Capita, nei mercatini, di vedere in vendita targhe del genere. Più spesso,ormai, si vedono immagini simili utilizzate come 'meme' sui soliti social network.
C'è però un piccolissimo problema. Tutte questi tariffari, dal primo all'ultimo, non sono altro che volgari contraffazioni. Basta dargli un'occhiata, vedere le fonti tipografiche usate, la composizione.
Gli stemmi sabaudi, nazionali e fascisti sono irregolari. I font sono anacronistici (arial negli anni '30? font pseudo-capitale romana di fine secolo?). Le accentate con l'apostrofo sono evidenza di una composizione al computer, così come certi sfondi.
Improbabile che all'epoca una targa smaltata potesse avere delle foto, foto che in realtà sono immagini pornografiche che difficilmente potrebbero avere improbabili 'bolli' regi. I testi poi sono a volte privi di senso. "La direzione con direttiva militare" (!) La visita medica... per i clienti! Le donne 'provienienti dalla colonie' come se le meritorie, rigidissime norme che regolavano i trasferimenti delle popolazioni coloniali nella Metropoli lo avessero consentito. Tutto materiale rozzamente fasullo. In alcune è addirittura grossolamente sbagliato l'anno della "era fascista" (E.F.). Oggi è possibile stampare praticamente qualsiasi tipo di immagine su quasi qualunque materiale, anche in piccola serie o su pezzi unici. Ai tempi una litografia con materiale fotografico su metallo in un unico pezzo, ma credo anche in serie, sarebbe stata impensabile. Si tratta di immagini usate per creare meme oppure appunto per la stampa su oggetti venduti ai gonzi sui mercatini. Quello che è preoccupante è che è un ennesimo esempio di come anche persone nominalmente istruite possano bersi di tutto...
Improbabile che all'epoca una targa smaltata potesse avere delle foto, foto che in realtà sono immagini pornografiche che difficilmente potrebbero avere improbabili 'bolli' regi. I testi poi sono a volte privi di senso. "La direzione con direttiva militare" (!) La visita medica... per i clienti! Le donne 'provienienti dalla colonie' come se le meritorie, rigidissime norme che regolavano i trasferimenti delle popolazioni coloniali nella Metropoli lo avessero consentito. Tutto materiale rozzamente fasullo. In alcune è addirittura grossolamente sbagliato l'anno della "era fascista" (E.F.). Oggi è possibile stampare praticamente qualsiasi tipo di immagine su quasi qualunque materiale, anche in piccola serie o su pezzi unici. Ai tempi una litografia con materiale fotografico su metallo in un unico pezzo, ma credo anche in serie, sarebbe stata impensabile. Si tratta di immagini usate per creare meme oppure appunto per la stampa su oggetti venduti ai gonzi sui mercatini. Quello che è preoccupante è che è un ennesimo esempio di come anche persone nominalmente istruite possano bersi di tutto...
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