Sunday, 14 February 2010

Sul tram...

Torno da un giretto domenicale che ha incluso anche un test della linea 1 della tramvia di Firenze nel giorno dell'inaugurazione.

Nel primo pomeriggio sono sceso dal treno (quello vero) a Santa Maria Novella e mi sono diretto al capolinea della tramvia, posto al lato scalette. Mai vista e sentita una concentrazione simile di fiorentini in centro. Molti anziani com'è ovvio, ma anche diverse famiglie con bambini. I tram sono stati tutti presi d'assalto - del resto per questa settimana non si paga. In buona sostanza al capolinea le vetture hanno subito raggiunto la capienza massima: fino a Villa Costanza, il capolinea di Scandicci non è (quasi, vedi sotto) sceso o salito nessuno, e lo stesso è successo al ritorno.

Il viaggio (andata e ritorno) è durato circa un'ora e venti minuti. A regime credo che la corsa dovrebbe durare molto meno. Alla guida c'era una ragazza assistita per l'occasione da una sorta di assistente di bordo: come scrivevo la vettura è rimasta zeppa per tutto il percorso.
Tutte le fermate erano piene di curiosi e aspiranti passeggeri che sono rimasti in massima parte a piedi: in pratica era possibile prendere il tram con sicurezza solo a SMN.

Mi è toccato litigare con un figuro irascibile che è voluto salire per forza all'Ipercoop di Viale Nenni - si è zittito solo quando ho minacciato di chiamare i CC "che l'avrebbero aspettato alla fermata" (:-) e sai se si moveva n'i tramme). Una ragazzina ha avuto un'attacco d'asma. Ho sentito che un altro bambino ha vomitato. Una signora di mezza età si è sentita male, niente di grave pare ma ho pure provato la leva di allarme - che in pratica aziona un interfono con la cabina di guida. E fa scattare un cicalino molto fastidioso in tutte le carrozze. Peccato che dalla cabina di guida, a giudicare da come si muoveva lo 'steward', non si possa vedere QUALE leva è stata attivata.
Le persone sotto il metro e sessanta non arrivano in nessun modo ai sostegni posti in alto per le mani: mancano le classiche maniglie a cappio.

Il tram non ha un aspetto assolutamente ingombrante, anzi da un impressione netta di snellezza rispetto ai bus snodati. Come hanno ammesso anche gli astanti più salaci, è silenziosissimo: rispetto a un bus non si sente proprio. Con buona pace del povero Razzanelli.

Il comfort di marcia, anche in una situazione estrema come quella di oggi è notevole: nessuna vibrazione, nessuno scossone. A parte qualche esitazione della guidatrice (credo), nessuno strattone e comunque niente di paragonabile a quello cui ci hanno abituato le mani e i piedi di velluto dei conducenti ATAF negli ultimi anni. Si sentono un po' le curve in certi tratti come il sottopasso in fondo a viale Talenti, tutto qui.

Le fermate sono carine, specie immaginandosele senza transenne. Speriamo che vandali e writers le risparmino. A parte i due tre episodi spiacevoli che ho menzionato sopra, è stato un viaggio divertente: tanti fiorentini in citta e sul mezzo pubblico, o a passeggiare a piedi o in bicicletta come i tanti che sorridevano e salutavano al passaggio dei convogli.