Poco prima delle elezioni c'è stato il 'Maggio dei Libri' con sconti consistenti, e ho fatto il giro di diverse librerie, a Firenze e non. Ho visto anche per la prima volta la Feltrinelli RED che ha preso il posto della vecchia libreria Edison in piazza della Repubblica: pochi libri, molti fighetti. Scenografia (è una scenografia) a volte risibile. Alfa, beta, gamma.. filosofia. Certo, se, come pare, Amazon negli USA ha già il cinquanta per cento del mercato dei libri, cartacei e non, le vecchie librerie devono inventarsi qualcosa per sopravvivere.
La foto sopra l'ho presa alla IBS di Bologna, e mostra alcuni dei nuovi titoli usciti sul neopresidente del consiglio. Dopo averla scattata alla cassa ho trovato pure un libriccino con 'battute e barzellette' su Matteo Renzi. Tra poco dovrebbe uscire anche 'La grande illusione 2004-2014' di Fabrizio Boschi de Il Giornale
Alla RED di Firenze ho trovato fortunosamente (il bello delle librerie 'fisiche' rimane questo) "Il Berluschino" di Michele De Lucia De Lucia è un radicale iconoclasta, ed il libro è edito dalla Kaos edizioni. L'editore che pubblicò per la prima volta la 'Inchiesta sul signor tv' di Guarino e Ruggeri, forse il primo libro su Berlusconi. E anche un sulfureo libro su Padreppie che feci in tempo a comprare e leggere prima che, credo, mia madre lo destinasse al rogo.
Diciamo che, un po' come il 'Chi comanda Firenze' di Duccio Tronci, ha il limite di essere un libretto sostanzialmente compilativo: non dice molto di più di quanto un lettore attento della politica italiana non potesse sapere già seguendo i giornali. Tuttavia ha una sua utilità nel riassumere molti fatti importanti relativi a un personaggio con cui potenzialmente potremmo avere a che fare davvero per i prossimi venti anni. E' utile anche per la cattiveria smodata, forse ingiusta ma non inutile, e l'ossessione nel voler paragonare per forza, come Piero Pelù che è il creatore dell'appellativo 'Berluschino', Renzi a Berlusconi. Renzi non è esattamente il figlioccio di Berlusconi: ne ha ripreso, forse per necessità certi aspetti della comunicazione, può darsi anzi è quasi sicuro che si sia servito del suo appoggio indiretto per la sua 'resistibile' ascesa politica nel passato più o meno recente. Ma le similitudini vere finiscono qui, dietro Berlusconi c'è la 'robba' di Berlusconi da salvaguardare. Dietro Renzi, una fortuita concomitanza di eventi, un venditore di talento trovatosi al posto giusto al momento giusto, e probabilmente qualche supporter che ha con il rignanese ha fatto Bingo.
Comunque il pamphlet di De Lucia è utile. L'invettiva contro la tecnica comunicativa di Renzi è tranchant, ma non priva di argomenti. Per un fiorentino, rileggere dopo 5 anni tutti i 'Cento punti' con esordì dopo le elezioni, illuminante. Se De Lucia avesse lavorato più sul campo che con i ritagli di stampa, avrebbe anche potuto rincarare la dose sottolineando quanti pochi di quei punti siano stati effettivamente realizzati. O di quanto certe posizioni su argomenti quali criminalità, prostituzione, sessualità, da posizioni originariamente rigide si siano poi tranquillamente addolcite per opportunisimo.
Fnalmente si dedica un
capitolo al filosionismo del Renzi, che almeno a me era sembrato plateale
fin dai primi tempi, da quando almeno aveva fatto mettere uno striscione sulla facciata di Palazzo Vecchio per la bufala Sakineh.
Un altro libretto che non ho potuto fare a meno di acquistare è 'The Boy' di David Allegranti. Allegranti è un cronista del Corrierino Fiorentino (la figlia del direttore del C.F. è nello staff di Renzi, ma questo lo scrive solo De Lucia) che ha seguito di persona Renzi da anni. E il libro lo dimostra nel senso che non da la sensazione di deja vu di altri titoli, anche se cerca di essere dichiaratamente equidistante da un possibile giudizio di valore su Renzi. Allegranti inoltre nonostante la giovane età è piuttosto abile sulla pagina scritta (un po' meno nei talk show dove è spesso invitato in qualità di Renzologo, dove strappa qualche sorriso tanto è impacciato). 'The Boy' è ancora più breve de 'Il Berluschino' ma vi si trovano capitoli interessanti come quello su 'Renzquemada' - il Renzi liceale, l'intervista al consigliere di Blair, o i passi sullo scandalo di Castello. Un piccolo mistero fiorentino che nel 2008 modificò, per una ragione o per l'altra, lo scenario politico cittadino, forse aprendo definitivamente la strada alla 'miracolosa' vittoria alle primarie per sindaco di Firenze da parte di Renzi. Vi si parla, lo stesso accade nel libro di De Lucia ma diversamente, della poco nota figura di Marco Carrai. Più interessanti gli ultimi passi sul 'Giglio Magico' l'entourage di miracolati dal successo renziano che De Lucia tralascia probabilmente per mancanza di conoscenza diretta. D'altra parte Allegranti sembra sorvolare su una figura equivoca come quella di Michael Leeden, cui De Lucia dedica un intero capitolo.
Per concludere, un'altra foto presa col cellulare alla IBS di Firenze, subito dopo le elezioni...
???
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