metto in emergency mode il telefono (back+voldown+power), configuro il KDZ come 3CQGT e emergency, provo a riflashare il firm giusto.
Funziona.
Riconfiguro l'account, ripristino il backup.
Trovo una versione di Rom Manager che fa scaricare direttamente da Internet delle rom. Trovo una vecchia CM7, che si installa senza problemi. Il menu iniziale è in russo, ma riesco a selezionare l'italiano. Funzicchia, grafica carina. Però... oh, non vede la sezione di telefonia GSM/3G. Rimetto sempre con KDZ il firmware stock, però devo anche fare un reset ai dati di fabbrica, è rimasto qualcosa di strano in /system (credo)
Mi rimane la voglia di riprovare la CM 11 Kitkat. Provo a flashare direttamente da fastboot una recovery più reente, rimetto lo zip, reboot to recovery (home+volup+poweroff), rifaccio il setup, reboot... Parte! Ma rimane poi fermo alla boot animation.
Riprovo con un paio di cosiddette CM10 stable. La recentissia recovery non li caga nemmeno di strisco. Riprovo con la CM11, mettendo il setup al minimo.
Stavolta il boot dura quasi 10 minuti, ma finalmente arriva a buon fine. Apparentemente il port di KitKat sul vecchio hardware LG pare più che usabile. Provando ad installare qualche app google seperatamente ma il sistema si rifiuta decisamente. Alla fine è necessario ripetere l'installazione, prima di troare la combinazione giusta.
La CM11 comunque ha due problemi. Attivare il tetherign su wifi richiede un reboot se poi si vuole usare il wifi (ahi, usare il tethering oltre a telefonare è la funzione più usata di quel terminale). Inoltre non sembra possibile usare correttamente la Radio FM. Chi ha rilasciato la mod ha messo Spirit FM Unlocked. Però.. non funziona. Come riscontro installandone 4-5 versioni diverse, provando qualche decina di settaggi e infine trovando un posto di conferma su XDA devoloper.
Ok. La radio FM è il terzo utilizzo in ordine di importanza di quel terminale. Torno allo stock.
Stavolta però KDZ non ne vuol sapere di funzionare. Devo scompattare il file del firm stock con LG-Utils (sempre trovato su XDA developers) e usare una più complessa procedura con LGMDP.
La cosa finalmetne va a buon fine.
Posso rimettermi a rootare la stock, mettere link2sd etc. Un problema con una (credo) errata versione di link2sd mi costringe a ripetere l'operazione due volte. Ora il telefono è tornato praticamente come nuovo, anzi sembra più veloce. Spirit FM funziona sulla stock. Ed ha anche l'RDS.
Certo, sono le tre del mattino.Invece di provare la CM11, non potevo, che so, iniziare a studiare il sanscrito?
Controllo IBAN in C#
Oggi cercando l'algoritmo di controllo dell'IBAN su google ho trovato questo post ( http://meow.altervista.org/blog/come-controllare-la-validita-del-codice-iban-in-java/ ) con l'algoritmo e un chiaro esempio in Java. Ho convertito la routing in C#, non che mancassero gli esempi direttamente in questo linguaggio, ma che diamine.. ecco la funzione. Bisogna creare un riferimento a System.Numerics nel progetto che usa la funzione. .NET >= 4, per via di BigInteger
private bool ibanvalido(string iban)
{
iban = iban.ToUpper();
if (iban.Length < 27) { return false; }
int valoreperiban = 0;
StringBuilder builder = new StringBuilder();
string ibanscambiato = iban.Substring(4, iban.Length - 4) + iban.Substring(0, 4);
for (int i = 0; i < ibanscambiato.Length; i++)
{
char ch = ibanscambiato[i];
if (ch >= 'A' && ch <= 'Z') { valoreperiban = ch - 55; builder.Append(valoreperiban.ToString()); } else { builder.Append(ch); }
}
System.Numerics.BigInteger ibanConvertito = System.Numerics.BigInteger.Parse(builder.ToString());
System.Numerics.BigInteger resto = System.Numerics.BigInteger.Remainder(ibanConvertito, 97);
if (resto.Equals(1)) { return true; } else { return false; }
}
private bool ibanvalido(string iban)
{
iban = iban.ToUpper();
if (iban.Length < 27) { return false; }
int valoreperiban = 0;
StringBuilder builder = new StringBuilder();
string ibanscambiato = iban.Substring(4, iban.Length - 4) + iban.Substring(0, 4);
for (int i = 0; i < ibanscambiato.Length; i++)
{
char ch = ibanscambiato[i];
if (ch >= 'A' && ch <= 'Z') { valoreperiban = ch - 55; builder.Append(valoreperiban.ToString()); } else { builder.Append(ch); }
}
System.Numerics.BigInteger ibanConvertito = System.Numerics.BigInteger.Parse(builder.ToString());
System.Numerics.BigInteger resto = System.Numerics.BigInteger.Remainder(ibanConvertito, 97);
if (resto.Equals(1)) { return true; } else { return false; }
}
Friday, 17 October 2014
U2's new album (Songs of innoncence): Every Breaking Wave
Last week I listened to 'Songs of innoncence', U2's much discussed new album. It's good, not exceptional. The best song in my opinion is...
..which (suspiciously) reminds me of this old, nowadays almost unknown 80s song
...from The Roaring Boys. An almost forgotten new romantic band which produced only one eponymou album (with a three good songs on a total count of eleven, including 'House of Stone'). It's a complete ripoff? Absolutely not. But I think maybe Bono and the Edge owe something to those six old former new romantics.
..which (suspiciously) reminds me of this old, nowadays almost unknown 80s song
...from The Roaring Boys. An almost forgotten new romantic band which produced only one eponymou album (with a three good songs on a total count of eleven, including 'House of Stone'). It's a complete ripoff? Absolutely not. But I think maybe Bono and the Edge owe something to those six old former new romantics.
Sunday, 5 October 2014
Dramma dello Yom Kippur a "La Zanzara"
Quando questo post apparirà dovremmo essere decisamente fuori dalla giornata dello Yom Kippur (credo dal tramonto del 3 ottobre, a quello del 4, solo per il 2014/5775 ovviamente). Come noto (?) sono da un po' di tempo un ascoltatore anche troppo assiduo de 'La Zanzara' su Radio 24: il co-co-conduttore David Parenzo il 3 ottobre ha solennemente annunciato...
...cosa che del resto aveva già fatto lo scorso anno. Beh, che dire, cavoli suoi: come per l'Emanuel Goldfarb di Ein ganz gewöhnlicher Jude Davìd Parenzo (con l'accento sulla ì) sarà il momento della riscoperta delle radici. Venerdì 4 mi aspettavo una puntata senza Parenzo ma Cruciani ha esordito con una chiamata telefonica al suo compare. Peccato che nello stesso momento qualcosa con la webcam che riprende la trasmissione non quadrasse. Cruciani ha gesticoltato qualcosa e un assistente ha messo un foglio sulla webcam.
Poi lo streaming è continuato solo con l'audio. Parenzo avrebbe dovuto andare in standby dalle 17 di venerdì ma in effetti sembra essere inervenuto nelle interviste con Salvini, Razzi, Parenzo, sempre apparentemente inseguito da un Cruciani che lo chiamava in continuazione. Quando un ascoltatore ha provato a interpellarlo però ..Parenzo? è sparito.
Mi ha colpito anche un passo dell'intervista a Razzi: "domani riprendere Crozza, eh?". No, giovedì avrebbe ripreso Crozza ..domani. Venerdì 4 Crozza avrebbe ripreso ..stasera.
Insomma l'impressione fortissima è che Cruciani fosse in diretta come sempre. Ma gli interventi con Parenzo sembravano decisamente registrati in precedenza, solo per dargli modo di celebrare lo Yom Kippur. Solo i diretti interessati, e gli intervistati potranno confermarlo ma ...acca' nisciuno è fesso.
Continuerò, credo, a seguire la Zanzara, ma la cosa lascia un po' interdetti. Da un cinico come Cruciani ci si aspetta anche la lite, l'insulto con il pubblico, l'intervistato o il pazzoide che chiama in diretta, ma un inganno di questo tipo al proprio pubblico. Mah: se Davìd Parenzo con l'accento sulla ì teneva tanto allo YK che lo faccia, e basta, e non pretenda pure di essere in trasmissione anche non essendoci, facendo finta di essere/non esserci. Peppe Cruciani potrà reggere due ore senza la sua spalla, per una serata. O no?
Windows 10
Dopo aver visto due presentazioni di questo tenore..
...dovevo provare subito Windows 10 TP (Technical Preview). In realtà, la prima cosa che ho fatto è stato consultare le fonti online più affidabili su Joe Belfiore (i capelli sono veri? è un riporto transnazionale? è pazzo per la figa o no? *)
Comunque, ho tirato gù l'ISO della versione inglese a 64 bit da preview.windows.com - Bisogna registrasi al programma Insider di Microsoft, creando un account MSN se non lo si ha già: anzi almeno per ora l'account è necessario per l'installazione. Oltre all'ISO c'è anche un seriale, ma in effetti non è chiesto al momento del setup.
Ho installato la TP su VMware, non un vero muletto. Su VMWare workstation 9 e 10 non ho avuto particolari problemi, se non ilf atto che sembra funzionare solo un soo display nel guest (ho due monitor, ma nella vm ne vede uno solo funzionante). Sia i VMware tools della 9 che della 10 funzionano. Ho configurato la macchina virtuale come Windows 8, 4gb di ram e 50gb di hd virtuale, con i default VMWare: va tutto su senza problemi, si installano i Tools nel modo solito e si ha un sistema più che usabile.
Windows 10 fino alla settimana scorsa si sarebbe dovuto chiamare Windows 9. I Microserf dicono che il nuovo nome è dovuto ai grandi cambiamenti che porterà la nuova versione, che dovrebbe essere unica su tutti i device, dal telefono con schermo da 4'' allo smart TV da 60". In realtà pare che si chiamerà 10 perchè in certe culture il 9 è simbolo di sfortuna o forse perché alcuni software controllando la versione rischierebbero di confondersi con Windows 95 o Windows 98.
Per ora non si vedono cambiamenti epocali. Avremo W10 dappertutto, ma sarà al massimo l'unificazione di nome e di app store. Sui device più piccoli /(tutti i telefoni e la maggior parte dei tablet) ci saranno sempre processori ARM, il che implicherà comunque una versione specifica del SO e una molto parziale compatibilità verso l'alto.
La vera notizia semmai è che M$ dopo la fine dell'era Sinofsky (e Ballmer) è finalmente tornata in se. Windows 8 è stata quella che gli americani definiscono una knee-jerk reaction di fronte alla paura di perdere il mercato di Windows grazie alla preponderanza di tablet e smartphones: per superare il panico da mobile, la grande pensata fu quella di imporre al desktop (compresi i SO server) un interfaccia utente a tile che funziona bene solo con dispositivi touch e che rompe completamente col passato iniziato quasi 20 anni fa con Windows 95.
Il risultato è che su un normale PC dotato di solo mouse, tastiera e monitor non touch appena si prova lo Start Screen si pensa subito a come disabilitarlo, e visto che non lo si può fare da SO, dove trovare un sostituto (Classic Shell, o volendo un programma a pagamento Start8). Window 8.1 ammetteva timidamente l'errore capitale appena commesso reintroducendo il bottone di Start (ma non il menu!).
Tra l'altro l'invandente Start Screen rende la vita sensibilmente più difficile a chi su s.o. Wndows 8 (o 2012) deve andarci da remoto in teleassistenza: Classic Shell in questo senso è stato un toccasana salvatempo provvidenziale.
Windows 10 finalmente torna chiaramente indietro rispetto alla vision Sinofskyana, segnando dunque un progresso effettivo. E' quello che avrebbe dovuto essere davvero Windows 8, un miglioramento incrementale della già migliorata interfaccia utente di Windows 7. Con in più un buon supporto touch, disabilitabile alla bisogna.
In breve, è tornato il menu di Start. Adesso è ridimensionabile, e vi si possono agganciare anche le tile delle applicazioni metro. Che sul desktop girano in finestra, hanno i bordi, sono zoomabili, e anche chiudibili con un bottone. In pratica c'è un clone incorporato di Modern Mix.
E' tornata la ricerca da menu start, come in W7, che però ora cerca anche sul web.
L'esplora risorse è stato ulteriormente migliorato: ci sono dei particolari carini, come ad esempio il context menu cui si accede facendo tasto destro sul bottone di Start, e consente di accedere alle funzioni più usate come lo Shutdown o il prompt dei comandi.
Ci sono pure i dekstop virtuali (presenti su OSX da tempo e su Unix/Linux/X da una vita), vi si accede tramite un bottone 'Task view' accanto a quello di Start, che mostra anche le applicazioni attive tutte insieme in miniature. Si possono creare più desktop, eliminarli, selezionarli e anche spostarvi le applicazioni (basta fare tasto destro sulle miniature, anche se un drag and drop sarebbe stato più intuititivo).
Pare che per i dispositivi convertibili con tastiera staccabile tipo il Surface si passerà automaticamente dalla modalità Start Menu a quella Start Screen e viceversa rimuovendo e riattacando la tastiera. In ogni caso per ora si torna allo Start Screen solo riconfigurando l'interfaccia da pannello di controllo.
Un punto interessante della presentazione di Joe Belfiore è stata l'attenzione data al vetusto Prompt dei Comandi. In W10 (rullo di tamburi) si può usare Ctrl-V anche li. In realtà provando la TP Ctrl-V in prompt dei comandi continuava a darmi .. ^V : è necessario usare il context menu del prompt dei comandi e mettere la spunta su Enable Experimental Features nell'ultima tab. E non c'è solo il Ctrl-V : leggete questo post di Scott Hanselman ad esempio.
Comunque non mi sono dato la briga di installare la TP solo per il ciuffo di Belfiore: dovevo sincerarmi della compatibilità con alcune applicazioni che scrivo o manutengo per lavoro. Funziona tutto: c'è il solito supporto per le applicazioni di tipo business/desktop. Il supporto 'just works' per programmi VB6 .. just works. C'è il solito ADO 2.8, i soliti driver Oledb/ODBC. I .NET framework presenti all'installazione sono l'1.1, il 2 e il 4. Del resto, in fondo il 'vero' nome di Windows 10 è NT 6.4: Windows 7 è NT 6.1. Funzionano bene anche programmi scrtti quasi 20 anni fa: questo dovrebbe far riflettere chi cerca di far passare le applicazioni web come la panacea di tutti i mali. Non so quale sia la percentuael di applicazioni web che possano vantare una così solida compatibilità con i loro client (i browser web) come le applicazioni 'desktop' o comunque GUI based di Windows.
(*) sì-no-sì
...dovevo provare subito Windows 10 TP (Technical Preview). In realtà, la prima cosa che ho fatto è stato consultare le fonti online più affidabili su Joe Belfiore (i capelli sono veri? è un riporto transnazionale? è pazzo per la figa o no? *)
Comunque, ho tirato gù l'ISO della versione inglese a 64 bit da preview.windows.com - Bisogna registrasi al programma Insider di Microsoft, creando un account MSN se non lo si ha già: anzi almeno per ora l'account è necessario per l'installazione. Oltre all'ISO c'è anche un seriale, ma in effetti non è chiesto al momento del setup.
Ho installato la TP su VMware, non un vero muletto. Su VMWare workstation 9 e 10 non ho avuto particolari problemi, se non ilf atto che sembra funzionare solo un soo display nel guest (ho due monitor, ma nella vm ne vede uno solo funzionante). Sia i VMware tools della 9 che della 10 funzionano. Ho configurato la macchina virtuale come Windows 8, 4gb di ram e 50gb di hd virtuale, con i default VMWare: va tutto su senza problemi, si installano i Tools nel modo solito e si ha un sistema più che usabile.
Windows 10 fino alla settimana scorsa si sarebbe dovuto chiamare Windows 9. I Microserf dicono che il nuovo nome è dovuto ai grandi cambiamenti che porterà la nuova versione, che dovrebbe essere unica su tutti i device, dal telefono con schermo da 4'' allo smart TV da 60". In realtà pare che si chiamerà 10 perchè in certe culture il 9 è simbolo di sfortuna o forse perché alcuni software controllando la versione rischierebbero di confondersi con Windows 95 o Windows 98.
Per ora non si vedono cambiamenti epocali. Avremo W10 dappertutto, ma sarà al massimo l'unificazione di nome e di app store. Sui device più piccoli /(tutti i telefoni e la maggior parte dei tablet) ci saranno sempre processori ARM, il che implicherà comunque una versione specifica del SO e una molto parziale compatibilità verso l'alto.
La vera notizia semmai è che M$ dopo la fine dell'era Sinofsky (e Ballmer) è finalmente tornata in se. Windows 8 è stata quella che gli americani definiscono una knee-jerk reaction di fronte alla paura di perdere il mercato di Windows grazie alla preponderanza di tablet e smartphones: per superare il panico da mobile, la grande pensata fu quella di imporre al desktop (compresi i SO server) un interfaccia utente a tile che funziona bene solo con dispositivi touch e che rompe completamente col passato iniziato quasi 20 anni fa con Windows 95.
Il risultato è che su un normale PC dotato di solo mouse, tastiera e monitor non touch appena si prova lo Start Screen si pensa subito a come disabilitarlo, e visto che non lo si può fare da SO, dove trovare un sostituto (Classic Shell, o volendo un programma a pagamento Start8). Window 8.1 ammetteva timidamente l'errore capitale appena commesso reintroducendo il bottone di Start (ma non il menu!).
Tra l'altro l'invandente Start Screen rende la vita sensibilmente più difficile a chi su s.o. Wndows 8 (o 2012) deve andarci da remoto in teleassistenza: Classic Shell in questo senso è stato un toccasana salvatempo provvidenziale.
Windows 10 finalmente torna chiaramente indietro rispetto alla vision Sinofskyana, segnando dunque un progresso effettivo. E' quello che avrebbe dovuto essere davvero Windows 8, un miglioramento incrementale della già migliorata interfaccia utente di Windows 7. Con in più un buon supporto touch, disabilitabile alla bisogna.
In breve, è tornato il menu di Start. Adesso è ridimensionabile, e vi si possono agganciare anche le tile delle applicazioni metro. Che sul desktop girano in finestra, hanno i bordi, sono zoomabili, e anche chiudibili con un bottone. In pratica c'è un clone incorporato di Modern Mix.
E' tornata la ricerca da menu start, come in W7, che però ora cerca anche sul web.
L'esplora risorse è stato ulteriormente migliorato: ci sono dei particolari carini, come ad esempio il context menu cui si accede facendo tasto destro sul bottone di Start, e consente di accedere alle funzioni più usate come lo Shutdown o il prompt dei comandi.
Ci sono pure i dekstop virtuali (presenti su OSX da tempo e su Unix/Linux/X da una vita), vi si accede tramite un bottone 'Task view' accanto a quello di Start, che mostra anche le applicazioni attive tutte insieme in miniature. Si possono creare più desktop, eliminarli, selezionarli e anche spostarvi le applicazioni (basta fare tasto destro sulle miniature, anche se un drag and drop sarebbe stato più intuititivo).
Pare che per i dispositivi convertibili con tastiera staccabile tipo il Surface si passerà automaticamente dalla modalità Start Menu a quella Start Screen e viceversa rimuovendo e riattacando la tastiera. In ogni caso per ora si torna allo Start Screen solo riconfigurando l'interfaccia da pannello di controllo.
Un punto interessante della presentazione di Joe Belfiore è stata l'attenzione data al vetusto Prompt dei Comandi. In W10 (rullo di tamburi) si può usare Ctrl-V anche li. In realtà provando la TP Ctrl-V in prompt dei comandi continuava a darmi .. ^V : è necessario usare il context menu del prompt dei comandi e mettere la spunta su Enable Experimental Features nell'ultima tab. E non c'è solo il Ctrl-V : leggete questo post di Scott Hanselman ad esempio.
Comunque non mi sono dato la briga di installare la TP solo per il ciuffo di Belfiore: dovevo sincerarmi della compatibilità con alcune applicazioni che scrivo o manutengo per lavoro. Funziona tutto: c'è il solito supporto per le applicazioni di tipo business/desktop. Il supporto 'just works' per programmi VB6 .. just works. C'è il solito ADO 2.8, i soliti driver Oledb/ODBC. I .NET framework presenti all'installazione sono l'1.1, il 2 e il 4. Del resto, in fondo il 'vero' nome di Windows 10 è NT 6.4: Windows 7 è NT 6.1. Funzionano bene anche programmi scrtti quasi 20 anni fa: questo dovrebbe far riflettere chi cerca di far passare le applicazioni web come la panacea di tutti i mali. Non so quale sia la percentuael di applicazioni web che possano vantare una così solida compatibilità con i loro client (i browser web) come le applicazioni 'desktop' o comunque GUI based di Windows.
(*) sì-no-sì
Thursday, 19 June 2014
Maturità
Mentre si svolge stancamente per l'ennesima volta il rito di passaggio degli esami di maturità, il sito del secondo quotidiano italiano ci intrattiene con due interessanti video.
Odifreddi, secondo quanto riporta Wikipedia , il suo sito e altri organi di stampa, insegna matematica all'università. Eppure per lui fare uno studio di funzione al liceo non serve, perché cercando su google si può trovare la funzione già svolta. Mi viene in mente il capitolo 'Come si legge un libro di matematica' di un manuale ormai vetusto del Giusti. Quando scrive di religione Odifreddi si produce di solito in castronerie dimostrabilmente plateali, a volte ripetendo a pappagallo propaganda anticlericale fasulla vecchia di secoli e secoli. Però almeno in questo ultimo caso, non è il suo campo la matematica invece, sì.
Per Canfora κάμηλος nel greco della koiné significherebbe 'gomena'. Eppure.. secondo wiktionary (o anche il Montanari).. κάμηλος significa ...cammello. Beh, un lapsus capita a tutti: lo spero vista anche la discreta porzione della sterminata produzione del barese che ho letto o sono in procinto di leggere...
Odifreddi, secondo quanto riporta Wikipedia , il suo sito e altri organi di stampa, insegna matematica all'università. Eppure per lui fare uno studio di funzione al liceo non serve, perché cercando su google si può trovare la funzione già svolta. Mi viene in mente il capitolo 'Come si legge un libro di matematica' di un manuale ormai vetusto del Giusti. Quando scrive di religione Odifreddi si produce di solito in castronerie dimostrabilmente plateali, a volte ripetendo a pappagallo propaganda anticlericale fasulla vecchia di secoli e secoli. Però almeno in questo ultimo caso, non è il suo campo la matematica invece, sì.
Per Canfora κάμηλος nel greco della koiné significherebbe 'gomena'. Eppure.. secondo wiktionary (o anche il Montanari).. κάμηλος significa ...cammello. Beh, un lapsus capita a tutti: lo spero vista anche la discreta porzione della sterminata produzione del barese che ho letto o sono in procinto di leggere...
Sunday, 8 June 2014
In giro per librerie
Poco prima delle elezioni c'è stato il 'Maggio dei Libri' con sconti consistenti, e ho fatto il giro di diverse librerie, a Firenze e non. Ho visto anche per la prima volta la Feltrinelli RED che ha preso il posto della vecchia libreria Edison in piazza della Repubblica: pochi libri, molti fighetti. Scenografia (è una scenografia) a volte risibile. Alfa, beta, gamma.. filosofia. Certo, se, come pare, Amazon negli USA ha già il cinquanta per cento del mercato dei libri, cartacei e non, le vecchie librerie devono inventarsi qualcosa per sopravvivere.
La foto sopra l'ho presa alla IBS di Bologna, e mostra alcuni dei nuovi titoli usciti sul neopresidente del consiglio. Dopo averla scattata alla cassa ho trovato pure un libriccino con 'battute e barzellette' su Matteo Renzi. Tra poco dovrebbe uscire anche 'La grande illusione 2004-2014' di Fabrizio Boschi de Il Giornale
Alla RED di Firenze ho trovato fortunosamente (il bello delle librerie 'fisiche' rimane questo) "Il Berluschino" di Michele De Lucia De Lucia è un radicale iconoclasta, ed il libro è edito dalla Kaos edizioni. L'editore che pubblicò per la prima volta la 'Inchiesta sul signor tv' di Guarino e Ruggeri, forse il primo libro su Berlusconi. E anche un sulfureo libro su Padreppie che feci in tempo a comprare e leggere prima che, credo, mia madre lo destinasse al rogo.
Diciamo che, un po' come il 'Chi comanda Firenze' di Duccio Tronci, ha il limite di essere un libretto sostanzialmente compilativo: non dice molto di più di quanto un lettore attento della politica italiana non potesse sapere già seguendo i giornali. Tuttavia ha una sua utilità nel riassumere molti fatti importanti relativi a un personaggio con cui potenzialmente potremmo avere a che fare davvero per i prossimi venti anni. E' utile anche per la cattiveria smodata, forse ingiusta ma non inutile, e l'ossessione nel voler paragonare per forza, come Piero Pelù che è il creatore dell'appellativo 'Berluschino', Renzi a Berlusconi. Renzi non è esattamente il figlioccio di Berlusconi: ne ha ripreso, forse per necessità certi aspetti della comunicazione, può darsi anzi è quasi sicuro che si sia servito del suo appoggio indiretto per la sua 'resistibile' ascesa politica nel passato più o meno recente. Ma le similitudini vere finiscono qui, dietro Berlusconi c'è la 'robba' di Berlusconi da salvaguardare. Dietro Renzi, una fortuita concomitanza di eventi, un venditore di talento trovatosi al posto giusto al momento giusto, e probabilmente qualche supporter che ha con il rignanese ha fatto Bingo.
Comunque il pamphlet di De Lucia è utile. L'invettiva contro la tecnica comunicativa di Renzi è tranchant, ma non priva di argomenti. Per un fiorentino, rileggere dopo 5 anni tutti i 'Cento punti' con esordì dopo le elezioni, illuminante. Se De Lucia avesse lavorato più sul campo che con i ritagli di stampa, avrebbe anche potuto rincarare la dose sottolineando quanti pochi di quei punti siano stati effettivamente realizzati. O di quanto certe posizioni su argomenti quali criminalità, prostituzione, sessualità, da posizioni originariamente rigide si siano poi tranquillamente addolcite per opportunisimo.
Fnalmente si dedica un
capitolo al filosionismo del Renzi, che almeno a me era sembrato plateale
fin dai primi tempi, da quando almeno aveva fatto mettere uno striscione sulla facciata di Palazzo Vecchio per la bufala Sakineh.
Un altro libretto che non ho potuto fare a meno di acquistare è 'The Boy' di David Allegranti. Allegranti è un cronista del Corrierino Fiorentino (la figlia del direttore del C.F. è nello staff di Renzi, ma questo lo scrive solo De Lucia) che ha seguito di persona Renzi da anni. E il libro lo dimostra nel senso che non da la sensazione di deja vu di altri titoli, anche se cerca di essere dichiaratamente equidistante da un possibile giudizio di valore su Renzi. Allegranti inoltre nonostante la giovane età è piuttosto abile sulla pagina scritta (un po' meno nei talk show dove è spesso invitato in qualità di Renzologo, dove strappa qualche sorriso tanto è impacciato). 'The Boy' è ancora più breve de 'Il Berluschino' ma vi si trovano capitoli interessanti come quello su 'Renzquemada' - il Renzi liceale, l'intervista al consigliere di Blair, o i passi sullo scandalo di Castello. Un piccolo mistero fiorentino che nel 2008 modificò, per una ragione o per l'altra, lo scenario politico cittadino, forse aprendo definitivamente la strada alla 'miracolosa' vittoria alle primarie per sindaco di Firenze da parte di Renzi. Vi si parla, lo stesso accade nel libro di De Lucia ma diversamente, della poco nota figura di Marco Carrai. Più interessanti gli ultimi passi sul 'Giglio Magico' l'entourage di miracolati dal successo renziano che De Lucia tralascia probabilmente per mancanza di conoscenza diretta. D'altra parte Allegranti sembra sorvolare su una figura equivoca come quella di Michael Leeden, cui De Lucia dedica un intero capitolo.
Per concludere, un'altra foto presa col cellulare alla IBS di Firenze, subito dopo le elezioni...
Tuesday, 29 April 2014
The EU Presidential Debate
Tonight I watched the first European presidential debate on YT.
Until now, it seems to me it's the single most significant novelty of an otherwise lackluster EU elections campaign.
Putting aside all the representation issues in EU politics, it's the very first time that such a debate has ever been attempted at the EU level. 10 years ago, it would have been unthinkable.
It also has been a remarkable event because it was conducted live, and in English, without the aid of simultaneous translators: again, this would have been unthinkable, 15 or 20 years ago. If anything, the audience would have been impossibly small, and probably only 1 or 2 candidates would have had the minimum level of fluency to withstand the debate.
Remarkably, the only native English speakers were the moderators: Schulz and Keller are German, Verhofstadt is Dutch, and Juncker is French. Alexis Tsipras, the Greek leftist candidate, 'has declined the offer' from the organizators. This is Tsipras speaking English: at first he doesn't seem a complete disaster, but after a while he has to switch back to Greek. He's probably not very comfortable or experienced in having a conversation in English.
On the other hand, there was a marked difference between the level of proficiency shown by the four candidates participating in the debate. Every one of them seemed to be able to understand perfectly what was asked, but the only candidate who could be really said to speak fluent English was Keller. At second place, there is the overall winner of the debate, Verhofstadt. He still has a recognizable accent, but he's ready to speak (and he has shown to be the best orator, but that's another matter). Schulz is on another, lower, level: he makes many mistakes, has a thicker accent, sometimes hesitates for a moment before finding his words. At the last place is Juncker: his French drawl sometimes is barely discernible, at least to me. If he had Keller's level of fluency he probably wouldn't have fared last in the informal twitter polls after the debate.
Tsipras has most probably renounced the debate because of his poor English. Here in Italy, at least for today the debate has been ignored by national media: I don't think that they have enough people able to understand the debate, at least when it was broadcast live. Has it been fair to the debaters with a lesser mastery of the English language? Probably not, but it's a step in the right direction, and a brave experiment.
If anything it shows that to build a real European union a true lingua franca, a true Latin of the Empire is needed. And of course it cannot be anything else but English, but on a level that probably only let's say 2% of the general EU population can claim. It should be more than 50%, and attain that will be a momentous achievement, in the decades to come.
Saturday, 22 March 2014
Lesa Maestà
Febbraio 2014
http://www.net1news.org/cronaca/internet/chiama-nonno-napolitano-blogger-denunciato-per-vilipendio.html
Un blogger è denunciato per vilipendio al capo dello stato
Marzo 2014
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11567551/Insulti-a-Giorgio-Napolitano-su-Facebook.html
Una disoccupata si prende una denuncia analoga per un post su facebook
Questo è quanto ho trovato cercando su google news dopo aver letto questa sconcertante notizia su uno dei blog che seguo di più.
http://ekbloggethi.blogspot.it/2014/03/der-prozess.html
Un processo, ancora per vilipendio, per un post intitolato 'Sfrizzola il vilipendulo'.
Ai tempi delle foto della finta Boldrini con le tette al vento si era parlato sui giornali di un ufficio dove si googlavano in continuazione le più alte cariche dello Stato in cerca di post compromettenti, chissà se questo ufficio è dietro i casi, a dir poco sconcertanti, riportati sopra.
Chissà poi che fine ha fatto il caso Sorial oppure che cosa succederà quando qualcuno terminerà le 600 pagine del tomo riportato in effigie.. Già nel primo capitolo si parla di un noto video che mostra uno scandalo (di per se inesistente, visto che è tutto dichairatamente regolare) relativo a rimborsi su voli effettuati da Napolitano quando era al parlamenteo europeo. Forse non succederà nulla, probabilmente all'onorabilità del Capo dello Stato fanno molto peggio i post sui blog e su facebook da parte di signore e signori qualunque. Che strano paese, il nostro...
Sunday, 16 March 2014
TV LG LA620S - settare i servizi smart per l'Italia
Questo post è basato su informazioni reperibili su noti forum italiani e internazionali su prodotti AV, più un po' di 'ricerca' personale.
Qualche tempo fa ho acquistato presso un rivenditore online un tv a 42" della LG, il 42 LA620S. Il rivenditore (che ora, dopo un passaggio di proprietà e una truffa natalizia perpetrata a livello nazionale non è più in attività - c'è mancato davvero poco con me) era noto per prezzi imbattibili ma anche per far arrivare spesso la merce in modo regolare, ma da altri paesi europei. In effetti il TV è arrivato dalla Francia. Non ho avuto problemi particolari, la garanzia vale anche in Italia: tuttavia dopo aver preso un altro TV della stesse serie ma a 50 pollici, mi sono accorto che questo apparecchio, arrivato dall'Italia, supportava i servizi MHP e app particolari come RAI Replay o Infinity. Il TV proveniente dalla Francia, no.
Il TV non ha un firmware particolare per l'Italia o gli altri paesi, il firm è lo stesso, ma le localizzazioni sono attivate con un menu di servizio 'segreto' (la lingua dei menu è sempre settabile dall'utente, e così il paese per la parte smart, ma non l'attivazione di MHP e annessi e connessi).
A partire dal 2012 (la serie LA620S è del 2013) non è più possibile usare i codici inviabili dal telecomando di serie, come con i modelli più anziani. Anche certe app Android o script Python che promettono di arrivare al menu di servizio tramite wi-fi, non funzionano. E' possibile usare queste applicazioni per inviare normali comandi come cambio canale o variazione volume, ma non per entrare nel menu di servizio.
E' possibile acquistare per qualche decina di euro un telecomando speciale della LG che invia i codici necessari. Una soluzione a costo zero invece è quella di autocostruirsi un semplice trasmettitore IR con elementi di recupero da pilotare tramite file .WAV reperibili in rete. Per avere un'idea di come costruire il trasmettitore guardate pure qui: http://jumpjack.wordpress.com/2008/05/22/remote-control-1-the-receiver/. Questo è il cavo che ho costruito io (non è un granchè come costruzione, con componenti nuovi e un saldatore oppure dei connettori a coccodrillo si può fare di meglio):
A differenza delle istruzioni presenti in rete non ho usato un paio di vecchie cuffie, ma ho sacrificato un cavo prolunga audio con jack da 3.5 in fondo: la ragione è che questo tipo di cavo ha file spelabili e riannodabili molto più facilmente della maggior parte delle cuffie di oggi. Ci sono diversi schemi disponibili, quello che a me funziona è disposto così: le calze dei due fili L/R (rosso e bianco di solito) vanno annodate insieme e lasciate scollegate. Per i due LED IR ho usato semplicemente due led recuperati da un paio di vecchi telecomandi (di un mivar e di un vecchio receiver sat per la cronaca). I due led IR vanno attaccati a poli incrociati ai due fili L/R. Ogni diodo ha un polo + e uno -, se i LED sono nuovi lo si vede dalla lunghezza dei piedini, se sono di recupero lo si vede dai due prolungamenti nel cappuccio trasparente (uno è più grande). Non importa cosa esattamente è collegato a cosa, l'importante è che un polo del led sia attaccato insieme a quello opposto dell'altro led al filo L, e viceversa per il R.
Questi emettitori autocostruiti si attivano con dei file audio da far suonare tramite PC, o lettore MP3. Io ho usato un telefono nokia 9800 col player standard e il volume messo al massimo, l'opzione scelta all'inserimento del cavo è 'Cuffie'. I file si trovano qui o anche qui in altre versioni: http://openlgtv.org.ru/wiki/index.php/Access_hidden_service_menus_/_modes#Simple_improvised_home_brew_IR_transmitter . Io ho usato i file WAV per InStart e EzAdjust. Attenzione che, a differenza di quanto si trova in rete, NON è stato possibile nel mio caso testare il cavo con una webcam. Le webcam sono sensibili all'infrarosso e lo fanno vedere come luce bianca, tuttavia il segnale del trasmettitore è appena sufficiente per attivare il menu a distanza ravvicinata non per attivare il sensore della webcam.
I due file indicati devono essere 'suonati' a ciclo continuo, puntando il trasmettitore a pochi millimetri dal ricevitore del TV, quello con la luce rossa di attivazione. Nel mio caso c'è voluta una certa pazienza per ottenere il risultato voluto. Il file InStart non serve per il menu che ci interessa per l'MHP comunque consente di accedere a un altro menu di servizio che può essere utile per altri scopi. Col file EzAdjust si accede al menu corrispondente, previo inserimento della password 0 4 1 3 come nel caso precedente. Una volta entrati nel menu con back o exit si ritorna in modalità normale ed è necessario ripetere l'attivazione. Comunque la procedura corretta è mettere la password ed entrare nel sottomenu Area Options. Se non avete l'MHP attivato probabilmente come nel mio caso il tv è settato per EAST-EU. Attivare l'MHP consiste nel settare WEST-EU E ANCHE nel settare la schermata in modo che sia ESATTAMENTE come questa (area code 1442, altri anche WEST-EU NON funzionano)
A questo punto uscendo dal menu dovrebbe ripartire il setup del TV. Perderete TUTTI i settaggi però una volta risintonizzato e risettato il tv dovrebbe consentire l'uso dell'MHP (ad esempio sulla RAI parte l'app telecomando col pallino rosso), di RAI Replay e Infinity, e nel menu settaggi appariranno anche 2 possibilità invece di una sola per scegliere il paese.
NB: ovviamente se deciderete di seguire questa guida lo farete a vs rischio e pericolo. I menu attivabili dispongono di molte altre opzioni, e se non si sa quello che si fa si può anche rendere il tv parzialmente inservibile, anche se nella peggiore delle ipotesi un intervento dell'assistenza LG dovrebbe risolvere.
Qualche tempo fa ho acquistato presso un rivenditore online un tv a 42" della LG, il 42 LA620S. Il rivenditore (che ora, dopo un passaggio di proprietà e una truffa natalizia perpetrata a livello nazionale non è più in attività - c'è mancato davvero poco con me) era noto per prezzi imbattibili ma anche per far arrivare spesso la merce in modo regolare, ma da altri paesi europei. In effetti il TV è arrivato dalla Francia. Non ho avuto problemi particolari, la garanzia vale anche in Italia: tuttavia dopo aver preso un altro TV della stesse serie ma a 50 pollici, mi sono accorto che questo apparecchio, arrivato dall'Italia, supportava i servizi MHP e app particolari come RAI Replay o Infinity. Il TV proveniente dalla Francia, no.
Il TV non ha un firmware particolare per l'Italia o gli altri paesi, il firm è lo stesso, ma le localizzazioni sono attivate con un menu di servizio 'segreto' (la lingua dei menu è sempre settabile dall'utente, e così il paese per la parte smart, ma non l'attivazione di MHP e annessi e connessi).
A partire dal 2012 (la serie LA620S è del 2013) non è più possibile usare i codici inviabili dal telecomando di serie, come con i modelli più anziani. Anche certe app Android o script Python che promettono di arrivare al menu di servizio tramite wi-fi, non funzionano. E' possibile usare queste applicazioni per inviare normali comandi come cambio canale o variazione volume, ma non per entrare nel menu di servizio.
E' possibile acquistare per qualche decina di euro un telecomando speciale della LG che invia i codici necessari. Una soluzione a costo zero invece è quella di autocostruirsi un semplice trasmettitore IR con elementi di recupero da pilotare tramite file .WAV reperibili in rete. Per avere un'idea di come costruire il trasmettitore guardate pure qui: http://jumpjack.wordpress.com/2008/05/22/remote-control-1-the-receiver/. Questo è il cavo che ho costruito io (non è un granchè come costruzione, con componenti nuovi e un saldatore oppure dei connettori a coccodrillo si può fare di meglio):
A differenza delle istruzioni presenti in rete non ho usato un paio di vecchie cuffie, ma ho sacrificato un cavo prolunga audio con jack da 3.5 in fondo: la ragione è che questo tipo di cavo ha file spelabili e riannodabili molto più facilmente della maggior parte delle cuffie di oggi. Ci sono diversi schemi disponibili, quello che a me funziona è disposto così: le calze dei due fili L/R (rosso e bianco di solito) vanno annodate insieme e lasciate scollegate. Per i due LED IR ho usato semplicemente due led recuperati da un paio di vecchi telecomandi (di un mivar e di un vecchio receiver sat per la cronaca). I due led IR vanno attaccati a poli incrociati ai due fili L/R. Ogni diodo ha un polo + e uno -, se i LED sono nuovi lo si vede dalla lunghezza dei piedini, se sono di recupero lo si vede dai due prolungamenti nel cappuccio trasparente (uno è più grande). Non importa cosa esattamente è collegato a cosa, l'importante è che un polo del led sia attaccato insieme a quello opposto dell'altro led al filo L, e viceversa per il R.
Questi emettitori autocostruiti si attivano con dei file audio da far suonare tramite PC, o lettore MP3. Io ho usato un telefono nokia 9800 col player standard e il volume messo al massimo, l'opzione scelta all'inserimento del cavo è 'Cuffie'. I file si trovano qui o anche qui in altre versioni: http://openlgtv.org.ru/wiki/index.php/Access_hidden_service_menus_/_modes#Simple_improvised_home_brew_IR_transmitter . Io ho usato i file WAV per InStart e EzAdjust. Attenzione che, a differenza di quanto si trova in rete, NON è stato possibile nel mio caso testare il cavo con una webcam. Le webcam sono sensibili all'infrarosso e lo fanno vedere come luce bianca, tuttavia il segnale del trasmettitore è appena sufficiente per attivare il menu a distanza ravvicinata non per attivare il sensore della webcam.
I due file indicati devono essere 'suonati' a ciclo continuo, puntando il trasmettitore a pochi millimetri dal ricevitore del TV, quello con la luce rossa di attivazione. Nel mio caso c'è voluta una certa pazienza per ottenere il risultato voluto. Il file InStart non serve per il menu che ci interessa per l'MHP comunque consente di accedere a un altro menu di servizio che può essere utile per altri scopi. Col file EzAdjust si accede al menu corrispondente, previo inserimento della password 0 4 1 3 come nel caso precedente. Una volta entrati nel menu con back o exit si ritorna in modalità normale ed è necessario ripetere l'attivazione. Comunque la procedura corretta è mettere la password ed entrare nel sottomenu Area Options. Se non avete l'MHP attivato probabilmente come nel mio caso il tv è settato per EAST-EU. Attivare l'MHP consiste nel settare WEST-EU E ANCHE nel settare la schermata in modo che sia ESATTAMENTE come questa (area code 1442, altri anche WEST-EU NON funzionano)
A questo punto uscendo dal menu dovrebbe ripartire il setup del TV. Perderete TUTTI i settaggi però una volta risintonizzato e risettato il tv dovrebbe consentire l'uso dell'MHP (ad esempio sulla RAI parte l'app telecomando col pallino rosso), di RAI Replay e Infinity, e nel menu settaggi appariranno anche 2 possibilità invece di una sola per scegliere il paese.
NB: ovviamente se deciderete di seguire questa guida lo farete a vs rischio e pericolo. I menu attivabili dispongono di molte altre opzioni, e se non si sa quello che si fa si può anche rendere il tv parzialmente inservibile, anche se nella peggiore delle ipotesi un intervento dell'assistenza LG dovrebbe risolvere.
Wednesday, 1 January 2014
Ho visto per voi...
Il messaggio di fine anno di Angela Merkel
http://www.ardmediathek.de/das-erste/ard-sondersendung/die-neujahrsansprache-der-bundeskanzlerin?documentId=18868572
La Germania va bene, in Europa faranno bene ad adeguarsi, io ho la calma di un bonzo prussiano. Naja, liebe Zuschauer, la fodera del divano che tua madre aveva in salotto negli anni '70 l'ho data al sarto per il mio tailleur!
Il messaggio di fine anno di François Hollande
http://www.elysee.fr/videos/v-oelig-ux-de-francois-hollande-aux-francais-pour-l-039-annee-2014/
Parlo di un po' di tutto saltando di palo in frasca, ma con questa faccia e con questo eloquio chi comprerebbe da me non dico un'auto usata, ma anche solo un po' di generiche promesse assortite?
Sarkozy sarà maledetto nei secoli dei secoli solo per aver permesso di essere sostituito all'Eliseo da un simile amorfo personaggio con la sua giacchetta stazzonata e il suo ammiccare continuo al teleprompter.
Il messaggio di fine anno di Mariano Rajoy
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=4RfI7rP1tFA#t=222
http://www.youtube.com/watch?v=shatAzdEGqU
In Spagna non facciamo veri discorsi di fine anno, però sono un amministratore dignitoso che ha fatto un lavoro dignitoso, il Regno di Spagna ha un futuro dignitoso, parlo dignitosamente, mi vesto dignitosamente, la Catalogna non secede. Hasta luego.
Il messaggio di fine anno di Giorgio I di Savoja
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Video&key=3033&vKey=3488&fVideo=4
Sono o' gentlemmàn più elegante di tutta Europa. Parlo al Regno d'Italia, che sta messo 'na chiavica, col cuore in mano. Fate le riforme, sennò altre regie patenti. Poi, forse, abdico.
The Royal Christmas Message 2013
http://www.youtube.com/watch?v=KZ1-MmIEJ4k
They drive on the left instead of the right, use imperial units instead of the metric system and let their Head of State utter platitudes at Christmas time instead of New Year's Eve.
Anyway this long ad is an improvement over the Olympics video with Daniel Craig.
http://www.ardmediathek.de/das-erste/ard-sondersendung/die-neujahrsansprache-der-bundeskanzlerin?documentId=18868572
La Germania va bene, in Europa faranno bene ad adeguarsi, io ho la calma di un bonzo prussiano. Naja, liebe Zuschauer, la fodera del divano che tua madre aveva in salotto negli anni '70 l'ho data al sarto per il mio tailleur!
Il messaggio di fine anno di François Hollande
http://www.elysee.fr/videos/v-oelig-ux-de-francois-hollande-aux-francais-pour-l-039-annee-2014/
Parlo di un po' di tutto saltando di palo in frasca, ma con questa faccia e con questo eloquio chi comprerebbe da me non dico un'auto usata, ma anche solo un po' di generiche promesse assortite?
Sarkozy sarà maledetto nei secoli dei secoli solo per aver permesso di essere sostituito all'Eliseo da un simile amorfo personaggio con la sua giacchetta stazzonata e il suo ammiccare continuo al teleprompter.
Il messaggio di fine anno di Mariano Rajoy
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=4RfI7rP1tFA#t=222
http://www.youtube.com/watch?v=shatAzdEGqU
In Spagna non facciamo veri discorsi di fine anno, però sono un amministratore dignitoso che ha fatto un lavoro dignitoso, il Regno di Spagna ha un futuro dignitoso, parlo dignitosamente, mi vesto dignitosamente, la Catalogna non secede. Hasta luego.
Il messaggio di fine anno di Giorgio I di Savoja
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Video&key=3033&vKey=3488&fVideo=4
Sono o' gentlemmàn più elegante di tutta Europa. Parlo al Regno d'Italia, che sta messo 'na chiavica, col cuore in mano. Fate le riforme, sennò altre regie patenti. Poi, forse, abdico.
The Royal Christmas Message 2013
http://www.youtube.com/watch?v=KZ1-MmIEJ4k
They drive on the left instead of the right, use imperial units instead of the metric system and let their Head of State utter platitudes at Christmas time instead of New Year's Eve.
Anyway this long ad is an improvement over the Olympics video with Daniel Craig.
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