Tuesday, 11 June 2013
Chi comanda a Firenze? Renzi, oltre alla Rottamazione...
Da un po' se ne parlava, almeno online, ma non mi ero accorto che fosse uscito. E' "Chi comanda Firenze" Il libro antirenziano di Duccio Tronci. Pare che stia vendendo abbastanza (su Amazon ad esempio ho preso io l'ultima copia, poi è tornato in questo momento si sta riesaurend). Diciamo subito che il libro di Tronci mancava nel panorama editoriale italiano. Di libri su Renzi ce ne sono ormai diversi, solo che la maggior parte di essi sono stati scritti dallo stesso Renzi, e nessuno parla veramente male dell'Obama del Valdarno, neanche quello in fondo favorevole di Allegranti. L'agile, forse troppo breve volumetto uscito per i tipi di Castelvecchi invece ne traccia un profilo secco. Un politico che in realtà proviene da quello stesso establishment che a parole vorrebbe riformare, ma che di nuovo ha solo una strategia di marketing più aggiornata.
Tronci non scopre niente che non sia già stato raccontato, nei mesi e negli anni passati. Tuttavia riassume in modo chiaro il modo in cui, dalle fila del PPI in procinto di dissolversi Renzi sia arrivato alla Provincia di Firenze e da lì abbia subito iniziato a costruire una carriera politica che per un momento, durante le primarie del PD, è sembrata prendere davvero la via maestra, e che potrebbe ancora riservare molte sorprese. Sullo sfondo, i molti scandali passati e presenti che hanno contrassegnato quasi tutte le operazioni in cui a Firenze e dintorni affari e politica si sono intrecciati. Da Castello, all'attraversamento TAV, alla tramvia. E ai tanti, troppi progetti ancora non realizzati da Renzi in quello che ormai è un primo mandato giunto alla fase finale e durante il quale Renzi si è contraddistinto soprattutto per le iniziative politiche nazionali. Interessante, all'inizio, la mappa della rete di conoscenze e appigli cui Renzi ha attinto per le nomine. Un aneddoto che non conoscevo: la CHIL, la società del padre di Renzi in cui lo stesso sindaco è stato impiegato, si occupava non solo di strillonaggio, ma proprio per un quotidiano come la Nazione, e si è beccata pure una causa con l'INPS per contributi irregolari.
In appendice, alcune pagine sulla tristissima vicenda del Forteto. Che col personaggio di Renzi in verità non ha molto a che fare, ma col milieu politico fiorentino e toscano invece sì.
Come scrivevo più sopra è un volumetto non molto impegnativo. In una serata o due si termina agevolmente. Per terminare invece l'ultimo, recentissimo parto letterario dello stesso Matteo Renzi, 'Oltre la rottamazione', bastano due orette scarse.
Ebbene sì, per la seconda volta, spinto dalla curiosità ho finanziato Renzi, dopo aver comprato 'Fuori!' due anni fa, mentre ero riuscito ad evitare 'Stil novo'. Il nuovo libro, uscito da Mondadori col solito strascico di polemiche che in fondo non fa neanche male, non è niente di esaltante. Potrebbe essere la trascrizione di un paio di discorsi: sicuramente è il canovaccio sul quale Renzi sta impostando non solo la presentazione del libro stesso, ma anche le ultime comparsate televisive. Le battute, le frasi a effetto sono le stesso. I 15-12 euro del prezzo di copertina sono ben spesi anche se si tiene presente quello che il personaggio scrive e poi ripete in tv. Il libro è la storia delle primarie, della campagna elettorale e della nascita del governo Letta dal punto di vista di Renzi. O meglio da quello che Renzi vuole dare a intendere sia il suo punto di vista. In fondo alle 112 paginette qualche sviolinata impressionistica su un progetto e un programma che in realtà non ci sono. Nel sotto-fondo, invece, un politico scaltro che è più aggiornato della media dei colleghi in materia di marketing e comunicazione, ma che di concreto finora - si consulti ad esempio il libro di Tronci - ha portato a casa ben poco, successi personali a parte.
Anche il libro di Renzi si chiude con un'appendice relativa alla violenza sui minori. E' il capitolo "L'Italia di Gregorio", i prossimi ventanni che dovrà vivere Gregorio, un bambino nato questanno. Renzi scrive tuttaltro? Beh, sì, ma anche la linea 2 della tramvia doveva partire a novembre 2011 ed essere pronta in 950 giorni..
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Ciao - Ottima recensione, siamo davvero senza parole... Vorremmo porcurarci il libro di Tronci anche noi, ma online non sembra essere disponibile. Grazie, SZ Team
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